E' la settimana del Fringe Festival, manifestazione pregevolissima che porta a NY oltre 200 rappresentazioni originali buone per tutti i gusti (ma proprio tutti)
Io sono in coda tutto contento perchè mi appresto a vedere Becoming Britney, il musical che rappresenta in chiave demenziale l'ascesa al successo e le successive vicissitudini della divetta del pop. Prendo posto e sono ancora più contento perchè vicino a me c'è una signora di mezza età che fa di tutto per attaccare bottone e alla fine ammette tutta emozionate di essere la madre della ragazza che interpreta Britney. Figata!
Poi si spengono le luci e comincia il carnevale.
Oh il musical sarà anche la più ridicola forma d'arte, e questo in particolare era - come potete immaginare - un innocuo polpettone pop, con tante trovate carine, attori un po' stonati e costumi cuciti in casa. Ma io lo trovo sempre straordinariamente divertente e mi piace (ma proprio mi piace) lo spirito fanciullino che ci mettono gli americani. Risultato: un'oretta di risate grasse, qualche motivetto che fa zum zum nella testa e per un po' niente pensieri
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