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30 agosto 2008

6 Chelsea Market: il paradiso dei ghiottoni


E' un sacco che volevo scrivere un post sul Chelsea Market: autentica istituzione del mio quartiere quasi sempre trascurata da chi visita la città seguendo i tradizionali percorsi turistici. Si tratta di un mercato al coperto che si estende su 2 blocchi tra la nona e la decima all'altezza di 16th street, più o meno al confine tra Chelsea ed il Meat Packing district.
L'edificio originariamente ospitava uno stabilimento della Nabisco, come testimoniano le tubature d'acciaio bene in vista e numerose fotografie dell'epoca esposte alle pareti. Oggi, però, si è trasformato in un autentico paradiso culinario. L'atmosfera è magica: tra le pareti di mattoni scrostati si susseguono uno dopo l'altro decine di fantastici localini dove si possono mangiare dolci deliziosi, piatti a base di pesce e zuppe thailandesi oppure acquistare il migliore pane della città e fare scorta di verdure fresche e formaggi italiani.
Mi viene difficile anche decidere da dove cominciare a raccontarvelo! Proprio accanto all'ingresso del mercato c'è il 202 uno dei miei posti preferiti per fare brunch: cucina di ispirazione mediterranea, ottimi drink e se mangiare non vi basta anche la possibilità di fare un po' di shopping con le creazioni di Nicole Farhi. Poco più avanti, sulla sinistra, c'è Eleni's famosa per le sue cupcakes che portano i nomi delle vie di Manhattan. Questa qui a fianco per esempio si chiama Rivington ed è a base di cioccolato e burro di arachidi. Proseguendo oltre si raggiunge Buon Italia, dove sono in vendita (a prezzi un po' inflazionati) specialità italiane di tutti i tipi: caciocavallo, conserva di fichi, torrone, aceto balsamico di Modena e qualsiasi altra cosa che vi ricordi casa. E poi uno dopo l'altro si incontrano un mercato di pesce, uno di frutta e verdura, un'enoteca e tanto altro ancora. Poco prima del corridoio che porta all'uscita si trovano gli ingressi agli studi del Food Network, l'emittente che trasmette 24 ore su 24 programmi di cucina e che obiettivamente non poteva trovare una sede più appropriata. Ma non pensate che la magia si dissolva appena varcata la soglia del Chelsea Market, perchè proprio all'uscita ci sono alcuni dei migliori ristoranti della città tra cui Morimoto, rinomato e costosissimo punto di riferimento per la cucina giapponese a New York (date un occhio anche allo spassoso sito web).
Insomma per me è un posto speciale, la prossima volta che passate in città state attenti a non perdervelo

1 Labor Day

Oggi comincia il week-end del Labor Day - che si festeggia ogni anno il primo lunedì di settembre...giusto per essere sicuri di attaccarci un ponte. A dire il vero è una festività un po' sui generis e, nonostante mantenga la vecchia denominazione di "Festa del Lavoro", non ha quasi niente a che fare con il nostro Primo Maggio. Niente cortei sindacali, niente concertone, ma pic-nic e barbeque in abbondanza. Fondamentalmente è il giorno in cui gli Americani dicono addio all'estate che finisce. Un po' in anticipo rispetto a noi che di solito aspettiamo l'apertura delle scuole a metà del mese.

24 agosto 2008

6 Letti, gabinetti e rimborsi

In un vecchio post ho speso parole di apprezzamento per Bed Bath and Beyond, la catena di articoli per la casa che ha un superstore qui dietro l'angolo. Grosso errore! Mai parlare bene di un gigante della distribuzione, perchè la cosa sicuramente ti si ritorcerà contro.

Oggi ho comprato un regola barba, uno di quegli aggeggi che servono per mantenerla costantemente alla lunghezza di un paio di giorni - che fa sempre figo. Lo porto a casa, apro la scatola e scopro che è usato! Ci sono ancora i peletti rasati del precedente possessore! Insomma, questi non solo riciclano un articolo che evidentemente era stato restituito perchè difettoso, ma addirittura si dimenticano di pulirlo e sterilizzarlo! Me l'hanno rimborsato senza fare storie ma resto parecchio scocciato. Non è solo questione di igiene, un rasoio usato da uno sconosciuto è un rischio per la salute...o sono io che sono improvvisamente diventato ipocondriaco? Che se proprio proprio uno deve prendere una malattia, che sia almeno godendo come un riccio :)

2 Cascate a NY

Di solito mi tengo alla larga dalle destinazioni turistiche e ho le mie buone ragioni.
La principale è che poi posso venire qui a scrivere tutto sussiegoso che mi tengo alla larga dalle destinazioni turistiche. La seconda è che di solito bisogna prendersi a spallate per farsi largo tra la folla - ed io ho le spalline piccole - e la terza è che, per qualche motivo, c'è sempre troppa acqua nei dintorni - cosa che mi rende inconsciamente inquieto.

Oggi però ho fatto un'eccezione perchè ero curioso di vedere le cascate artificiali dell'artista danese Olafur Eliasson: una delle opere più discusse e pubblicizzate dell'anno.
Le cascate sono 4 e si trovano tutte nell'area di downtown, rispettivamente: sotto uno dei torrioni del ponte di Brooklyn, nel Lower East Side (a qualche metro dal Manhattan Bridge), a Brooklyn in corrispondenza della promenade e a Governor Island. Da alcuni punti della città (ad esempio dal porto dei Piers 16&17) si possono vedere tutti contemporaneamente.
La cascata del Brooklyn Bridge è obiettivamente una visione memorabile, imperiosa e possente. Le altre 3 sembrano un po' più buttate lì. Più in generale mi sfugge il significato complessivo dell'opera, anche se ne riconosco la spettacolarità. Arte e spettacolo però sono cose diverse, no?

23 agosto 2008

0 Il genio nel Narghilè

Dopo due settimane roboanti e centinaia di rappresentazioni il Fringe Festival ormai è quasi agli sgoccioli. La maggior parte degli spettacoli ha già chiuso il sipario ma per fortuna qualcuno lo dovrebbe riaprire eccezionalmente domani su insistente richiesta del pubblico.
Oggi sono stato al Flamboyan Theatre, uno dei 4 piccoli teatri ospitati all'interno del CSV Culture Center nel cuore del Lower East Side. Si tratta di un centro multiculturale che promuove rappresentazioni indipendenti specialmente con riferimento alle minoranze del Portorico e dell'America Latina. Un posto davvero speciale, che assomiglia un po' ad un circolo Arci, un po' ai Buenavista Social Club ed un po' al resto di Manhattan.

Lo spettacolo di scena si intitolava Wish we were here : la storia roccambolesca di un ragazzo che trova un'avvenente genio in una lampada (anzi in un narghilè ad essere precisi) ma che anzichè vedere esauditi i suoi desideri finisce per diventarne vittima. Punito più per la sua faciloneria che per la sua eccessiva avidità. Molto molto carino, a tratti esilarante, con un finale irresistibile e 2 attori giovani e proprio bravi.

Due cose buffe. Nel pubblico c'era il protagonista di Walls, lo spettacolo di cui vi ho parlato l'altro giorno. Aveva un mazzo di fiori...credo stia corteggiando la bella filippina che interpreta il genio. E nello staff del teatro c'è una splendida ragazza di colore, la stessa che mi ha servito il mio primo caffè nyese in un locale di Soho, a fine dicembre. Che la città stia diventando più piccola? Forse soltanto un po' più mia

0 The Fabolous Kane Sisters

Ve li ricordate Lino Banfi e Christian De Sica in Belli Freschi? Se fossero stati davvero delle drag queen probabilmente si sarebbero chiamati Kane Sisters
Beh...magari tralasciando i go-go boys, una ex spogliarellista tedesca terrorizzata dalla cacca di piccione e qualche altro particolare secondario :)

Lo spettacolo più divertente del Fringe Festival (per ora)

22 agosto 2008

4 Vino e chiacchiere

Bella serata tra vino e chiacchiere assieme ad un collega (sì finalmente ho anche dei colleghi) e alla sua donna. Prima al 44&X - chicchetta di Hell's Kitchen che vale il conto un po' salato - e poi all'Osteria del Circo, distaccamento meno formale del leggendario Le Cirque. A farsi compagnia al tavolo con i proprietari, tutti toscani doc.
Summertime and the living is easy

20 agosto 2008

0 d'estate all'aperto è il film numero 1

Carrie Fisher con un bazooka, il partito nazista dell'Illinois, una country band molto molto incazzata, la più grande caccia all'uomo nella storia di Chicago prima di Michael Scofield e l'unico 2 di picche collezionato da Twiggy nella sua vita...ah sì e una delle migliori colonne sonore della storia
Gli indizi bastano?

17 agosto 2008

0 Vicky, Cristina e Woody


Woody Allen è tornato e, nonostante i 72 annni suonati, è in forma smagliante.
Vicky Cristina Barcelona è senza ombra di dubbio il più riuscito dei suoi film da molti anni a questa parte: una storia accattivante di amore, sesso ed amicizia, una colonna sonora canticchiata che ti mette nell'umore giusto già dai titoli di testa, i soliti straordinari dialoghi che escono dalla penna di Woody e più di tutto una strepitosa interpretazione di Penelope Cruz per un personaggio impulsivo, geniale e delirante che le è stato proprio cucito addosso.
PS: Penelope non è nè Vicky nè Cristina

0 Pinkberry

Questo è il paese delle catene di ristorazione veloce. La maggior parte, grazie al cielo, non attecchirrà mai in Italia. Sfido tutti a ficcare il braccio in uno dei cestini super unti di KFC senza un sensazione di schifo o ad ingurgitare uno dei panini lunghi un piede e alti una spanna di Quiznos senza fare uno stop immediato sulla tazza del bagno.

Pinkberry invece è un concetto che, secondo me, potrebbe avere grande fortuna. Fondamentalmente si tratta di una catena monoprodotto che serve frozen yogurt in 3 diverse varianti: classico, the verde e caffè. Le coppette si possono adornare a piacere con una serie di topping da scegliere all'interno di una lunghissima lista che include frutti di bosco, ananas, kiwi, scaglie di cioccolato e molto altro.
Il costo è più o meno quello di un buon gelato. Oggi per la mia coppa media, gusto classico con l'aggiunta di ananas, more e lamponi ho speso poco meno di $7. Tasse incluse

0 piante soppiantate

Ok, la palma era stata un'acquisto incauto e ce ne eravamo subito pentiti. Ma giuro di non averla fatta fuori volontariamente! E' stata colpa di una micidiale combinazione tra un pollice verde scuro, un'estate che era partita col botto ed un intempestivo viaggio in Italia. Anzi a dire il vero non l'ho neanche fatta fuori del tutto ma, constatato che resuscitarla era al di là delle mie capacità, l'ho affidata alle cure della moglie del super che dedita e solerte la sta riportando lentamente in vita per farle fare bella figura nel suo soggiorno.
Io, in compenso, non ne sento affatto la mancanza e l'ho sostituita con questa qui sotto. Assai più garbata ed elegante. Speriamo sopravviva

16 agosto 2008

0 Jackie Susann

Prosegue la maratona teatrale del Fringe Festival.

Oggi sono stato alla Soho Playhouse, un piccolo teatro in Vandam Street con circa 200 posti a sedere ed un lounge nel seminterrato. Era di scena See How Beautiful I am: The Return of Jackie Susann, un monologo ispirato alla vita di Jacqueline Susann - autrice di numerosi bestseller negli anni 60 e autentica capostipite della letteratura rosa che adesso affolla gli scaffali di tutte le librerie del pianeta. Una vita all'insegna degli eccessi:sesso, droga, scandali, un'ambizione inarrestabile che prevale su tutti gli affetti. E dietro a tutto ciò un buco che non si chiude mai, una fame d'amore, il desiderio di essere ricordati. Insomma tutte cose di cui teatro, cinema e tv hanno parlato milioni di volte, ma spesso in maniera più memorabile. C'era bisogno di un'interpretazione istrionica, sopra le righe mentre Debora Weston, la protagonista, si è limitata ad una prova ordinata, didascalica, qualche volta anche noiosa. Peccato!

2 vicini di casa

E' arrivato il momento di parlarvi dei miei vicini di casa: uno strampalato accrocchio di umanità varia riunita al quinto piano di un vecchio stabile di Chelsea.

Il primo che ho conosciuto si chiama Will ed è il classico ragazzotto americano. Un po' imbranato, vestiti sgualciti e l'aria di chi non sa cosa vuole dalla vita. Segni particolari: presenza fissa nella laundry room. Poi c'è Justin che è tutto il contrario: un ragazzino di 20 anni o giù di lì che lavora nella filiale americana di Diesel. Conoscenza da approfondire se non altro per lo sconto dipendenti e gli inviti ai celeberrimi Margarita Mondays dello store di Union Square.

Sempre in quella parte del piano ci sono anche un paio di situazioni un po' così. Una signora che parla con appena un filo di voce ed è un po' provata dalle vicissitudini della vita. Le auguro di star bene presto, per come può. E c'è una coppia davvero strana: una signora sull'ottantina che cammina con l'ausilio di uno di quegli appoggi con le rotelle e che è sempre accompagnata da un ragazzo cicciotto di 35-40 anni. Lui chi sarà mai? Figlio devoto, amorevole nipote, professionale maggiordomo oppure spietato cacciatore d'eredità? Appunto personale: investigare la situazione.

Nella mia metà del piano, invece, vivono una coppia di lesbiche - che io trovo deliziose per l'affiatamento e la complicità che sembrano avere - una signora che ha appeso un unicorno alla porta (pensate alla mia sorpresa quando ho scoperto che non era quello l'appartamento delle lesbiche), un numero imprecisato di indiani ed una ragazza che, nonostante sia la mia dirimpettaia, non vedo assolutamente mai.

Infine ci sono 2 appartamenti che hanno cambiato recentemente i loro inquilini. Uno è perfettamente speculare al mio e quindi ogni tanto mi capita di darci una sbirciata (cattivo palbi, indiscreto palbi). Ci dovrebbe abitare un ragazzo più o meno della mia età, che ha posizionato il divano più o meno come l'ho posizionato io e che ha ancora la casa mezza da arredare come c'è l'ho avuta io per settimane. Pure nell'altro appartamento secondo me ci sono dei ragazzi della mia età. A volte mi verrebbe voglia di andare a presentarmi. Poi penso che sembrerei un po' svitato e mi fermo.

0 Parcheggiando

Non è un segreto che tutti i NYesi adorino Central Park. E' l'anima buona della città: un polmone verde nel cuore della metropoli, teatro di centinaia di manifestazione culturali per 12 mesi all'anno, un luogo così ricco di vitalità e sfaccettature da sorprendere sempre i suoi visitatori. Quello che probabilmente non sapete è che tutti i NYesi sono segretamente innamorati del loro parco di quartiere. E ce n'è veramente un numero: lo snobbissimo Bryant Park, Battery Park sulla punta meridionale di Manhattan, Park Slope e Prospect Park a Brooklyn e chi più ne ha più ne metta.

Il parco del mio quartiere si estende lungo la sponda occidentale di Manhattan e si chiama Hudson River Park - dal nome del fiume che lo costeggia. Io si vede che non faccio eccezione e mi piace della grossa. Insomma niente a che vedere con la distesa infinita del Great Lawn o il tuffo nella natura del Ramble ma l'Hudson River Park ha il suo perchè.
Anzitutto gli scorre accanto il fiume, cosa che favorisce l'abbronzatura e assicura una bella visuale sui grattacieli del New Jersey. Se poi uno ci si mette d'impegno voltandosi verso downtown si scorge anche la Statua della Libertà, mica pizza e fichi.
In secondo luogo l'offerta di hot dog e schifezze annesse se la batte con quella dei migliori parchi della città.
Terzo, per gli appassionati del genere, c'è un lungo (lunghissimo) percorso vita che consente di fare jogging per km e km senza mai voltarsi - sempre che si provi piacere a sfiatarsi per poi essere facilmente superati da un83enne con i rollerblade.
Quarto, l'ente che gestisce il parco qualche bella iniziativa - soprattutto d'estate - riesce a organizzarla: cinema all'aperto, concerti gratuiti (quello dei Blonde Redhead è saltato per un temporale mannaggia) e qualche serata maranza con musica da discoteca.

Poi ci sono anche i contro: il senso di inferiorità e piccolezza nei confronti dei Chelsea Boys che esibiscono i fisici da superumani passeggiando sul pontile con costumi improbabili; il rischio di essere calpestati dai jogger scatenati o falciati da qualcuno con i pattini; e soprattutto le macchine che sfrecciano sulla west-end avenue a 20m di distanza.
Ma tutto sommato è il mio parchetto e non lo cambierei :)

15 agosto 2008

3 pulizie d'agosto

Approfittando della serata a casa ho fatto qualche cambiamento al blog:
  • Ho aggiunto subito sotto il profilo i bottoni per l'iscrizione ai feed. Da quando uso Flock al posto di Explorer mi è presa un po' una fissa
  • Ho tolto da fondo pagina gli annunci di Adsense. Francamente o ti organizzi il blog con lo scopo preciso di farli fruttare o lasciano il tempo che trovano
  • Appena prima del blog roll ho aggiunto un link al mio Tumblr. Mi sono detto: perchè twitter sì e tumblr no? Per ora sta lì, un po' rachitico. Qualcuno sa se ci sono dei widget più carini?
  • Sotto il blog roll ho aggiunto i feed dei commenti ai miei post. Praticamente è un trucco che consente di visualizzare gli ultimi commenti. Non è molto elegante magari ma fa il suo dovere
  • A fondo pagina ho sostituito il widget dei visitatori recenti di Mybloglog, mettendo quello che è in circolazione ormai da diversi mesi al posto di quello vecchio che ci stava.

0 ferragosto: conclusione

Il tempo resta minaccioso, in casa ho tutto quello che mi serve per cucinare un piatto di pasta saporito e la mia luna ballerina è decisamente sul calante.
Me ne resto qui a sfogliare i blog degli amici mentre guardo le Olimpiadi sperando che la NBC faccia finalmente vedere un Italiano che lotta per una medaglia

0 Ferragosto: update

Qui piove a catinelle, quindi ho tutto il tempo per aggiornarvi su come è andato il pomeriggio.

Prima tappa Bryant Park per la rassegna dei musical. Un sacco di famiglie (pure troppe), qualche turista (ma neanche tanti) e un altro centinaio di sfaccendati che occupavano così la pausa pranzo. Cornice bellissima- Bryant Park è uno degli angoli più perbenino di Manhattan, nel pieno centro di Midtown circondato da tutti i grattacieli più famosi. Gli interpreti tutti di talento e con voci ai limiti dell'incredibile ma non ce n'è! Le canzoni dei musical portate fuori dal loro contesto (luci, costumi, coreografie) sono molto meno trascinanti. Le performance più belle dal cast di Hairspray e da quello di Enter Laughing, che se non ho capito male è una nuova produzione che debutterà a Settembre.

Neanche il tempo di far finire l'ultima canzone e mi ributto per primo in metropolitana per evitare la calca. D'altra parte di tempo ce n'è poco e prima del prossimo appuntamento devo pur sempre mangiare. Tanto per fare una cosa nuova scendo alla quattordicesima e vado all'Elmo dove sgargarozzo un sandwich al pollo di dimensioni apocalittiche.

Mangio talmente in fretta che mi rimane il tempo per dirigermi alla mia seconda destinazione a piedi. Fumo uno sigaretta (mannaggia a me che razza di vizio disgustoso), cammino per 10 isolati ed arrivo in Chamber Street che è ufficialmente la strada più bella di tutta New York (ma di questo magari ve ne parlo un altra volta). Alla fine ho deciso di vedere Walls che di grosse sorprese non ne ha certo regalate ma si è comunque rivelata una bella produzione, con attori all'altezza ed emozioni che passavano. Che poi a volte mi viene da chiedermi se le emozioni non sia un po' più facile farle passare in questi teatrini Off Broadway con 40 posti a sedere, sempre tutti occupati, e gli attori così vicini che ti possono toccare allungando un braccio

E per la serata che si fa? Se continua a piovere così mi sa tanto che me la siedo attraverso - per tradurre un po' liberamente dall'inglese. Altrimenti l'alternativa è fra una proiezione di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato sul fiume Hudson (la proiezione non la fabbrica), il nuovo film di Woody Allen qui al cinema all'angolo o una cena in un ristorantino dell'East Village. Vedremo. Intanto pubblico questo post :)

1 Prospettive olimpiche

Le Olimpiadi non sono soltanto una rassegna sportiva.
Per molti paesi (grandi e piccoli) sono anche l'occasione di riaffermare il proprio spirito patriottico (aka nazionalista)

Per esempio è interessante che qui negli Stati Uniti, pur di mettersi in cima al medagliere, facciano il conto totale di ori, argenti e bronzi anzichè dare la priorità alle medaglie d'oro come fa tutto il resto del mondo. Per capire di cosa sto parlando date un occhio agli screenshot qui sotto

L'istituzionalissima Gazzetta della Sport









Quei furbetti di Sports Illustrated

0 Ferragosto: che si fa?

Ferragosto, ore 9.54. Risveglio durissimo, un po' di lavoro perchè qui non ci si ferma mai e adesso finalmente posso organizzarmi la giornata di festa.
Il tempo fa schifo quindi di pomeriggio al parco, scappatina agli Hamptons o gita fuori porta non se ne parla. Sarà un ferragosto metropolitano al 100%

Fortunatamente c'è sempre il Fringe Festival che lascia l'imbarazzo della scelta tra musical, rappresentazioni impegnate, concertini jazz e balletti. Ok, ok che vada a vedere un balletto è improbabile, ma fa piacere sapere di poterlo fare per soli $15
Oggi sono abbastanza indeciso tra questi due spettacoli: Walls e Perez Hilton saves the Universe (or at least the greater Los Angeles area)
Il primo racconta la storia di una coppia che si risveglia nel giorno del suo anniversario e trova la casa divisa a metà da un muro. Il seguito un po' me lo posso immaginare ma c'è caso che mi sorprendano. E poi la situazione paradossale mi ricorda un po' le ambientazioni dei racconti di Etgar Keret, di cui sono diventato un estimatore dopo aver letto The Girl on the Fridge
Il secondo, invece, si annuncia come un musical maranza sulle vicissitudini del celebre blogger dai capelli rosa. Non lo so, Becoming Britney non mi ha affatto deluso l'altro giorno quindi potrei optare per una nuova incursione del genere.

Un po' prima, verso mezzogiorno, mi piacerebbe fare un giro a Bryant Park dove tutti i giorni all'ora di pranzo i protagonisti dei più acclamati spettacoli di Broadway si esibiscono con i loro cavalli di battaglia. L'ora è proibitiva se sei al lavoro, quindi mi sa che ne approfitto. Giusto per un assaggio magari. Oggi in programma ci sono (tra gli altri) The Liok King e Hairspray. Vediamo se faccio in tempo.

Al Moma, sempre nel primo pomeriggio c'è una proiezione di Umberto D. del nostro De Sica. Io ho la tessera di socio quindi entro gratis ma non ho tanta voglia. E poi il Moma è abbastanza vicino a dove lavoro e per un giorno vorrei proprio evitare di bazzicare la zona

Un altro posto dove da parecchio tempo vorrei andare ma poi non ho mai il tempo è il Rubin Museum of Art. Ci sono in esposizione pezzi unici della cultura himalayana dal Nepal. Non sono proprio un grande fan ma è talmente vicino a casa che mi sento cretino a non esserci ancora andato.

Va beh, adesso stacco perchè se resto qui a scrivere ancora un po' alla fine mi perdo tutto lo spettacolo. Buon ferragosto

12 agosto 2008

0 L'imperdibile Becoming Britney

7 e mezza o giù di lì in un teatrino sfigato Off Off Broadway al 45 di Bleecker Street.
E' la settimana del Fringe Festival, manifestazione pregevolissima che porta a NY oltre 200 rappresentazioni originali buone per tutti i gusti (ma proprio tutti)

Io sono in coda tutto contento perchè mi appresto a vedere Becoming Britney, il musical che rappresenta in chiave demenziale l'ascesa al successo e le successive vicissitudini della divetta del pop. Prendo posto e sono ancora più contento perchè vicino a me c'è una signora di mezza età che fa di tutto per attaccare bottone e alla fine ammette tutta emozionate di essere la madre della ragazza che interpreta Britney. Figata!

Poi si spengono le luci e comincia il carnevale.
Oh il musical sarà anche la più ridicola forma d'arte, e questo in particolare era - come potete immaginare - un innocuo polpettone pop, con tante trovate carine, attori un po' stonati e costumi cuciti in casa. Ma io lo trovo sempre straordinariamente divertente e mi piace (ma proprio mi piace) lo spirito fanciullino che ci mettono gli americani. Risultato: un'oretta di risate grasse, qualche motivetto che fa zum zum nella testa e per un po' niente pensieri

10 agosto 2008

4 un po' di shopping da earnest sewn

Earnest Sewn è una piccola casa di abbigliamento che produce jeans ed informal ware.
Qui a NY gestisce 3 negozi monomarca, tra cui uno molto popolare nel Meat Packing District dove qualche volta (come oggi) faccio anch'io acquisti.
La cosa bella è che in tutti i loro prodotti, a partire dai celebratissimi jeans, fino alle borse da viaggio e alle cinture (che vi dico a fare che oggi me ne sono comprata una in cuoio f-i-c-h-i-s-s-i-m-a) si vede il tocco dell'artigiano che ne ha eseguito le rifiniture. Cuciture qualche volta irregolari, piccole imprecisioni che danno il senso di acquistare qualcosa che è soltanto tuo

9 agosto 2008

0 Come se non ci fosse niente di più serio di cui preoccuparsi

Russi e Georgiani si uccidono a vicenda (ognuno con l'arsenale di cui dispone), McCain e Obama studiano le mosse per la grande campagna elettorale di settembre, l'economia è in perenne recessione e Pechino con la scusa delle Olimpiadi chiede al mondo di puntare gli occhi su un paese desideroso di mostrare la sua irresistibile ascesa. Allora perchè ogni volta che accendo la tv sento parlare soltanto di Edwards che ha messo le corna alla moglie?

8 agosto 2008

2 (quasi) fully equipped

1 frullatore, 1 tostapane, 1 ferro da stiro (che con tutta probabilità non userò mai), 12 piatti piani, 11 piatti fondi (perchè uno si è rotto), 11 sottopiatti arancioni (abbinati al mobile della tv), 11 ciotole e 1 phon : 45$
La casa finalmente (quasi) fully equipped: non ha prezzo

E già che ci sono faccio un grande saluto ad Andrea, moglie e pupo che rientrano in Italia dopo aver passato qualche anno (mi sembra bello) nella grande mela


5 agosto 2008

8 Topi giganti


Quando scioperano o protestano contro qualcosa i NYesi tirano fuori questi giganteschi topi gonfiabili. Oggi, per esempio, ce n'era uno all'angolo tra 53esima e terza per sensibilizzare i passanti sui pericoli provocati da un cattivo smaltimento dell'asbesto
Qualcuno sa da dove nasce questa forma di protesta (che a me tutto sommato non dispiace mica) ?

3 agosto 2008

2 Facciamo un patto

Facciamo un patto. D'ora in poi mi mandate ogni giorno una mail con le cose assurde che stanno succedendo nel bel paese perchè io non ci riesco neanche più a credere

Ma questa è vera?

Per favore ditemi che almeno questa non è vera

2 agosto 2008

3 gli ultimi 15gg al cinema

2 film ASSOLUTAMENTE da consigliare










e uno che mannaggia non valeva il costo del biglietto









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