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29 maggio 2008

2 piccole gratificazioni

La mattina di solito mi alzo presto. E di per sè non è una cosa che mi dispiace...qualche volta però mi tocca alzarmi troppo presto e allora è facile che resti intontito e di umore un po' inverso fino alla mattina dopo. Se poi i risvegli antelucani si susseguono per qualche giorno c'è un'unica soluzione: indulgere in una colazione sfiziosetta. Come quelle alla Petite Abeille, una piccola catena belga dove si può mangiare in santa pace una granola con lo yogurt sfogliando un vecchio numero di Tin Tin tra quelli esposti alla parete.

27 maggio 2008

0 epistrophy

Se siete a NY ma volete star sicuri di incontrare soltanto Italiani andate in questo localino di Nolita. I taglieri degli affettati non sono sempre il massimo ma il vino è molto molto buono e c'è un sacco di bella gente. Insomma che gli Italiani sono bella gente è una cosa che si sa

22 maggio 2008

2 American Idol

Lui si chiama David Cook e ieri è diventato il nuovo American Idol. Io che ho gusti televisivi notoriamente discutibili mi sono seguito con gran gusto tutta la settima stagione e la vittoria è meritata meritata

21 maggio 2008

1 immarcescibile

C'è da riconoscerglielo. Hillary tiene davvero duro

4 Hearst Tower

La Hearst Tower è un edificio di 46 piani all'angolo tra la 57esima e l'ottava. Oltre a essere fichissima sul piano del design è anche uno dei primi edifici della città ad avere la certificazione di Green Building
E'stato stimato che la struttura a diagrammi della facciata consente un risparmio del 20% sui materiali rispetto ad una classica struttura perimetrale - per un ammontare di 20,000 tonnellate di acciaio



20 maggio 2008

5 super palbi


18 maggio 2008

2 santogold

Un soffio di aria fresca

17 maggio 2008

0 The Exterminator

Ore 10 del sabato mattina, bussano insistentemente. Vado ad aprire un po' sull'incazzato perchè a quell'ora devono essere per forza scocciature. E invece alla porta c'è lui: l'exterminator -che poi in parole povere sarebbe il tizio della derattizzazione. Mi spiega che passa una volta al mese e mi chiede se ho bisogno. A me sembra di essere apposto questo giro e lo saluto con un sorriso. Poi comincio a riflettere e penso che alla fine è un bel servizio. Tanto di topi e scarafaggi la città pullula, mica si può chiedere gli occhi e far finta di niente. Le mie riflessioni si interrompono bruscamente quando lo sento suonare al campanello del mio vicino. Perchè dopo un po' di confabulare sull'uscio, gli apre la porta e l'exterminator si mette all'opera per una mezz'oretta buona. Sono passate 8 ore e 9 minuti e continuo a domandarmi se io fossi veramente a posto =_='

11 maggio 2008

8 rimuginando sulla serata a williamsburg

Williamsburg è fichissima e la casa da cui Valeria sta per traslocare, un loft bohemien ricavato all'interno di un vecchio stabilimento, magari non è proprio il posto dove vivrei ma è di sicuro la location ideale per una festa. Su questo però magari torniamo un'altra volta perchè adesso vorrei parlare di questa cosa qua.

Io ci provo, ci metto tutto l'impegno e la buona volontà ma tutte le volte che vado ad una festa in casa mi sento come un pesce fuor d'acqua, c'è una forza potentissima che mi trascina verso la parete a fare da tappezzeria e mi chiedo "ma che cosa ci sto facendo qui?"
Il motivo principale è che gli argomenti di conversazione sono sostanzialmente 3 e dei 3 non ce n'è uno che mi piaccia.

Argomento nr. 1: Che ci fai a NY? E lì dovresti fare il tuo numerino per spiegare il perchè e il per come sei arrivato in città. A un sacco di gente questa parte piace, fanno il loro mini-show, ci piazzano un paio di battute e sono contenti. Anche io naturalmente mi sono attrezzato ed il numerino ce l'avrei pronto (con una battuta irresistibile sul fatto di essere venuto per fare del/lavorare nel dating - ve la risparmio tranquilli, ve la risparmio) ma francamente alla terza volta che lo ripeti ti cascano le braccia.

Argomento nr. 2: Quante stanze ha il tuo appartamento? Quanto paghi d'affitto? Quanto guadagni in un anno? L'unica città del mondo dove fare queste domande non è da cafoni. E a dire il vero dei 3 questo sarebbe anche l'argomento meno detestabile ma non ho ancora capito se la gente ti giudica a seconda di come rispondi. All'apparenza no (e allora sarebbe una figata) ma poi ti resta il dubbio e allora diventa uno scazzo.

Argomento nr. 3: Oh ero troppo sballato l'altra sera! E io mica contesto che possa essere divertente devastarsi, ma di sicuro raccontarlo è noioso oltremisura, negli States come in Italia. Capito? N-o-i-o-s-o

Il problema è che sembra non ci sia modo di saltare questi 3 argomenti per passare a parlare di cose più interessanti. Sono una specie di pedaggio e io avrei bisogno del telepass per sfangarla
Fortunamente però c'è sempre qualche eccezione che ti fa pensare di non essere l'unica persona normale rimasta sulla terra. Ieri sera per esempio ho conosciuto un ragazzo e una ragazza argentini che vivono qui da 10 anni e che da poco tempo si sono appassionati all'opera. Mi hanno aperto un mondo con i loro discorsi, gli brillavano gli occhi a raccontare di questa nuova passione che hanno scoperto a 30 anni! Sì sì, 30 anni è l'età buona per le nuove passioni

0 itai itai - update

Ieri dopo aver scritto un bel post populista dove, da brava casalinga di Voghera, mi lamentavo del costo della vita , sono uscito a fare un giretto a downtown.
A un certo punto sono entrato in una di quelle fantastiche gallerie di Soho per rifarmi un po' gli occhi e rinfrescarmi lo spirito in mezzo alle opere d'arte.
Il fatto è che la mia condizione di squattrinato momentaneo (permanente?) forse non traspariva in tutta la sua tragica incombenza ed il tizio della galleria mi si avvicina con assoluta nonchalance presentandomi un listino dove il titolo più a buon mercato veniva via (regalato!) a soli 23,000 bigliettoni. Insomma, per qualche inspiegabile motivo, quello si era convinto che tra tutte le persone che c'erano lì dentro l'unico che era lì davvero per comprare ero io !

Voi che avreste fatto nella mia situazione? Avrei potuto insultarlo dicendogli "You talkin' to me? You talking to me?" come DeNiro in Taxi Driver, rifugiarmi dietro uno stupito "Just taking a look"... ma vuoi mettere con lo sfizio di mettersi a contrattare sul prezzo? E con mia assoluta sorpresa quelli ti vengono dietro qualsiasi cagata spari. Mica parlo di argomentazioni che hanno anche solo la parvenza della serietà. Robe tipo: è un po' troppo grande per la parete del mio soggiorno, ma per il giusto prezzo...
Tristesssa! A questo punto non mi chiedo più se è tutto in vendita a questo mondo. La domanda vera, invece, è: Siamo tutti in saldo ?
Risposta: cari miei, io non so per voi, ma io vengo via solo a prezzo pieno ^__^

10 maggio 2008

2 itai itai

La situazione è questa qui: 80 dollari all'alimentari qui sotto per fare la spesa, 30 da Duane Reade per detersivi assortiti, 15 perchè se non porto a lavare le camicie lunedì vado in ufficio a torso nudo, 20 per il bruch (che sono sempre ben spesi), Interflora che ogni anno alza le tariffe dei fiori da mandare alla mamma ed il sig Time Warner che ormai preleva direttamente dal mio conto corrente senza neanche chiedere.

Nel frattempo siccome è sabato e uno sfizio ogni tanto uno se lo deve anche togliere vorrei prendere un paio di scarpe che lumo da settimane. E altri 250$ mi partono

Non mi resta che fare come i giapponesi e battermi la mano sul culetto dicendo itai itai (ahiiiia)

8 maggio 2008

0 Obamalicious

Fichissimo ritratto di Obama all'ingresso di un'edificio di Williamsburg a Brooklyn. Courtesy di Paola, perchè la foto che ho scattato io è tutta tremante, causa parkinson in precoce, inarrestabile avanzamento.
Sembra che dopo il pareggio in Indiana Obama sia ormai(quasi) matematicamente sicuro del successo ed il 20 maggio, dopo le consultazioni in Oregon e Kentucky, probabilmente sarà annunciato come candidato democratico alla Casa Bianca.

Obamalicious !

0 amarcord






Poster originale del 1974 arrivato direttamente da qualche fumosa sala newyorkese alla parete della mia stanza. Io contento :)

6 maggio 2008

3 aime-moi moins, mais aime mois longtemps

Se decidi di camminare fino al Lower East Side per vedere un film è perchè pensi che ne varrà la pena. Quasi sempre ti sbagli...ma non quando il film è Les chansons d'amour.

4 maggio 2008

4 La forza delle mente

Maldestro tentativo di trasportare una pianta più pesante di me per 7 isolati e mezzo. Ho imparato 2 lezioni importanti: il mio limite fisico è di 4 isolati;non c'è limite a dove ti può portare la forza delle mente (aka la paura di sembrare un imbranato)

3 coney island e il mare d'inverno

Coney Island in un giorno di pioggia ricorda un sacco il mare d'inverno della Bertè


3 maggio 2008

0 da Blossom ci si torna sempre volentieri

Il Blossom è una piccola chicca all'incrocio tra la nona e la 21esima.

Il ristorante è ospitato all'interno di una villetta a 2 piani e per entrare occorre proprio suonare al campanello. Al pian terreno c'è la sala più grande con una decina di tavoli ed una bella atmosfera calda e conviviale nonostante gli arredi eleganti. Se, invece, avete voglia di un po' di intimità con un po' di fortuna potete accomodarvi al secondo piano dove c'è un delizioso prive' con tanto di (finto) caminetto.
Occhio se vi piace la carne perchè il menù è rigorosamente vegano ma - se non siete integralisti della bistecca al sangue- non è neanche detto che ve ne accorgiate. Al posto di centrifugati, minestrine insipide ed erbacce amarognole troverete autentici tripudi di seitan e tempeh, scaloppine di soia, la migliore pasta sfoglia mangiata fuori dal confine e una carta dei dolci da sturbo.
Il vino è molto buono ed il conto per niente salato visti gli standard newyorkesi - meno di 30$ per un primo e un dolce (compresa la tip).

1 maggio 2008

1 quanto ho goduto

Serata trascorsa a casa acquattato sul nuovo divano leggendo pigramente il New Yorker che se la prendeva con la ABC per aver trasformato l'ultimo dibattito tra Hillary ed Obama in una pagliacciata da rotocalco. In sottofondo il brusio della tv che trasmetteva American Idol con le canzoni di Neil Diamond, poi una lunga doccia calda, la barba e dritto a letto per 9 ore filate di sonno. Niente lavoro, niente deliri new yorkesi, niente gente per casa. Quanto ho goduto

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