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30 agosto 2009

4 Lesson #3

La cadenza di questi post dovrebbe essere settimanale ma dall'ultimo di settimane ne ho fatte gia' passare 2, quindi mi prendo volentieri 5 minuti anche se sono in vacanza.

Gli Americani hanno una dote fantastica che e' l'entusiasmo. E hanno anche un grosso difetto che e' quello di essere sempre esagerati. La combinazione di queste 2 cose porta ad un utilizzo del superlativo che francamente e' un po' sui generis.
Espressioni come "This is the best day of my life" o "I had the time of my life" non vanno prese proprio proprio alla lettera. Se da noi magari possono uscire dalla bocca di una sposina che ricorda sognante il giorno del suo matrimonio qui si possono tranquillamente usare la domenica mattina con la bocca ancora in pappa per descrivere la sbornia che si e' presa la sera prima. Allo stesso modo se un vostro conoscente dovesse saltare fuori con una frase del tipo "Rob and I are best friends" non pensate che i 2 si conoscano dall'infanzia e soprattutto comportatevi di conseguenza la prossima volta che incrociate questo Rob perche' magari non si son visti + di 5 volte in vita loro.

Insomma...superlativo sì, ma molto relativo

2 italia

I clandestini muoiono per mare, le coppie gay vengono massacrate per la strada (da un tizio che si fa chiamare nientemeno che svastichella), il primo ministro denuncia per diffamazione un giornale che si e' permesso di fargli delle domande. Non sentivo la mancanza

23 agosto 2009

5 vacanze

Per quelli che vivono lontano le vacanze spesso hanno poco a che fare con viaggi esotici, spiagge assolate e sentieri di montagna. La vacanza è tornare a casa, stare con la famiglia, mangiare e oziare. Mangiare e oziare...ahhh le vacanze

14 agosto 2009

7 Lesson #2

Visto che l'accoglienza e' stata discreta e' con giubilo e tripudio che vi propongo la seconda lezione del mio corso di Inglese per dummies. Dopo aver parlato di "numeri", avevo messo giu' qualcosa in tema di "saluti" ma poi mi era sembrato di averci gia' messo dentro troppo filo logico e siccome ci tengo che questi post siano il piu' randomici possibile ho cambiato idea e ho deciso di parlarvi di un argomento assai + estemporaneo e assolutamente non sostanziale.

"So"
e' un avverbio che si traduce con "così" e in Italiano viene prevalentemente utilizzato per rafforzare il significato di un aggettivo. Lo stesso utilizzo naturalmente esiste anche in Inglese...come nell'espressione "palbi is so cool" (palbi e' così fico).
Tuttavia c'e' un secondo utilizzo in Inglese (che io prediligo) e che va a rafforzare non un aggettivo ma un verbo in espressioni come : "I'm so throwing a party" o "I am so eating a steak"
In Italiano si possono tradurre girandoci un po' intorno con "Ci puoi scommettere che faccio una festa" , "Una bistecca non me la leva nessuno", ecc...

Io che pure in Italiano mi distinguo nell'abusare dei vari "di brutto" e "della madonna" qui me la cavo aggiungendo solo 2 lettere e direi che mi va di lusso.

13 agosto 2009

0 caffe' e cioccolato

Concludo il trittico su Bryant Park con questa chicchetta per gli amanti del caffe'...e del cioccolato. Trovare un espresso decente a New York e' impresa titanica. Normalmente si oscilla dall'acqua sporca ai fondi zuccherati. Pensate al mio giubilo quando ho trovato questo baretto sul lato sud del parco dove non solo servono un dignitoso caffe' Illy ma hanno anche ogni ben di dio di cioccolato.
Si chiama Lily O'Brien (con una l sola, che se ce ne mettete 2 finite in un pub del village) e a dire il vero ha tutte le caratteristiche del locale da sciuretta. Salottino chiccosino, scatole di cioccolatini con i fiocchi fru fru ad ogni angolo e quell'atmosfera da casalinghe disperate che ciacolano con le amiche prima di passare a prendere i figli a scuola. Ah sì, e' l'altra cosa buffa e' che si tratta di una catena irlandese...che da quanto ne so io l'Irlanda non e' famosa ne' per il caffe' ne' per il cioccolato. Fatto sta che il caffe' e' buono, il cioccolato anche di + e la mia pausa pranzo un po' migliore.

12 agosto 2009

1 Bryant Park - update

Update dal dorato mondo di Bryant Park.
Oggi in pausa pranzo ho battuto un temibile bancario giocando stranamente meglio di rovescio che di diritto mentre sullo sfondo Carol Alt farneticava su quanto e' dura la vita della modella e delle esperienze che l'hanno aiutata a crescere.
...un paio di volte ho avuto la netta impressione che Carol si fermasse per guardarmi giocare

11 agosto 2009

5 Bryant Park

Bryant Park e' un'anticchia troppo snob e un tantinello troppo turistico per entrarti veramente nel cuore. Ma se ci metti che di lunedì fanno i film all'aperto (gratis) , la prossima settimana in pausa pranzo ci sono piccole esibizioni tratte dai + famosi spettacoli di Broadway (gratis), c'e' una sala lettura all'aperto con riviste in abbondanza e dove la wi-fi va che e' una meriviglia (gratis), si puo' giocare a bocce (gratis) e da 3 settimane hanno finalmente aggiunto anche 2 tavoli da ping pong (gratis) un sforzo per farselo piacere uno lo deve pure fare

9 agosto 2009

0 in the loop

Mi sa che e' passato un bel po' dall'ultima volta che vi ho consigliato un film spassionatamente. Questo qui secondo me merita ma non so se e' gia' arrivato in Italia. Si intitola In the Loop ed e' una (affilatissima) commedia made in Britain che parla di politica e relazioni internazionali dalla prospettiva degli insider. Il governo inglese e quello americano si trovano a discutere di un possibile intervento militare in Medio Oriente ...ma presto la situazione scappa di mano perche' una lucida valutazione dei fatti lascia miseramente il passo a ambizioni carrieristiche, giochi di potere tra diverse agenzie dell'esecutivo e (qualche volta) anche a patetica incompetenza. La satira, come dicevo, e' affilatissima e velenosetta, i dialoghi strepitosi e il cast fa una prova corale da applauso.
Il quadro che ne viene fuori e' scoraggiante e una punta catastrofista ma - per noi che veniamo dal paese dei penta-partiti, delle coalizioni arrangiate alla bell'e meglio e dei politici che non rispondono mai di quello che fanno - l'impressione che le cose funzionino proprio a quel modo resta forte.

8 agosto 2009

9 Lesson #1

In questi giorni stavo pensando a come dare un minimo di utilita' a questo blog e mi e' venuto in mente che ogni tanto potrei postare un corso di inglese in pillole.
Ovviamente parlo di un corso sui generis, senza la minima pretesa formativa e nemmeno lo straccio di un filo logico (a essere sinceri). Piuttosto note in liberta' sulla lingua inglese, per ridere un po' delle cose stantie che si ostinavano a insegnarci a scuola e condividere qualche curiosita' che puo' essere utile nel prossimo viaggio o quando scrivete una mail.
Allora cosa ne pensate? Astutamente ho atteso la settimana di ferragosto per farvi questa domanda così che essendo tutti a mostrar le chiappe chiare non potete rispondere di no ed io posso cominciare a blaterare in liberta' di lessico e grammatica.

I numeri mi sono sembrati un ottimo argomento per cominciare.
Sul tema specifico qui regna la confusione assoluta perche' tra galloni, miglia e pollici il sistema decimale viene messo in discussione quotidianamente. E allora non c'e' da meravigliarsi troppo che pure quando bisogna contare le centinaia gli americani facciano a modo loro.
Ad esempio il numero 1100 a scuola ci hanno insegnato a leggerlo One thousand and one hundred...che, intendiamoci, e' giusto. Nessun americano al mondo pero' lo leggerebbe mai a quel modo ma direbbe, invece, eleven hundred con le centinaia che misteriosamente non diventano migliaia quando superano le 10 ma si va avanti a contarle come fossero unita'. Similmente 2500 diventa twentyfive hundred, 3600 thirtysix hundred, etc..
Attenzione che pero' c'e' un'eccezione. La cifra tonda (1000, 2000, etc...) non si legge nel modo che vi ho descritto sopra ma in maniera + ortodossa (one thousand, two thousand, etc...)

Allora che ne dite della prima lezione? Interessante? Insulsa? Insulsa ma interessante?
La prossima tra una settimana

5 agosto 2009

5 Incubus Live

Prima volta che andavo al Radio City Music Hall. Per me non è proprio la venue ideale per una rock band ma bello è bello. Maestoso è la parola giusta.
Bello pure il concerto degli Incubus che ridendo e scherzando oramai saranno 15 anni che fanno musica di qualità.
Cazzo come passa il tempo

1 agosto 2009

0 chi compra i dischi?

Non è che faccio una grande scoperta se dico che il mercato della musica si è radicalmente trasformato negli ultimi 10 anni. Cambiati i supporti, cambiati i canali di distribuzione, cambiate le politiche promozionali...e, naturalmente, cambiate anche le dimensioni della pirateria che si è spostata dai mercati rionali ai computer di casa tramite internet.
Fatto sta che negli anni '80 e '90 erano decine le band che vendevano milioni di copie mentre oggi un album che raggiunge il disco di platino è diventato una rarità nonostante gli standard per la certificazione siano stati rivisti al ribasso.

Ma allora ci sarà ancora qualcuno che se li compra i dischi?
La domanda me la sono posta mentre navigavo sul sito di Billboard (che peraltro da poche settimane ha una nuova veste grafica e una navigazione fichissima). Provate a dare un'occhiata alla Hot 200 degli album + venduti!
Nelle prime 20 posizioni ci sono 4 album delle star del Disney Channel (Demi Lovato che debutta al numero 1, i Jonas e Miley Cyrus/Hanna Montana con addirittura 2 titoli) ; 2 album di ex concorrenti di American Idol (Jordin Sparks e Chris Daughtry - che pero' obiettivamente fa musica + matura) e la 17enne divetta del country Taylor Swift.
La musica non la comprano + i teen-ager come è sempre stato da che mondo e mondo ma quelli che in inglese si chiamano tweens, i ragazzini delle elementari e delle medie. Sempre + infoiati di show-biz, sempre + attenti al look e alle apperenze, sempre meno bambini...sono i nuovi autentici dominatori del mercato, corteggiati e coccolati da marketing executive di ogni specie...forse, invece, un po' troppo trascurati da genitori e insegnanti.

Volete la riprova che sono loro a fare il bello e cattivo tempo? Quanto scommettete che con i tag che ho inserito, questo post sarà il + cliccato del mese di agosto?

5 trend

Ogni giorno qualche capello in meno e un po' di borse sotto gli occhi in piu'

Intendiamoci, resto sempre un gran fico... ma sembra un trend inarrestabile

3 cucina italiana II (tentativi di riabilitazione)

Prosegue pazientemente il mio tentativo di riabilitare la cucina italiana made in NY, bistrattata in un vecchio post. Tra i promossi c'e' questo ristorantino romagnolo di Soho che si chiama Bianca.
Premesso che vi dovete preparare a fare la fila per entrare (perchè non accettano prenotazioni), ricordare di fare bancomat (perchè non accettano carte di credito), rassegnare a stare gomito a gomito con quelli del tavolo accanto e stare attenti a quello che scegliete dal menù (sia per qualità sia per i prezzi), ecco dicevo - con le debite premesse - quasi sicuramente uscirete soddisfatti.
La fila c'e' ma il buon Giorgio un modo x infilarvi dentro lo trova sempre, della carta di credito per una sera si può anche fare a meno, la clientela è bella abbastanza x non farti rimpiangere di stare gomito a gomito con il tavolo accanto e il menù, nonostante qualche passo falso, ha sicuramente delle chicche come l'antipasto di carciofi e prezzemolo fritti. In generale il consiglio è di attenersi ai piatti semplici e ai sapori ricchi della tradizionali (carciofo, cavolo, salsiccia) piuttosto che andare sul pesce. Perchè poi a pensarci bene, anche per la mia esperienza, che i romagnoli siano gente di mare è un assunto ancora tutto da dimostrare

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