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28 novembre 2009

9 alleluja

Alleluja ! Finalmente, dopo una lunga telenovela di cui siete stati (solo in parte) spettatori il bagno e' sistemato. Non solo non gocciola piu' - che su quello eravamo gia' a posto da un paio di settimane - ma finalmente hanno anche riparato la crepa che l'infiltrazione aveva provocato nel soffitto.

Triste dimostrazione che l'unica lingua che capiscono questi e' quando la smetti di pagargli l'affitto, ahime'.

On the flip side, comincia gia' a farmi male il culetto, in corrispondenza della chiappa destra, zona tasca del portafoglio perche' il primo del mese (che sarebbe tra 3 giorni) mi tocchera' tirar fuori i soldi sia per novembre che per dicembre

27 novembre 2009

6 post thanksgiving

Turkey's still not my thing...but having one day a year for giving thanks is freakin' sweet

25 novembre 2009

5 il tutor bleso

Ieri prima lezione con il tutor ufficiale, quello del Guatemala.
Esordisce in perfetto stile latino-americano raccontandoci con dovizia di particolari una bella tragedia familiare, che poi e' il motivo per cui la settimana scorsa ci hanno mandato la supplente.
Devo dire che gia' qui mi sta simpatico.
Poi pero' comincia a parlarci un po' in spagnolo e - non so perche' - c'e' qualcosa che non mi quadra. Per pronunciare pero' e carro fa tutta una complicata operazione con la lingua sbattendola ai 4 lati del palato e uscendosene con un suono sofferto a meta' tra la l ed il gl tipo "caGLio".
A me non pareva mica di ricordare che parlasse così la supplente, la settimana scorsa, ma magari non avevo prestato attenzione oppure non c'ho l'orecchio allenato. Percio' quando arriva il mio turno di ripetere provo anch'io a rifare quel suono. Lui mi guarda perplesso...io lo guardo perplesso...la compagna di corso indonesiana e' perplessa pure lei ma perche' ancora sta cercando di capire la differenza tra maschile e femminile. E per il momento finisce così.
Passa qualche minuto e, mentre lui continua a parlare, io continuo a chiedermi perche' mai gli spagnoli si siano inventati un suono così difficile da pronunciare, perche' vedi proprio che e' una sofferenza ogni volta eh...fino a quando mi si insinua il tarlo del dubbio.
Che sia possibile? E adesso come faccio a chiederglielo?

Fortunamente mi viene il colpo di genio! Non dico nulla e quando tocca a me parlare comincio a pronunciare la R correttamente. Vedo che lui mi guarda con approvazione...io contraccambio con orgoglio...l'indonesiana e' sempre perplessa che si chiede la differenza tra il maschile e il femminile.
Mi sta stra simpatico il tutor bleso.

24 novembre 2009

18 bellocci e strafiche

Se chiedete a me io sono tutto a favore dell'utilizzo di bellocci e strafiche nei film.
Che se uno si vuole deprimere a vedere carampane e musi da cane da caccia gli basta scendere per strada e ce n'e' in giro gia' in abbondanza. Nel mio quartiere magari no...nei 2 quartieri vicini neanche a essere sincero...ma in media in una strada normale, di una citta' normale, di un paese normale, sicuro che e' sì.
Ecco, al cinema, invece, uno c'avra' pure il diritto di distrarsi un attimo. Qui si usa la parola escapism...che per dirla come wikipedia significa: mental diversion by means of entertainment or recreation as an escape from the perceived unpleasant or banal aspects of daily life.

L'altro fatto importante e' che le star dei film non sono realmente delle bellezze extra-terrene. Quello che voglio dire e' che - salvo pochissime eccezioni - non si tratta di modelle alte 1.85 con le gambe come giunchi, le tette a coppa di champagne e l'incedere felino. Stesso discorso per i maschi che in genere sono + dei tipi che delle bellezze assolute e inavvicinabili. E la ragione e' anche semplice, perche' se no salterebbe tutto il meccanismo dell'identificazione che nel cinema e' decisivo.
Quindi a Hollywood che ti fanno? Prendono delle persone di aspetto + che gradevole (diciamo da primo percentile della popolazione ma non di quelle che ce ne sta 1 su 1 milione) e grazie al lavoro instancabile di orde di make-up artist, hair dresser, designer, stylist (e qualche volta chirurghi plastici) li potenziano nei limiti dell'umana possibilita'.
Sostanzialmente in ogni liceo del mondo ci saranno almeno 4-5 persone che hanno il potenziale estetico del sex symbol hollywoodiano...a scuola mia ce n'erano e sono sicuro che anche voi se ci pensate bene ve li ricorderete.
Ora, seguitemi nel ragionamento. Quanti istituti superiori ci saranno al mondo? 500,000? 1 milione? Facciamo 500mila per sicurezza. 500mila x 4=2milioni...metti che la meta' stia in Cina e quindi non conta perche' adesso ci manca solo che ci propinino i cinesi pure al cinema...ne resta 1 milione. Cioe' 1 milione ! Avete capito? Mica pochi!
Mo', quello che mi domando e chiedo (e con questo arrivo finalmente a concludere): ma su un campione statistico così ampio, come caspita e' possibile che quelli di New Moon non li siano riusciti a trovare 3 attori meno cani di Robert Pattinson (cane), Kristen Stewart (cagna) e Taylor Lautner (lupo).

23 novembre 2009

12 Lesson #15

Piazzare lì nel mezzo del discorso 1 o 2 parole in Italiano fa sempre figo.
L'importante e' ricordarsi di storpiare la pronuncia il + possibile e fare la faccia un po' vaga...tipo quando senti un odore strano e non capisci cos'e'.

La maggior parte delle parole italiane utilizzate in inglese appartengono a due aree ben precise.
Anzitutto ci sono le cose da mangiare, tipo i fettuccini (rigorosamente con la i) o la pizza peperoni (che con i peperoni c'entra poco ma e' farcita al salamino piccante).
Poi c'e' tutto quello che ha a che fare in qualche modo con il mondo dell'arte: ballerina, finale (nel senso di gran finale), opera e bravo (anche se per questa mi sa che si passa dalla mediazione del francese).
La perfetta sintesi di queste 2 aree semantiche e' la parola al fresco che si usa tanto per i ristoranti all'aria aperta quanto per le rappresentazioni teatrali outdoor.

Alcune altre parole, invece, non si capisce bene perche' le usino. Ad esempio vendetta...cioe', in che modo secondo loro sarebbe una cosa tipicamente italiana? Da che pulpito poi...se lo dicono loro che per buona misura bombardano non solo i paesi da cui hanno subito un attacco ma anche quelli confinanti! Oppure anche forte, nel senso del tuo punto di forza. Una cosa come circa, invece, la capisco gia' di piu' perche' - ammettiamolo - un po' approssimativi noi Italiani lo siamo. Ma vendicativi no!

PS: Mai avrei pensato di usare la parola semantica in uno di questi post! Chiedo umilmente perdono, chiedo!

21 novembre 2009

10 cucina spagnola

Prima facevo un po' di ordine nel portafoglio, attivita' che consiste fondamentalmente in 3 cose: 1) chiedersi sconsolato perche' dei $100 prelevati ieri ne rimangono misteriosamente soltanto 20, 2) setacciare il taschino delle monete alla ricerca di preziosissimi quarters da usare nella laundry e 3) dividere i biglietti da visita nelle categorie lavoro e tempo libero.

Mentre ero alle prese con quest'ultima operazione mi e' venuto in mente che e' tantissimo tempo che non parlo di cibo e ristoranti: un po' perche' ultimamente ho mangiato a casa assai piu' spesso, un po' perche' non e' che abbia fatto esperienze gastronomiche da hall of fame. Ma siccome questo blog oltre a una blaterante raccolta di pensieri personali e a un prestigioso corso di inglese per corrispondenza ha sempre cercato di essere anche una mezza guida alla citta' (per imbranati) facciamo che colmo subito la lacuna raccomandandovi un paio di locali. E facciamo anche che per mantenere un po' di filo conduttore parliamo di cucina spagnola

Degustation: micro-ristorante da 30 posti a sedere che propone specialita' spagnole a piccoli assaggi (come suggerisce il nome). Atmosfere trendy? Check Servizio cordiale ? Check Piatti sfiziosi e di gran gusto? Check Check...Come le tortillas con uova di quaglia e scalogno o il filetto d'agnello con contorno di funghi, barbabietole e hashbrown di patate. Pero' attenzione a non imboccare la porta sbagliata perche' allo stesso numero civico (e gestito dalla stessa coppia di proprietari) c'e' il Jewel Bako: ristorante di sushi di qualita' clamorosa ma anche dai prezzi clamorosamente inflazionati.

Oliva: tecnicamente la cucina qui non e' spagnola ma basca. Dettaglio abbastanza secondario perche', a dirla tutta, non e' che si mangi granche' bene in questo allegro localino all'angolo tra Houston e Allen. In compenso, si fa perdonare per un sacco di buone ragioni come l'ottima sangria e quell'atmosfera di gran festa che c'e' sempre...che se non vi divertite e' perche' siete dei mangia tristezza. Non guasta neppure che si trovi alla giuntura tra East Village e Lower East Side e quindi lasci aperte un sacco di alternative per il dopocena.

19 novembre 2009

9 xmas countdown

Siamo solo al 19 novembre, il tacchino di Thanksgiving razzola ancora nell'aia ignaro di quello che gli sta per capitare ma ormai cominciano ad accumularsi in maniera inequivocabile le prove che la corsa al Natale e' gia' cominciata.

Evidence 1: Holidays' decorations at TWC @ Columbus Circle


Trés trés chic, eh? Certo nei limiti della chiccheria della decorazione natalizia, s'intende! D'altra parte, di meno non ci si puo' aspettare da un centro commerciale che in galleria anziche' peluche giganti e cartonati dei tronisti espone le statue dell'Adamo ed Eva di Botero


Evidence 2: Skating rink at
The Pond @ Bryant Park


Questo giro si sono davvero superati. La pista di pattinaggio copre l'intera superficie del parco (!) e intorno ci hanno costruito nel giro di una settimana + di 100 (!) negozietti che vendono waffle, sciarpe, palle di natale...and all that's in between. Non soddisfatti hanno pure aperto un ristorante (il Celsius) da cui c'e' una spettacolare vista della gente che pattina.

17 novembre 2009

20 babele

Stasera ho cominciato il corso di spagnolo
Per essere sicuro di non strafare mi sono iscritto al livello zero (cintura bianca).
Ho cominciato acquistando un pacchetto di 8 lezioni da 2h ma l'obiettivo sarebbe quello di scalare tutti e 9 i livelli del corso e laurearmi cintura nera entro la fine del 2010.

Il tutor dovrebbe essere guatemalteco ma ha pensato bene di dare forfait per la prima lezione e ci ha mandato la supplente dominicana. Mi hanno accoppiato con una signora indonesiana di mezza eta' che sostiene di essere fidanzata con un italiano ma ho preferito non indagare...anche perche' qui il termine italiano puo' tranquillamente indicare un emigrato di quarta generazione.
Insomma il tavolo dello starbucks come ri-edizione della torre di babele!

Highlight della lezione:
  1. Ma perche' se noi si dice nosotros, voi non si dice vosostros?
  2. Ho capito che nero in spagnolo si dice negro e che, secondo te, e' politically correct. Mi va pure bene quando mi dici che tieni il lapicero negro ma se indicando l'armadio che sta al tavolo di fianco dici che "Ese hombre es negro" permetti che guardo dall'altra parte?
  3. Da gran signore ho lasciato vincere l'indonesiana 5 cioccolatini a 4 nel gioco finale di memorizzazione. E chi mi conosce sa che sforzo mi e' costato...essendo notoriamente cioccolofilo ed agonista

17 Lesson #14

E' ora di fare un giro di presentazioni.

Lui e' Joe Six Pack, l'americano medio...l'equivalente del nostro signor Rossi per intenderci. Sui 6 packs, che io sappia, ci sono due scuole di pensiero: c'e' chi dice (come il sottoscritto) che l'attributo derivi dalle confezioni di birra da 6 che gli americani scolano in quantita' industriali e chi sostiene, invece, che sia per via degli addominali a tartaruga faticosamente scolpiti nelle (troppe) ore passate in palestra dai maschi autoctoni. Vi puo' capitare di sentire qualcuno che lo chiama con altri nomi come The Average Joe, Joe The Plumber (prendendo spunto da un episodio dell'ultima campagna presidenziale di cui avrete sentito parlare anche in Italia) oppure John Q. Public se c'e' di mezzo la burocrazia.

La moglie di Joe e' una Hockey Mom che porta il figlio agli allenamenti tutti i giorni e nel fine settimana tifa (e attacca brighe) sugli spalti della palestra.

La famiglia Six Pack, naturalmente, ha dei vicini di casa: Tom, Dick & Harry...un terzetto di simpatici buoni a nulla. Sono un po' il Tizio, Caio e Sempronio a stelle e strisce e si suol dire "Any Tom, Dick & Harry could do it".
Nel quartiere vive anche Lady Muck, quella signora tutta sussiegosa che sta nella villa con il prato inglese e non saluta quando passa. Fanatica!

I Six Pack, ahime', hanno anche qualche scheletro nell'armadio...ma, in fondo, ditemi quale famiglia non ce l'ha. Ci sono quei parenti disgraziati di John e Jane Doe, i nomi fittizi con cui normalmente ci si riferisce ai cadaveri non identificati. E poi c'e' Peeping Tom, il cugino/pierino con il vizietto di spiare dal buco della serratura le bellezze del paese.

Per fortuna che uno su cui fare affidamento c'e' sempre. E' il Sig. McCoy, the real McCoy: espressione che viene utilizzata per indicare che una cosa e' proprio quella vera e non un falso.

16 novembre 2009

12 l'arte di chiedere i favori

La metro e' ferma in stazione e vedo questi 3 tizi che gesticolano confusamente e non sanno se salire. Impietosito da tanta italica impreparazione gli chiedo dove devono andare e gli faccio segno di saltar su che se no si chiudono le porte. Come immaginavo sono proprio italiani.
Senza manco preoccuparsi di ringraziare o dire una frase di cortesia il + vecchio mi fa: "Forse tu ci puoi aiutare su questa cosa"
...Signor sì, signore! Ero uscito apposta oggi pomeriggio...
Gli serve una ragazza carina da fotografare in abito da sposa a Time Square e mi vengono subito in mente 2 mie amiche che penso si presterebbero volentieri. Mi faccio lasciare il biglietto da visita e questi cominciano con le solite domande del turista rompicazzo "Ma come sono le ragazze...Dove posso andare in discoteca...Come faccio a spendere poco quando chiamo in Italia"
...se vuoi anche indicazioni su come sgrullartelo sentiti libero di chiedere, neh...
Poi mi domandano se mi trovo bene qui e di dove sono originario.
...quasi mi commuovo dell'improvviso interesse...
Gli rispondo ovviamente di sì e che vengo dalla provincia di Bergamo. Al che il beota mi fa "Eh per forza ti trovi bene! A Bergamo che ci sta? Bergamo alta, bergamo bassa, niente che vale"
...ah ma che contagiosa simpatia e che squisita educazione. Com'e' che si dice gia'? Vedi Napoli e poi muori... ...sommerso dai rifiuti...
Con sforzo supremo faccio finta di non aver sentito, gli dico che strada prendere una volta sceso della metro e quando insiste a chiedermi il numero di telefono gliene lascio uno a caso.
...tanto con tutto il suo delicato savoir faire una modella sono sicuro che la trovera' da solo...
...sempre che riesca prima a ritrovare prima la strada per l'hotel...

15 novembre 2009

4 gli ultimi 15gg al cinema

Un po' piu' di 15gg mi sa.

Antichrist e' l'horror che mi sono visto alla mezzanotte della vigilia di Halloween
Vi dico subito che il film e' di una violenza brutale: mai visto abusare di parti anatomiche con tanto dettaglio di particolari. Francamente troppo...e finisce che continui a pensarci anche quando la narrazione e' passata alla scena successiva. L'altra cosa di cui si abusa - oltre ai corpi dei malcapitati attori - sono i simboli...come se usare immagini e metafore aggiungesse di per se' profondita al racconto. Caro Lars Von Trier, non e' sempre così.


Precious e' il film di cui parlavo nel post di ieri. Gia' dato come favorito per i prossimi Oscar, per ora e' in limited release nelle solite sale selezionate (quasi sempre sold out) in attesa del lancio nazionale di fine mese. Secondo me il buzz e' un tantino esagerato pero' e' senz'altro un bel film...un po' troppo sul filone dei film dossier che canale 5 trasmetteva d'estate se ve li ricordate. Insomma una storia di iatture e disgrazie senza fine che capita a questa ragazza del ghetto interpretata da una fantastica Gabby Sidibe al suo debutto cinematografico. L'Oscar come attrice non protagonista lo dovrebbe aver sicuramente prenotato Mo'nique per il ruolo della madre violenta, disfunzionale e abusiva. Nel cast ci sono anche Lenny Kravitz e Mariah Carey che onestamente fanno il loro. A differenza dei film dossier che citavo sopra, Precious evita la trappola retorico/voyeuristica in cui e' facile cadere quando si raccontano storie di questo tipo e viene fuori con un messaggio potente e pieno di speranza. Un gran bel film come dicevo

14 novembre 2009

4 Vil Coyote

Saltano i programmi per la serata.
Pazienza ne approfittero' per andare al cinema.
Faccio un giro al volo su google ma non trovo niente che mi sconfinfera + di tanto, allora decido di ripiegare su un film che non pensavo di andare a vedere ma di cui parlano tutti da un paio di settimane.
Arrivo al cinema, faccio 5 minuti di coda e quando arriva il mio turno la sala e' sold-out. Che poi sul tabellone di solito lampeggia se e' sold-out...ma ieri no
Va beh, che vuoi farci?Controllo sul blackberry e vedo che tra una ventina di minuti lo danno a un 10 isolati da qui.
Intanto comincia a piovigginare ,ma tanto sono stato previdente e mi sono portato l'ombrello.
Cammino di buona lena, arrivo all'altro cinema...sold out pure lì.
Adesso chiaramente c'ho la fregola di vederlo il film. Per cui tiro fuori di nuovo il blackberry e trovo un'altra sala non troppo distante.
Mentre mi dirigo lì pero' viene su la tormenta e mi si capovolge l'ombrello comprato la settimana scorsa dopo che il precedente aveva fatto la stessa fine.
Dopo una serie di imbarazzanti tentativi - con i passanti che mentre corrono a ripararsi mi guardano tra il compassionevole e il divertito - finalmente riesco a sistemarlo ma capisco che per stasera e' meglio se me ne torno a casa diretto.
Che poi stare con la copertina sul divano mentre fuori c'e' brutto l'e' sempre un bel piacere...e il film lo andro' a vedere domani pomeriggio, che sara' pure un po' da sfigato ma il cinema di pomeriggio mi e' sempre piaciuto.
Arrivo a casa inzuppato e - indovina un po'? - l'ascensore e' guasto. Ma alla fine sono solo 5 piani neh, e un po' di moto potra' mica fare male.
Accendo la tv, metto su Letterman e giustamente c'e' come ospite una delle attrici del film.
Siccome un po' cominciano a girarmi, metto su Conan O'Brien...dove naturalmente l'ospite e' la protagonista.
Ma zio cantante!
Questa la conoscete vero?

13 novembre 2009

14 il casalingo ideale

Ogni santo giorno ci sono almeno 4 o 5 persone che arrivano su questo blog cercando su google "consigli per le pulizie domestiche". Ho controllato adesso e ho il dubbio onore di stare al terzo posto della pagina dei risultati precedendo niente po po di meno che la lacasalingaideale.it. Non voglio neanche cominciare ad addentrarmi nel mistero delle logiche di indicizzazione ma quello a cui non posso fare a meno di pensare e' la delusione profonda di queste povere casalinghe, alla disperata ricerca di consigli originali per tenere come uno specchio la loro bella villetta con giardino e, ahime', finiscono sulla mia pagina...perche' sebbene il mio bilocale sia senz'altro decoroso per gli standard nyesi, agli occhi di un qualsiasi italiano degno di questo nome e' e restera' sempre una topaietta lurida (me tapino).

Questa premessa per dirvi che da ieri ho una nuova signora delle pulizie. Succede alla Teresa dalla mano leggera...anzi per la verita' succede ad un lungo periodo di inter-regno in cui avevo deciso di fare le pulizie per conto mio con risultati francamente disastrosi per l'abitabilita' dell'appartamento. La mano leggera sembrerebbe non avercela ma la prima volta non fa mai troppo testo. La attendo al varco (fiducioso?) la prossima settimana

12 novembre 2009

15 gli omini della metro

Per questi omini che spuntano un po' da tutte le parti alla fermata su 16th & 8th ho sempre avuto sentimenti un po' contrastanti. Per un verso gli gnometti di bronzo mi ispirano abbastanza simpatia (meglio delle pantegane insomma), per l'altro che mi occupino uno dei posti a sedere sulla panchina mi fa sempre un po' girare i cosiddetti

11 novembre 2009

14 smart shopper

Consigli per gli acquisti (online).
Prima di comprare qualcosa su internet fate sempre una ricerchina con Google per vedere se riuscite a trovare un coupon promozionale.
Magari non ne caverete un ragno dal buco - soprattutto perche' l'Italia e' il Terzo Mondo quando si parla di e-commerce- ma, come si dice, provare non costa niente.
Ho fatto così giusto adesso per acquistare un biglietto per Next to Normal (posto in 8a fila a $79 invece di $120) mentre l'altra sera ho beccato uno sconto del 15% per un corso a cui mi sono iscritto...ma di questo vi racconto quando lo comincio.
Se poi diventate fanatici ci sono anche dei siti specializzati tipo questo qui. Io pero' normalmente mi limito alla ricerchina su Google perche' Mr. Mani Bucate ancora non permette al Sig. Braccino di prendere il pieno controllo della personalita' dissociata.

10 novembre 2009

6 Lesson #13

Siccome il post sugli acronimi era stato di vostro gradimento ho deciso di fare la seconda puntata. Se non ricordo male avevamo lasciato il nostro eroe reduce da un appuntamento andato ai cazzi e con la patente sospesa. La ragazza, manco a dirlo, dopo la serataccia e' MIA (missing in action - irreperibile)...non che gli piacesse davvero, anzi la tizia benche' carina era un mattone, ma stava pianificando da tempo di suscitare le invidie dei suoi amici con inopportune e frequenti PDA (public display of affection - pubbliche pomiciate). Ok, uscire con una ragazza per far invidia agli amici non sara' PC (politically correct) ma mica e' una scoperta di oggi che noi uomini siamo dei bambini. Senza una macchina e senza una ragazza il nostro amico, AKA (also known as - soprannominato) Mr. Sfiga fa l'unica cosa logica. Si chiude in casa a guardare ore e ore di programmi tv che - come sapete - si dividono in 2 grandi categorie: quelli con un nome lungo che viene puntualmente ridotto a un acronimo tipo SATC (Sex and The City) o SNL (Saturday Night Live) e quelli che, tagliando la testa al toro, hanno direttamente una sigla come titolo: CSI, NCIS, il vecchio CHiPs, etc... Dopo aver visto l'ennesima puntata di quel reality su una coppia che fa l'IVF (in vitro fertilization - fecondazione assistita) e finisce per avere12 gemellini, pero', va in preda a una depressione come neanche l'America prima di FDR (Franklin Delano Roosevelt). Ok, questa ce l'ho proprio cacciata dentro a calci nella storia ma vi devo anche dire che l'idea di fare questo secondo post mi e' venuta quando ho letto sulla guida di Washington che Roosevelt lo chiamano tutti così e mi sono reso conto che non si puo' vivere senza sapere questa cosa. TMI? (too much information - cosa ti giustifichi a fare se non te l'ha chiesto nessuno?)
...stavamo dicendo, in preda a una depressione profonda Mr. Sfiga decide che e' il momento della svolta e prende la decisione definitiva: una vacanza per respirare un po' di aria fresca e andare alla alla scoperta di se stesso.
Se volete (e se mi regge l'ispirazione) il viaggio ve lo racconto tra qualche settimana così facciamo la terza puntata.

9 novembre 2009

10 10 cose su washington

Questo week-end l'ho passato a Washington dove mi sono beccato 2 clamorose giornate di primavera smarritesi nel calendario di inizio novembre.
Qui sotto un po' di note in liberta'.
  • Gli americani hanno trasformato una spianata al centro della capitale (il cosiddetto National Mall) in una sorta di gigantesco tempio pagano dove sono stati eretti spettacolari monumenti alla memoria dei loro + grandi presidenti e dei caduti delle guerre + dolorose. Devo dire che - a parte la sensazione di essere Pegasus che gira tra le 12 case - ho trovato il percorso una autentica fonte di ispirazione. In un post di qualche giorno fa', scrivevo che ne ho le palle piene della politica come culto della personalita'. Nel National Mall, invece, c'e' la testimonianza di qualcosa di completamente diverso: non e' culto della personalita' fine a se stesso bensì l'omaggio fiero ed orgoglioso (sebbene forse un po' sopra le righe) a chi ha scritto delle pagine importanti nella storia del paese. Celebrando presidenti come Washington, Jefferson o Roosevelt gli americani in realta' celebrano il loro popolo e il loro paese.






  • Biglietti per salire sul Washington Monument? Esauriti alle 9.30! A teatro a vedere Un tram chiamato desiderio con Cate Blanchett? Non se ne parla neanche! Insomma se volete assolutamente fare qualcosa prenotate con il dovuto anticipo perche' va tutto sold-out in un attimo. In compenso c'e' talmente tanta roba da fare e vedere che non solo non ve ne starete mai lì ad oziare ma sicuramente finirete il week-end con una lista lunga così di cose che non siete riusciti a fare. E fidatevi che ve lo dice uno che e' caricato a molla, la puo' tenere per tutto un pomeriggio e - nonostante la notoria goffaggine - non ha problemi a scattare fotografie con una mano mentre, con l'altra chiama per prenotare un biglietto e con l'altra si prepara un panino da azzannare
  • I musei sono una delle grandi attrazioni di Washington. La cosa + saggia sarebbe tornare un'altra volta per visitare solo quelli ma chiaramente non si puo' per cui vi do' io qualche dritta se vi fidate. Il Museum of American History e' una boiata invereconda. Entrate senz'altro per vedere l'originale bandiera a stelle e strisce che fu l'ispirazione x l'inno nazionale e che effettivamente e' uno spettacolo, se siete poppettari duri fate un salto anche al terzo piano per vedere le scarpette rosse di Dorothy e Kermit the Frog ma poi filatevela senza rimpianti. Il Museum of National History , invece, e' ampiamente una figata. E' vero che c'e' un museo di storia naturale in quasi tutte le grandi citta' e che alla fine si assomigliano tutti, questo pero' e' un po' il prototipo a cui si ispirano tutti gli altri. In un paio d'ore un giro rapido riuscite a farvelo ma ricordatevi di tenervi qualche minuto in piu' per l'affollatissima sala dei dinosauri dove probabilmente farete fuori mezza memory card della macchina fotografica. A proposito di dinosauri:"Mai sottovalutare un alberto(sauro)". Qui ne vedete uno alle prese con un lucertolone grande 2 volte lui ma non fatevi trarre in inganno. L'albertosauro - che e' quello tutto rannicchiato sulla sinistra - in realta' e' il predatore e lesto come una faina si appresta a saltare alla giugulare di quel baluba vegetariano della sua preda. Altro posto dove potendo bisognerebbe passare almeno un pomeriggio e' l'Air and Space Museum. La parte sull'aviazione e' gia' abbastanza figa...incluso un simulatore di volo che nelle abili mani del sottoscritto si e' praticamente trasformato in un simulatore del ciclo centrifuga della lavatrice. Ma e' la sezione sui viaggi spaziali quella da perderci i giorni. Tipo, lo vedete quello scatolotto grande come una Fiat Panda e dalla forma un po' a disco qui sulla destra?Ma voi lo sapevate che i primi astronauti ci hanno girato intorno alla terra dentro quel coso lì? E oltre a quello ci sono centinaia di altri cimeli da far felice una generazione di bambini (cresciuti e non)...Galattico! Infine c'e' l'International Spy Museum che viene la bellezza di $18 di biglietto ma alla fine li vale tutti. All'ingresso puoi sceglierti un'identita' segreta, hai delle missioni da superare in ogni sala ed in + ti vedi una serie di improbabili congegni ideati dai servizi segreti di tutto il mondo nel periodo della guerra fredda...robe da far impallidire il piu' fantasioso film di 007
  • Se visitate il monumento ai caduti del Vietnam vi dovete assolutamente fermare ad ascoltare il discorso di uno dei volontari. Prima che avesse finito in meta' avevamo la pelle d'oca, l'altra' meta' gli occhi umidi




  • Sono d'accordo che avere l'aeroporto vicino alla citta' e' una bazza ed e' pure vero che ormai dall'11/09 sono passati quasi 10 anni ed in fatto di sicurezza si saranno fatti giganteschi passi avanti pero' di vedere gli aerei che fanno il pelo al Lincoln Memorial e gli elicotteri che sfrecciano raso terra come in una puntata di CSI uno farebbe sempre volentieri a meno
  • Se siete come me ed il massimo che volete fare la sera e' mangiare il quartiere x uscire si chiama Adams Morgan. Tenete presente comunque che il cibo non e' una delle note piu' positive della citta'. Se invece siete gggiovani o non siete ancora morti dentro meglio i 2 quartieri adiacenti Dupont Circle (che tende al fighetto) o Shaw (che e' + sul rusno andante)
  • La metropolitana e' veloce, conveniente e facile da usare ma non ha una copertura capillare. Per cui se siete timidi quando si tratta di saltare sugli autobus preparatevi a scarpinare della grossa.
  • L'ossessione nazionale per il jogging a Washington raggiunge nuove vette. Sara' perche' si ricordano che gli ultimi momenti felici della vita collettiva di questo paese risalgono a quando Clinton zompettava in tuta all'ombra del Campidoglio, sara' che il contorno meraviglioso di parchi e monumenti ha fatto quasi venire voglia di correre pure a me (qui l'ho sparata grossa) fatto sta che - sera o mattina - sembra sempre di stare nel mezzo di una pista di atletica leggera.
  • Nonostante si trovi nel mezzo del quartiere universitario di Georgetown e a pochi passi comincino frat-house e caffetterie, devo dire che la scalinata dell'Esorcista (oltre a spezzarti il fiato) un certo scagozzo se non altro te lo provoca
  • Intorno alla mezzanotte di sabato la camera ha passato con una maggioranza risicatissima la riforma sanitaria. Ragazzi, qui le evidenze che palbi porta bene continuano a impilarsi una sopra l'altra. Che sia il caso di fare un'altra scappata quando vota il senato?

5 novembre 2009

1 joey is getting laid

Joey DeFrancesco e' questo enorme pianista jazz che ho sentito ieri sera al'Iridium sulla 51esima. Enorme che sembra Jabba per intenderci. Scusate la profondita' ma mentre giganteggiava sul palco con il pubblico in preda a convulsioni orgasmiche non ho potuto fare a meno di pensare "This dude is getting laid tonight, seriously getting laid"

4 palbi porta bene

Sto qui da 2 anni e prima i Giants vincono il superbowl, adesso gli Yankees la major league
Toccate la gobba che palbi porta bene

4 novembre 2009

6 soglie al ribasso

Apro la cassetta della posta: bolletta, catalogo, bolletta, bolletta, roba del vicino, cartolina.
La cartolina dice: Ciao Palbi, sono il commesso Eric. Grazie del tuo acquisto, torna a trovarci quando vuoi
Queste cartoline e' normale riceverle quando compri un abito o un cappotto o cmq spendi una cifretta. Normale qui eh, in Italia paga e vedi di essere gia' contento che non ti tirano un calcio nel culo. Dicevo che e' una cosa abbastanza normale, ma nel caso specifico mi sono un po' sorpreso perche' nel negozio in questione avevo comprato solo un maglioncino che non mi ricordo quanto costasse ma sicuramente non + di poche centinaia di dollari. Insomma la crisi ci ha messo lo zampino pure qui...gia' mi immagino il responsabile mktg che manda fuori la comunicazione ai punti vendita: Caro Responsabile del Punto Vendita, a seguito dei deludenti risultati del Q3 raccomandiamo un ribasso del 30% della soglia minima per l'invio della lettera leccaculo tipo A (carta normale, scritte in biro), del 40% per la lettera leccaculo tipo B (carta pergamena, scritta con penna stilografica) e del 50% per la mitilogica lettera tipo C (scritta con sangue umano su un campione di pelle del commesso). Le spese extra per i francobolli verranno coperte con una momentanea sospensione nella fornitura dei boccioni dell'acqua per i dipendenti.
Ah la crisi, la crisi...dicono che la fine sia vicina. Dicono.

3 novembre 2009

8 NaBloPoMo

Ho scoperto che novembre e' il NaBloPoMo...che starebbe per National Blog Posting Month. Chi ve le trova queste chicche amici blogger, chi?

L'idea sarebbe questa qui
National Blog Posting Month is the epicenter of daily blogging! People who want to set the habit of blogging by doing it every day for a month, including weekends, can come here for moral support, inspiration, and the camaraderie that only marathon blogging can provide.
A me francamente sta roba del marathon blogging me pare 'na strunzata. Voglio dire, perche' uno si dovrebbe forzare a scrivere un post al giorno per un mese quando e' tanto bello postare quando ti viene? E poi esattamente a che pro? Tipo che statisticamente 1 post su 30 ti dovrebbe venire simpatico o arguto?
Io storicamente sto su una velocita' di crociera di un post ogni 2gg o giu' di lì anche se negli ultimi 2 mesi ho notato di essere diventato molto + prolifico. Addirittura a novembre per ora sono sopra la media di un post al giorno. Ma a volerlo pianificare mi scapperebbe la poesia.
Insomma io non aderisco, se qualcuno lo vuole fare, pero', mi raccomando di farcelo sapere così seguiamo l'esperimento.

7 8 is enough

Mo' vi faccio un indovinello.
E' pieno di miliardi fino alle mutande, siede alla guida di un impero dell'informazione e passati i 60 anni anziche' ritirarsi a vita privata ha pensato bene di dedicarsi alla politica. La sapete? Volete l'aiutino? Va beh, vi dico che non arriva al metro e 70, e' un filino (ma un filino) insofferente alle regole ed e' afflitto da un discreto senso di onnipotenza. Oh ma dai e' facile. Dai vi dico l'ultima cosa: inizia per B!
Come dite? Chi? Ah pensavate a quello lì? No, non e' LUI.
Stavo parlando di Michael Bloomberg,sindaco di NY da 8 anni che si appresta a vincere per la terza volta - e credo a mani basse - le elezioni comunali in svolgimento quest'oggi.
Gia'...la terza volta, perche' lo scorso novembre il signorino ha pensato bene di cambiare le regole del gioco e far passare una legge ad-personam che gli consentisse di correre per il terzo mandato.
Ecco, a me sta cosa mi fa letteralmente uscire di melone. Attenzione che non lo trovo neanche disprezzabile come politico. Insomma, opportunista come pochi, culo e camicia coi poteri forti dell'economia e della finanza ma anche uno che ha messo fine ad alcuni grossi sprechi nella gestione dei budget pubblici ed un progressista su numerose questioni sociali (aborto, unioni gay, armi). Quello che mi manda ai matti e' lo sprezzo per le regole e questa idea che la politica e' ormai solo una questione di culto delle personalita'. Non e' mica solo Bloomberg, naturalmente. C'e' l'altro Mr. B, i Clinton che si presentano in coppia, le famiglie Kennedy e Bush, etc... In Giappone sono persino riusciti a rieleggere un membro della famiglia Hatoyama (da anni ai vertici della scena politica) nonostante sua moglie sostenga di essere stata rapita dagli alieni. Ma dico, rapita dagli alieni?! Ma che gli passa per la testa alla gente quando va a votare! Il fatto e' che ci piace di + essere sudditi del re piuttosto che cittadini. E' + facile! Per contro devo anche dire che, in tutto cio', trovo meravigliosamente naif l'integrita' e l'acume della sinistra italiana che nell'era della politica spettacolo ci propone un leader dalla personalita' carismatica come Bersani (si sentono in sottofondo le risate finte da sit-com?).
Tornando a NY, mi piacciono un sacco lo slogan degli oppositori di Bloomberg: 8 is enough (8 bastano!) e gli spot elettorali con in sottofondo la sigla della Famiglia Bradford (il cui titolo originale, immagino cassatissimo della CEI, era proprio 8 is enough)

2 novembre 2009

11 Mac vs PC

Magari faccio una magra ma non mi ricordo se in Italia esiste la pubblicita' comparativa.
Ad ogni modo qui esiste e l'esempio + famoso e' probabilmente la campagna con cui Apple sberleffa da anni Microsoft per le prestazioni da pianto dei suoi sistemi operativi.
Il Mac e' interpretato da Justin Long, un attore noto principalmente per essere il fidanzato (o l'ex?) di Drew Barrymore anche se qualche appassionato di horror se lo potrebbe ricordare in un classico di una decina di anni fa come Jeepers Creepers ; il pc, invece, ha le fattezze di un impiegato con gli occhiali, sciapino e un po' sovrappesso che ricorda abbastanza Bill Gates.
Mai avuto un Mac, in compenso posso confermare tutte le piaghe del PC messe in ridicolo nei diversi spot della serie: lo spyware, i problemi di compatibilita', il fatto che si freeza almeno una volta al giorno, ecc...
Questo qui sotto e' l'affettuoso benvenuto al nuovo Window 7:



PS: Oh se non si era capito questa sarebbe una delle reclame che vi avevo promesso di postare una volta al mese. Palbi mica si dimentica!

9 Lesson #12

Oggi lezioncina da 4 soldi.
Anzitutto una piccola premessa: il nickel e' la moneta da 5c mentre il dime quella da 10c. Se le mescolate un po' e magari ci aggiungete un paio di centesimi possono saltare fuori alcune espressioni che e' comodo ricordarsi.

Nickel-and-dime vuol dire vessare con delle piccole spese che una volta sommate si possono anche trasformare in grossi importi. Tipo il piccolo correntista che lagnandosi della sua banca dice: "I hate it when banks nickel-and-dime their customers"

If I had a nickel e' un modo di dire molto usato che, peraltro, esiste pari pari anche in italiano. Significa "se avessi un nichelino per ogni volta che..." e - come in italiano - di solito si dice o con condiscendenza o con un po' di irritazione. Piu' con condiscendenza.

My two cent is, infine, e' una maniera di dare un piccolo consiglio. Per esempio: "My 2 cent would be to add another slide to the presentation". In italiano si direbbe "il mio modesto parere" e bisogna ammetterlo che in questo caso l'espressione inglese e' assai + simpatica.

1 novembre 2009

5 then & now

Mi sono accorto di alcune cose che facevo sempre appena arrivato e che adesso non faccio piu' o faccio in maniera diversa.

Per esempio prendevo sempre il taxi mentre adesso preferisco la metro. Il taxi resta infinitamente piu' comodo e non e' nemmeno costoso ma la verita' e' che con la metropolitana ci si muove molto piu' in fretta specie se ci si deve spostare in orizzontale da est a ovest.

Per decidere cosa fare nel week-end usavo il sito going.com adesso e' mesi che non apro piu' nemmeno gli inviti che mi mandano. Time Out (il link porta al sito ma qui parlo della rivista neh) e' mille volte piu' pratico da consultare, piu' dettagliato e le rubriche sono + spassose. Uno di quei casi in cui la carta stampata vince a mani basse sul web 2.0

Per i primi 6 mesi non ho praticamente mai mangiato a casa mentre adesso spadello almeno 3 o 4 volte alla settimana. Il cucinotto e' sempre il lurido bugigattolo che era ma bisogna ammettere che a furia di ingozzarsi in ristoranti e diner si finisce per sentire la mancanza di una bistecchina ai ferri, una pasta cucinata col soffritto leggero o persino della frittata di zucchine che tua madre ti cucinava un giorno sì e l'altro pure quando eri ragazzetto.

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