Il ristorante è ospitato all'interno di una villetta a 2 piani e per entrare occorre proprio suonare al campanello. Al pian terreno c'è la sala più grande con una decina di tavoli ed una bella atmosfera calda e conviviale nonostante gli arredi eleganti. Se, invece, avete voglia di un po' di intimità con un po' di fortuna potete accomodarvi al secondo piano dove c'è un delizioso prive' con tanto di (finto) caminetto.
Occhio se vi piace la carne perchè il menù è rigorosamente vegano ma - se non siete integralisti della bistecca al sangue- non è neanche detto che ve ne accorgiate. Al posto di centrifugati, minestrine insipide ed erbacce amarognole troverete autentici tripudi di seitan e tempeh, scaloppine di soia, la migliore pasta sfoglia mangiata fuori dal confine e una carta dei dolci da sturbo.
Il vino è molto buono ed il conto per niente salato visti gli standard newyorkesi - meno di 30$ per un primo e un dolce (compresa la tip).
0 commenti:
Posta un commento