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23 agosto 2008

0 Il genio nel Narghilè

Dopo due settimane roboanti e centinaia di rappresentazioni il Fringe Festival ormai è quasi agli sgoccioli. La maggior parte degli spettacoli ha già chiuso il sipario ma per fortuna qualcuno lo dovrebbe riaprire eccezionalmente domani su insistente richiesta del pubblico.
Oggi sono stato al Flamboyan Theatre, uno dei 4 piccoli teatri ospitati all'interno del CSV Culture Center nel cuore del Lower East Side. Si tratta di un centro multiculturale che promuove rappresentazioni indipendenti specialmente con riferimento alle minoranze del Portorico e dell'America Latina. Un posto davvero speciale, che assomiglia un po' ad un circolo Arci, un po' ai Buenavista Social Club ed un po' al resto di Manhattan.

Lo spettacolo di scena si intitolava Wish we were here : la storia roccambolesca di un ragazzo che trova un'avvenente genio in una lampada (anzi in un narghilè ad essere precisi) ma che anzichè vedere esauditi i suoi desideri finisce per diventarne vittima. Punito più per la sua faciloneria che per la sua eccessiva avidità. Molto molto carino, a tratti esilarante, con un finale irresistibile e 2 attori giovani e proprio bravi.

Due cose buffe. Nel pubblico c'era il protagonista di Walls, lo spettacolo di cui vi ho parlato l'altro giorno. Aveva un mazzo di fiori...credo stia corteggiando la bella filippina che interpreta il genio. E nello staff del teatro c'è una splendida ragazza di colore, la stessa che mi ha servito il mio primo caffè nyese in un locale di Soho, a fine dicembre. Che la città stia diventando più piccola? Forse soltanto un po' più mia

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