Ad ogni modo, ieri sera, ho visto Up in the Air che - a dire il vero - si e' pure rivelato una mezza delusione: insomma, nomination all'Oscar scippata.
Il film una cosa intelligente la fa - e la fa pure bene - che e' quella di mettersi in relazione diretta con l'attualita' e portare all'interno della storia in maniera organica e non pretestuosa il tema della recessione. Gia' per una pellicola del filone romantico direi che non e' poco di questi tempi ma non posso neanche dire che mi aspettassi di meno da Jason Reitman, che e' il regista di Juno e Thank you for Smoking.Vi posso anche confermare che George Clooney e' molto bravo - come spesso gli succede - nel ruolo di un uomo con una carriera di successo e gran carisma ma una vita privata inesistente...apparentemente per scelta, in realta' piu' per sua poca vocazione a stare con gli altri.
Il problema, pero', e' che nello sviluppo narrativo di una storia ci sono sempre dei momenti in cui ci si gioca tutto e il film, secondo me, fa cilecca in ben 3 momenti chiave, in uno addirittura sfiorando il ridicolo (e dico io...1 passi, 2 va beh, ma 3 allora sei stronzo).
Nel complesso passabile ma pas de quoi.
6 commenti:
per una volta, non sono d'accordo !!! e' l'unico film "serio" della stagione che non mi ha deluso.
in una stagione di film da 3/5 (tu quoque Almodovar), questo e' almeno 3.5/5, forse addirittura 4/5 :P
SPOILEEEEEEEER
E se andate avanti a leggere non dite che non vi avevo avvertiti
fabrizio, dai pero' devi convenire che la scena in cui Clooney riceve la carta platino e incontra il capitano baffuto e' risibile. Specie perche' il succitato capitano baffuto, nei trailer andati in onda appena prima dei film, faceva un ruolo da caratterista nel trashissimo Did you Hear about the Morgans!
Quella doveva essere la scena clue che preparava la svolta emotiva del personaggio ed e' venuta un totale fail secondo me.
Idem per la scena dove Clooney non spiccica parola al telefono mentre la sua amante lo congeda come una parentesi. La scelta del silenzio mi pare coerente con il personaggio ma lì il regista doveva intervenire in qualche modo per raccontare meglio l'emozione.
La terza scena mal riuscita (ma lì puo' darsi che dipenda dalla trasposizione italiana) e' quella finale con Clooney che si mangia la battuta conclusiva
ma se lo hai visto in italiano non conta...riguardatelo originale, magari ti fa un effetto diverso, a me succede spesso. Concordo con Fabrizio.
sulla questione della lingua mi trovi d'accordo al 100% ma e' pure vero che negli ultimi anni mi sono un po' allenato a cercare di capire se il problema e' dell'adattamento o "strutturale".
Mi garantisci che l'effetto Clooney non c'entra niente col tuo giudizio? ;)
ha, no, non c'entra....almeno credo...
risibile!
promette e non mantiene.
completamente d'accordo avec palbì
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