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2 febbraio 2010

6 tra moglie e marito...non mettere l'academy award

Ma lo sapevate che Kathryn Bigelow, l'acclamata regista di The Hurt Locker (film favorito per gli Oscar e che il vostro palbi cerca inutilmente di vedere da ormai 6 mesi, ma che poi per una ragione o per l'altra - leggasi indesiderati, improvvisi e continui viaggi intercontinentali - non riesce mai) e' l'ex moglie di James Cameron???
Io mica lo sapevo, che se no almeno ci trovavo un tema di interesse in piu' nella interminabile award season.
Allora, l'oscar lo vincera' lei per il suo film sulla guerra in Iraq o lui con la corazzata Avatar?
Io penso lei.
Nel frattempo eccovi qui tutte le nomination.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ottimo film the hurt locker, mette una gran tensione, guardarlo appena puoi!

anche io penso che avatar non vincerà come miglior film..


mike

Demonio Pellegrino ha detto...

non solo non lo sapevo, ma non conosco neanche questo lucchettatore del cuore.

Signor Ponza ha detto...

Anche secondo me la spunta lei. E se ti può consolare non l'ho visto nemmeno io, ma non ho neanche intenzione di andare, a dir la verità.

palbi ha detto...

mike, eh immaginavo. Le prime volte che ne avevo sentito parlare l'avevo liquidato come il classico film di guerra un po' retorico, invece mi sa che e' tutt'altra cosa...specie considerando che il lavoro + famoso della Bygelow, se non mi sbaglio, e' Point Break, che e' un film d'azione

demonio, sai che anch'io non ho capito bene come si traduce il titolo? Tipo, l'armadietto del dolore? Ma che vor dì???

signor ponza, non mi consola! Perche' tecnicamente tu non l'hai visto ma non lo vuoi vedere, io invece sì :o)

Zion ha detto...

mmmh com'è che non mi appassiona per niente questa sfida? ah sì...non ho visto nessuno dei due films!!!!

Invece di consiglio La prima cosa bella, che ho visto iersera. E' un bellissimo film.

palbi ha detto...

i giudizi che ho sentito su "La prima cosa bella" sono unanimi ma devo dire che io sono mooolto scoraggiato dalla sinossi

"Il regista fa un omaggio alla sua citta', Livorno, raccontando una storia autobiografica, che vede un gruppo di amici crescere insieme, dai lontani anni '60/'70 sino ai giorni nostri"

Insomma,le premesse del polpettone all'italiana ce le ha tutte e anche se da quello che sento l'e' sicuramente un'altra roba resto un po' restio

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