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26 maggio 2010

30 americanista

Lo so che ultimamente da me sentite sempre la stessa solfa: che l'italia e' cupa e nera e in america il cielo e' sempre piu' blu! Pero' cercate anche voi di capire il sottoscritto che si trova lontano, in terra straniera, e piu' che dei traumi del piccolo nathan falco e di elio germano censurato al tg1 non sente parlare.

La mia ultima posizione da (improvvisato) americanista militante e' questa qui: la scuola americana e' migliore di quella italiana e non ci sono cazzi.

L'altro giorno parlavo con dei ragazzetti all'ultimo anno di high school.
Mi dicevano che per prendere il diploma devono completare 72h di volontariato nel corso dell'anno e far parte di almeno un gruppo sportivo (che se poi non sei atletico va bene anche il bowling perche' quello che conta e' imparare a organizzarsi, competere sportivamente e stare insieme)

Perche' in italia no?
No davvero...se lo sapete ditemelo voi perche' io ci ho pensato su e non ho trovato una spiegazione decente. C'abbiamo paura che i nostri pargoli poi non studiano abbastanza? Oppure e' perche' pensiamo che obbligarli a far qualcosa e' filosoficamente sbagliato...e allora e' meglio lasciarli democraticamente liberi di farsi i fatti loro?
Insomma secondo voi e' veramente sano, giusto e produttivo per il paese che alla fine per essere promossi a sti ragazzi basti passare i pomeriggi a casa e impararsi a memoria la lezione?
Per la loro formazione di ometti e cittadini secondo me e' + importante che imparino un po' a stare al mondo piuttosto che a risolvere i problemini di trigonometria o a declinare rosa, rosae...no? Con tutto il rispetto per i seni ed i coseni ovviamente

30 commenti:

santarellina ha detto...

Seeeee, ma che sei matto? Noi abbiamo avuto Dante e Manzoni!! Contempliamoli e PUNTO. Vorrai mica che conti qualcos'altro nella vita!!!

Bostoniano ha detto...

Mister, sono completamente d'accordo a metà. Della scuola americana ammiro queste cose e l'approccio estremamente pratico, ma ne depreco la specializzazione decisamente più spinta. Poi vabbè, questa è una semplificazione.

Zion ha detto...

avendo letto vari post di Moky sulla scuola americana, sono ancora più confusa. grazie.

palbi ha detto...

santarellina, la ragione tieni! Che siemo!
PS: gran nick ^^

boston, normalmente avrei detto la stessa cosa ma 1) sono in una fase di americanismo acuto, 2) se e' vero che c'e' troppa specializzazione a livello didattico, al tempo stesso c'e' + enfasi su un'educazione a tutto tondo del cittadino e a coltivarne gli skill sociali (vd. il volontariato, lo sport e le altre attivita' dei club). Lord knows how much we miss that in Italy!!!

palbi ha detto...

zion, in che senso confusa? Nel senso di indecisa su quale modello e' migliore o su come funzionano le cose in america?

Eleonora ha detto...

nel soggiorno e in camera da letto ho due tavolini che il mio ragazzo ha fatto al liceo nella classe di....whatevertheycallit...cioè dove ti insegnano a lavorara il legno....fico, no? o perlomeno più utile del mio librazzo di latino..

Marica ha detto...

ti do ragione, per quel poco che ho capito della scuola americana....
(anche io sto elaborando nella mia testa un post relativo all'argomento, che presto si materializzera'...)

Anonimo ha detto...

discorso ad alto rischio di generalizzazione.
Quello che ho visto qui:

- alle elementari ti insegnano a leggere velocemente perche' cosi' prendono i finanziamenti. Nove su dieci non capisci quello che leggi, ma non importa. E se non leggi velocemente, ma capisci quello che leggi, mandano a chiamare i genitori perche' cosi' non va bene.

- stimolano la competizione a livelli disumani. Troppo stress su studenti cosi' giovani

- Spesso lo spelling e' un mistero che solo il computer risolve

- Spesso le composizioni sono temi di una banalita' disarmante.

- Fanno molta matematica, tutti. Pero' all'universita', nelle facolta' scientifiche, fanno meno di quello che si fa nelle universita' italiane.

- La scuola a pagamento e' una scuola in cui la promozione un po' te la compri

- Se fai parte di un gruppo sportivo, puoi anche studiare poco.


- Stimolano pero' moltissimo l'aspetto pratico. Da noi mai, mai, mai.

- Insegnano agli studenti a essere bravi cittadini. Da noi mai. mai , mai.

- Insegnano agli studenti a sapersi gestire, vendere, a fare un po' gli imprenditori. Ed e' fondamentale


La scuola italiana ha perso la sua qualita'. Questo e' ovvio. Questo e' un DRAMMA. Pero' se penso che mia madre sa leggere il latino senza vocabolario e si ricorda la Divina COmmedia e i Promessi Sposi e la letteratura in generale come se l'avesse studiata ieri, che ti devo dire, io penso che e' a quella scuola che bisognerebbe tornare. Poi io ho fatto il liceo classico e preferisco conoscere il greco e la filosofia e la storia piuttosto che la lavorazione del legno. Qundi forse sono di parte. La scuola italiana di oggi fa pena probabilmente, nonostante tanti bravi professori. La scuola americana che ho conosciuto ha problemi altrettanto gravi.
Alla fine non saprei cosa scegliere.

valescrive

regina dei tucani ha detto...

Noi almeno studiamo geografia e io so dov'e' Buenos Aires, la mia vicina di casa no!

palbi ha detto...

elfo, osti a me serve una libreria per il nuovo appartamento! Non e' che si presta?

marica, aspetto di leggere allora

regina, occhio pero' che specie in una materia come la geografia il confine con il nozionismo e' sempre un po' labile. Mi viene da dire perche' Argentina lo sappiamo e Uruguay no? Oppure Corea si e Indonesia no?

palbi ha detto...

vale, pero' metti caso che domani, con un colpo di bacchetta magica, si riuscissero a ristabilire quegli standard di qualita' ed eccellenza accademica che esistevano in passato.
La scuola tornerebbe a sfornare persone colte, informate, intelligenti...capaci di identificare a uno a uno tutti i problemi che affliggono il nostro paese cosi' bello e cosi' inutile.
Non cittadini coraggiosi che quei problemi li proveranno ad affrontare, spesso fallendo, ma che poi c'avranno lo stesso le riserve morali x rialzarsi e alla fine risolverli.
Una scuola che insegna ad agire, questo serve + di tutto all'italia del 2010 secondo me

AD Blues ha detto...

Personalmente bisognerebbe mettere insieme quanto di buono c'è nella scuola italiana con l'aspetto "pratico" di quella americana; cercando di rimuovere i difetti di entrambi i sistemi.

Per questo sono molto d'accordo con quanto ha scritto Valeria.

---Alex

Unknown ha detto...

non saprei come esprimere il mio pensiero meglio di quanto fatto da vale (vale-va, ma sei tu???).
e sono sinceramente stupita dalla tua posizione albi, non me lo sarei aspettato da te!

ondalunga ha detto...

Ho fatto per anni la tutor degli studenti della Georgetown University (una delle migliori università americane) nel loro anno di scambio a Firenze ( facoltà di scienze politiche).
L'ignoranza estrema che mi sono trovata davanti era a dir poco imbarazzante. Da degli studenti di sc politiche americani ci si aspetta come minimo che conoscano la loro rivoluzione, per dirne una, ma potrei continuare all'infinito. Erano pessimi cittadini del mondo oltretutto perchè la sera si ubriacavano fino al coma etilico e chi vive a Firenze sa di cosa parlo.
La nostra è una scuola disastrata da governi pessimi ma onestamente anche io sono felice di aver studiato greco e filosofia e non l'economia domestica. Su sport, arte e musica l'Italia è sempre stata carente come carente lo è nel trovare talenti.

Unknown ha detto...

A L.A. la mia roommate laurenda in Letteratura chiedeva A ME lo spelling di certe parole.
I miei compagni di classe di Spagnolo 1 e 2 chiedevano al prof cose del tipo "ma l'infinito può essere plurale?"

credo si commentino da soli ...

e basta dire che il latino o il greco non servono!!! io a pallavolo ci giocavo lo stesso, e seriamente, senza per questo prendere crediti scolastici, semplicemente mi facevo il culo per fare al meglio l'una e l'altra cosa, con senso del dovere.

sono convinta che i miei 5 anni di liceo classico abbiano avuto un senso e che il senso civico, un certo tipo d'educazione, gli adulti che diventiamo debbano comunque provenire anche da altre fonti ...

palbi ha detto...

alex, pero' mi state tutti rimbalzando la domanda. Perche' non si possono mettere delle ore obbligarie di volontariato o richiedere che gli studenti partecipino ad attivita' extracurriculari anche in italia?

ondalunga, siamo onesti...prendi un gruppo a caso di studenti italiani, fagli una domanda sull'Unita' d'Italia e otterresti le stesse risposte farfuglianti. E anche rispetto al coma etilico, non pensare che dei 20enni italiani in erasmus si comportino meglio.

paola, secondo me fai un po' di confusione tra la tua esperienza personale e il sistema. Per te ha funzionato perche' hai voluto/saputo metterci del tuo e la tua famiglia ha sopperito in molte cose al colabrodo del sistema scolastico. Io pure sono venuto su un fiore di ragazzo ma la scuola ha fatto poco

PS: vale(scrive) non e' la valeria che conosci

Unknown ha detto...

la mia scuola, con tutti i suoi indubbi difetti, mi ha dato strumenti per imparare non solo nozioni ma anche a vivere, fin dalle elementari (fatte in provincia, e in scuole pubbliche).
e certamente la famiglia e la comunità in cui sono cresciuta hanno dato il loro contributo.
sarò stata fortunata, che ti devo dire?

secondo me la vera differenza gli US la fanno sul post-grad ma non sull'under, dalla mia esperienza almeno...

comunque adesso a scuola in italia pigli crediti pure se vai a catechismo il sabato mi sa! (anzi doppi rispetto a se fai qualcosa di vagamente laico, giammai!!!)
l'avete sentita la recente polemica sul voto di religione (in genere molto alto) che fa media?

alebino ha detto...

io con orgoglio dico di aver saltato circa l'ottanta % delle lezioni di educazione fisica! Tiè

palbi ha detto...

paola, a che fini fa media? Se mi ricordo bene quando andavo a scuola io la media tra diverse materie non esisteva. Cioe' magari si diceva "lui ha la media dell'8 e lui del 6" pero' non aveva un riscontro concreto. Come funziona adesso nel gelminato?

alebino, ahahah e vantati pure! A parte gli scherzi pure io ho bellamente saltato decine di ore di ginnastica specie gli ultimi 2 anni. Ma ritrovarsi il pomeriggio a organizzare un torneo di tennis contro le altre scuole (o di bowling se proprio sei contro la fatica fisica), quello devo dire che l'avrei fatto volentieri.

fabio r. ha detto...

sottoscriverei parola per parola
l'intervento di valescrive!!!

da parte interessata (insegnante di lingue multitask ed anglista/germanista "per tigna") posso aggiungere che le mie esperienze di contatto con studenti/ricercatori USA mi lascia sempre una serie di domande in testa.
persone espertissime del proprio (magari minuscolo) ramo di studi, molto pratiche ed attente al soldo (meno voli pindarici di noi.. meglio!) ma molto ignoranti rispetto a tante cose che noi diamo per scontato.

La centralità della storia USA è innegabile, ma l'ignoranza delle storie (per non parlare delle geografie) altrui è abissale..

in Italia però ci stiamo lentamente adeguando, te lo assicuro.. al basso però ! :-)

Anonimo ha detto...

diciamo che il volontariato dovrebbe essere qualcosa che fanno tutti e dovrebbe essere la famiglia per prima a spingere a farlo, dando l'esempio. E la scuola dovrebbe fungere da rinforzo. Questo la scuola italiana dovrebbe farlo. Assolutamente d'accordo con te.

Credo comunque che molte attivita' extracurriculari le facciano perche' ci sono i soldi e i soldi vengono dalle tasche dei genitori in buona parte. Il che vuole anche dire che se i tuoi genitori non hanno soldi tu fai meno attivita' extracurriculari e fai probabilmente una scuola di serie B (ma qui e' come sparare sulla croce rossa, va da se' che l'istruzione dovrebbe essere gratuita).

Mi domando pure quale sia l'istruzione che insegna a "fare". Qual e' il programa di studi che insegna a risolvere i problemi di un paese. Credo che non sia un fatto di formazione scolastica, ma di mentalita'. L'Europa ha una storia differente, una forma mentis differente. Puoi conoscere tutta l'economia che vuoi ma se ti trovi in un sistema pigro e lento con un senso forte della tradizone, e' difficile cambiare. La scuola potrebbe aiutare, certo, e infatti auspico connessione tra istruzione e mondo reale, tuttavia si tratterebbe di stravolgere millenni di storia culturale di un popolo e non e' possibile. Per noi il passato e' sacro, e viviamo in citta' che respirano il passato. Non credo che facendo meno filosofia si impari ad avere un approccio differente con il presente. Saremmo soltanto un po' piu' ignoranti.

Diciamo pure che e' un paese ricco e che le idee hanno modo di essere realizzate perche' ci sono i soldi. Non a caso l'anno scorso e' stato nero per l'economia americana e le belle idee venivano bocciate a priori.


Quindi, come dice Alex, sarebbe meglio prendere il buono del sistema americano e il buono di quello italiano e partire da li'.


valescrive

Marica ha detto...

come dice palbi, anche secondo me bisognerebbe "aggiungere" qualcosa alla scuola italiana, tipo il volontariato ed altre attivita' che vadano oltre l'aspetto puramente nozionistico, a partire dalle elementari fino all'universita'!

e non e' sempre vero che in italia non si puo' perche' mancano i fondi...
l'unica volta che con l'universita' siamo andati a vedere un cantiere ci siamo andati fuori dalle lezioni, ognuno con i propri mezzi, e poi il prof ci ha spiegato qualcosa. il costo per l'universita' e' stato quello di un'ora o due di retribuzione del prof (se mai dovessero pagarlo a ore).

quello che manca secondo me e' la buona volonta'.

palbi ha detto...

fabio, occhio alle cose che diamo per scontate pero'. Una volta in giappone mi chiesero se in italia abbiamo i pomodori. Io ricordo di aver pensato di avere a che fare con dei mentecatti, tronfio com'ero del mio euro-centrico orgoglio. Soltanto anni dopo ho realizzato che a rigor di logica il mentecatto ero io...che pur stando la' non sapevo distinguere un'alga da un'altra o dire se una verdura era giapponese o cinese.

marica, quoto e straquoto quando dici che e' la buona volonta' che manca e non i soldi !

vale, su una cosa sono d'accordo, su una no e su un'altra parliamone :).
D'accordo quando dici che non dovrebbero esistere scuole di serie B. Quello e' il vero punto debole non solo della scuola ma dell'intero sistema paese negli Stati Uniti.
Assolutamente in disaccordo quando parli di soldi. Italy is such a rich country...filthy rich! Che poi chi ha i soldi non li investa nella scuola e nell'educazione dei suoi figli e' un altro discorso. Ma i soldi ci sono, tanti, pure troppi e troppo spesso nelle mani di una classe dirigente abietta, pigra e retrograda.
Per arrivare alla terza cosa, invece, ci sarebbe un sacco da discutere su come la scuola possa insegnare la cultura del fare. E' difficile farlo in classe, quello e' sicuro... ma le attivita' extracurriculari, secondo me, possono essere uno strumento prezioso. Siamo onesti...noi andiamo in debito d'ossigeno gia' se c'e' da organizzare una pizzata! Dare ai ragazzi la responsabilita' di organizzare club, gite o tornei sportivi, renderli responsabili di piccoli budget, farli lavorare anche con le mani oltre che con il cervello secondo me li puo' solo aiutare a crescere meglio.

Anonimo ha detto...

panico da pizzata :) che strano a me sembrano gli americani che per organizzare anche una pizzata si scambiano una quarantina di email. O forse no, perche' tanto la pizzata non la fanno, troppa vita sociale e' altamente dannosa.
Oh poi io sono della vergine, a me sull'organizzazione non me fregate!!!
(facciamo nascere tutti i bambini sotto il mio segno, faccio un decreto legge, adesso!)

baci
valescrive

Massi ha detto...

sono d'accordo con te..soprattutto sulla possibilità di scegliersi i propri corsi da seguire fin dall'età in cui solitamente "non capiamo ancora un cazzo".
Responsabilizzare i ragazzi mi sembra una di quelle cose che potrebbe cambiare quest'Italia sempre più dentro schemi fissi decisi da qualcuno...

Baol ha detto...

Non posso che essere d'accordo con te, qui stiamo alla frutta ed il fatto che per me sia un qui e per te un me la fa vedere pure peggio la situazione...

AD Blues ha detto...

Palbi, francamente non mi riferivo al volontariato o ad altre attività extracurriculari.
Quelle sono cose che non competono alla scuola.

la scuola ti dovrebbe insegnare, oltre che la matematica, le scienze, la letteratura e la grammatica (la lista non è inclusiva di tutto, ovvio) anche come "stare al mondo", ossia l'educazione civica, i fondamenti del diritto e dell'economia (intendo nei gradi generici, non come materie specifiche di percorsi di studio specifici).
La scuola dovrebbe stimolare la curiosità e la creatività degli studenti.
Ah, la scuola dovrebbe essere pubblica; anche quelle di alto livello e di alta qualità; cosa questa completamente mancante nel sistema Americano (e presto pure da noi, ho paura)

Se poi la scuola ha fatto bene il suo lavoro, i futuri cittadini saranno persone che si dedicheranno al volontariato per loro cultura e non perché obbligate a raccattare crediti.

La scuola americana è generalmente ottima nell'insegnare "nozioni" specifiche ad una certa materia ma carente nel dare una preparazione di ampio respiro.

La nostra invece è ottima sulla preparazione ma carente di risorse e questa carenza si ritrova spesso nella poca motivazione di insegnanti e studenti.

---Alex

AD Blues ha detto...

PS =

Valeria: sostengo la tua proposta !!! :-D

Anonimo ha detto...

@Alex: chissa' perche':)
valescrive

camu ha detto...

Ho voluto riprendere il tuo articolo espandendolo con altri confronti. Riguardo alla scuola, quello che molti non capiscono è che la scuola americana è come l'avrebbe voluta Don Milani in fondo, mentre quella italiana è tutta costruita sul sapere e zero sulla cooperazione e competizione, le vere armi che poi serviranno quando ci si troverà come cittadini attivi nella società.

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