In effetti sono uscito temendo il peggio ed i primi segnali erano poco incoraggianti: faccio un incontro ravvicinato con una zoccola sulla metro, nel senso che una pantegana di mezzo chilo mi passa a 20cm dai piedi in infradito; all'ingresso del teatro (che si chiama Brick e sta all'angolo di Metropolitan e Lorimer a Brooklyn) mi danno a mo di biglietto il ciclostilato del programma (che sulla stampa dei biglietti - mi dice un tizio - sono risparmiosi per politica) ; trovo posto in prima fila ma proprio la prima prima prima...vale a dire mi passano un cuscino e me lo fanno mettere sotto il culo mentre mi accomodo per terra ; e quando alla fine si abbassano le luci sento come un formicolare di insetti un po' dappertutto, ma sara' suggestione mi dico.
Poi entrano in scena gli attori: scenografia vuota e costumi per un costo massimo di $60.
Lo spettacolo si intitola The Nosemaker's Apprentice ed e' una farsa sulle improbabili avventure del primo chirurgo plastico della storia, vissuto nel lontano Medio Evo.
Insomma ormai sono rassegnato ad aver fatto una cazzata!
E invece no! Mai disperare prima del tempo. Lo spettacolo di sicuro non era un capolavoro...non sono neanche tanto sicuro che lo si possa definire un'opera compiuta ma piuttosto una sequenza di sketch ridanciani e di battute dalla presa facile.
Cheap laughs come dico nel titolo di questo post (senza la nota dispregiativa che questa espressione in effetti avrebbe in Inglese) ...perche' qualche volta bisogna pur ridere, no?
2 commenti:
assolutamente sì!!! ma hai deciso di rendermi felicissima scrivendo tanti post uno dietro l'altro??? :))) evviva!
eh eh...il numero di post e' + o meno proporzionale alle ore passate a casa la domenica pomeriggio.
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