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28 dicembre 2009

20 il biblio-scopone

Per me che di natura sono un lettore onnivoro e vorace, trasferirmi in america ha comportato un grosso cambiamento di abitudini. Basta con le notti insonni passate a divorare un tomo dopo l'altro perche' leggere in inglese richiede un tipo diverso di concentrazione che non sono in grado di protrarre per tante ore mantenendo intatto il gusto ed il piacere della lettura.
Mi ritaglio la mia mezz'oretta quasi tutti i giorni al Grumpy mentre bevo un macchiato e, se non sono troppo stanco, qualche minuto la sera prima di addormentarmi alla luce di quella famosa abat-jour.
Lo scorso anno (quando il grumpy non lo frequentavo ancora) il risultato fu addirittura catastrofico: se anobii puo' fare un minimo di fede, lessi la miseria di 4 libri per un totale di circa 1,500 pagine (che sarebbero neanche 5 al giorno)
Quest'anno un pochino meglio: 9 libri e 2,990 pagine. Ma insomma, c'e' poco da stare allegri che siamo sempre sotto la media di uno al mese

Le mie letture del 2009 sono queste qui. Ce n'e' qualcuna che fa scopa con le vostre? (PS:se non riconoscete le copertine, titoli e autori sono riportati in calce al post)






























("The Brief Wondrous Life of Oscar Wao" - Junot Diaz ; "Netherland" - Joseph O'Neill ;Diary of a Bad Year" - J.M. Coetzee ;"The Lazarus Project" - Aleksandar Hemon ;"A Confederacy of Dunces" - John Kennedy Toole ;"Cecita'" - Jose' Saramago ;"FlashForward" - Robert J. Sawyer ;"A Spot of Bother" - Mark Haddon;"The Road" - Cormack McCarthy)

26 dicembre 2009

11 so long, farmville

Annuncio storico.
Dopo 2 mesi di commovente e un po' assurda abnegazione che hanno portato
  • la conquista del prestigioso titolo di Expert Farmer
  • una scalata inarrestabile fino al livello 48
  • la bellezza di 221,397 punti esperienza accumulati
  • 7,808,608 dollaroni guadagnati col sudore della fronte
  • altri 7,793,115 allegramente scialacquati al mercato in acquisti di valore discutibile
  • un piccolo impero immobiliare costituito da: 1 villa, 3 cottage, 1 chalet di montagna, 2 cabinati, 2 case di campagna, 1 tenuta signorile, 1 maniero e addirittura una casa da te' giapponese
  • 71 coccarde e riconoscimente vari
  • 27 diverse specie animali allevate tra cui ovviamente mucche, galline e conigli ma anche renne, piccoli di elefante, tartarughe e pinguini
  • 5,163 alberi da frutta piantati (principalmente ciliegi)
  • e la strabiliante cifra di 48,200 raccolti (tra verdure, fiori e cereali)
l'altro ieri, 24 dicembre 2009, vigilia del santo natale, e' arrivato anche per me il doloroso momento di dire addio a Farmville
Ve lo devo dire? Ve lo dico! Io mi sono divertito assai

23 dicembre 2009

6 Lesson #19

Per la settimana di Natale lezioncina veloce veloce che se no poi mi dite che vi faccio studiare troppo durante le vacanze!

Per fare gli auguri di Buon Natale a uno piacerebbe poter dire Merry Xmas ma gesu' bambino ve ne scampi che mi fate scattare subito l'incidente diplomatico.
A meno che l'altra persona abbia fatto la comunione insieme a voi o sia vestita da suora attenetevi sempre a un politicamente corretto Happy Holidays che va bene per cristiani, ebrei, buddhisti, atei e adoratori di satana.
Non pensate neppure di potervela scansare soltanto perche' siete stranieri che su questa roba c'hanno la fissa. Credetemi se vi dico che in 2 anni di stupidaggini da questa bocca ne sono uscite di ogni tipo (doppi sensi, farfuglii incomprensibili, parole usate disinvoltamente col significato di altre) e me l'hanno sempre fatta passare + liscia che a Virna Lisi nella pubblicita' del dentrificio.
E invece l'altro giorno quando mi sono azzardato a chiedere a un tizio se aveva gia' fatto lo shopping per natale, un indiano che era a tavola con noi se ne salta su quasi inviperito e mi fa "We don't even know if he celebrates Xmas"
...come se per andare al centro commerciale bisognasse essere battezzati, induista saputello !

Insomma, in sintesi, per dimostrarvi che ho imparato la lezione e che lo spirito del politically correct ormai mi pervade e' con grande gioia che vi auguro:

Merry Xmas, everybody !

PS: il blog resta (+ o -) aperto per le feste ma le lezioni di inglese si prendono un paio di settimane di vacanza

22 dicembre 2009

8 ciapa el vecio

Ritornello:
Scivola-la

la
la-lastra scivola-la

Aaahh...questa nevicata sul nord Italia e' una gran rottura di balle.

Ma c'e' da dire che a noi gente padana, normalmente poco propensa al divertimento, ci ha anche regalato un nuovo passatempo.
Si chiama ciapa el vecio e consiste nel raccogliere da terra tutti i vecchietti che trovi per la strada sdraiati su un lastrone di ghiaccio.

Perche' il buon palbi e' bravo ragazzo e li risolleva volentieri ma in cuor suo si sganascia...ah quanto si sganascia

Tutti insieme:
Scivola-la

la
la-la-stra scivola-la

20 dicembre 2009

4 pernacchia natalizia

Qui ha smesso di nevicare !
Se internet e' attendibile, i treni da Penn Station a Newark portano solo 15min di ritardo e l'aereo e' perfettamente on schedule.

Fino a 5 minuti fa' ho temuto di dovermela fare da Malpensa a casa con i mezzi...invece no

Va la', adesso fatemi salutare pero'...che devo andare a rimettere in valigia un paio di regali che avevo gia' tolto :-P




19 dicembre 2009

10 mission accomplished

Con una nota di trionfo nella voce e un sospiro di sollievo grosso così vi annuncio che i regali di Natale anche per quest'anno sono tutti fatti!
Mai come stavolta e' stato un parto! Per me che di regola sono l'imperatore del regalo e' stata una cosa inedita. Per darvi un'idea, ne faccio una media di almeno 6 o 7 ogni volta che torno in Italia...in questi 2 anni saro' tornato tranquillamente 8 volte per un totale di oltre 50 regali signed-sealed-delivered senza una goccia di sudore.
Stavolta, invece, tra la vena creativa che era esaurita, i casini che anche quando pensi di non averne ce li hai lo stesso e la tormenta di neve che promette di abbattersi sulla citta' per il week-end e' stato il delirio. Ma il vostro palbi con pazienza e determinazione alla fine non solo ha portato a casa il risultato ma e' anche estremamente soddisfatto della selezione finale.
Qui lo dico e qui lo nego: Bloomingdale's non si batte. Macy's fa un po' troppo Standa, Bergdorf Goodman fa un po' troppo via della spiga ma Bloomingdale's e' il department store perfetto. Stamattina mi presento davanti alle porte alle 9 in punto con gli ultimi 3 regali ancora da comprare e alle 10:30 me ne esco bello bello dopo essermi addirittura concesso il lusso
di una colazione con cupcake e cappuccino.
Mo' bisogna solo trovare un modo di ficcare tutto in valigia (dici poco) e poi posso passare il resto pomeriggio a poltrire a letto mentre fuori la neve cade fitta.

PS: Del palberello ero gia' assai fiero ma con i regali e' trionfale, vero?


PPS: Se palbi avesse dei palbini sarebbero probabilmente dei bambini contenti (almeno a Natale) !

17 dicembre 2009

14 la pizza piu' migliore

Vi dico subito che la pizza a me fa abbastanza schifo.
Unico motivo per cui scrivo questo post e' che sono animato da un malevolo spirito di competizione nei confronti di tfm e del suo inviato a Francia 2fm che ha recentemente visitato la migliore pizzeria di Parigi. Nelle righe che seguono intendo dimostrare in maniera scientifica e inequivocabile che la migliore pizzeria di media capitale di grande paese (che sarebbe Parigi per chi non e' familiare con il gergo tfmese) gli fa un baffo alla migliore pizzeria di capitale del mondo (che sarebbe NY) e che quindi in ultima analisi a NY e' sempre tutto + migliore, tie'.

Dicevo che a me la pizza fa abbastanza schifo, ma non e' neanche che mi fa schifo...e' che dopo 2 bocconi mi da' la nausea. Il perche' di questa cosa l'e' un po' un mistero ma escludo si tratti di avversione al carboidrato o allergia al glutine che di pane, pasta e focaccia ne consumo assai e con piacere. Se qualcuno ha la stessa mia problematica si faccia avanti così condividiamo il nostro dolore e vediamo se si viene a capo del mistero.

Se in genere la pizza non mi piace, figuratevi cosa posso pensare della pizza di NY. Che sia Brooklyn pie o Manhattan slice (per un approfondimento su questa fondamentale distinzione vi rimando a questo video) di solito per me l'unica cosa che hanno in comune e' che la pizza fa cacare. Lombardi a Soho, Joe's Pizza nel West Village...give me a break! Piu' famosa e' la pizzeria e peggio e' perche' alle pizze schifide si aggiunge pure la beffa di attese interminabili e code assolutamente ingiusticate.

Insomma il quadro generale e' sconfortante ma per fortuna c'e' pure un'eccezione che se no mi toccava alzare bandiera bianca a tfm e dichiarare la superiorita' transalpina (jamais !)
Trattasi di Luzzo's, pizzeria - ovviamente italiana - su 1st avenue e 11a nell'east village.
La pizza e' buona buona, purtuttavia la pizza a francia mica l'ho assaggiata, quindi mi fido del parere di tfm e su questo punto mettiamo una salomonica x.
Le ragioni per cui Luzzo e' + migliore ve le esplicito qui di seguito.
Punto primo: appena entro becco una modella e un modello così famosi ma così famosi che quando li vedi dici subito "Ah ma guarda e' proprio quella lì di..., e lui invece..." Non vi metto la foto per non violare la loro privacy,eh...e poi secondariamente anche perche' i nomi dei modelli uno mica ce li sa e quindi non so come fare la ricerca su google (eh eh). Fatto sta, caro tfm che non penso proprio che nella pizzeria a francia ci fossero super-modello e super-modella, anche perche' se stavano a NY non potevano certo stare a francia, no?
Punto secondo: a pochi metri da Luzzo ci sta il Coyote Ugly...sì sì quel Coyote Ugly lì, quello vero. Il Coyote Ugly (quello lì, quello vero) mica ha ancora aperto alla fermata di Censier Daubenton caro tfm, o mi sbaglio? No se mi sbaglio dimmelo eh, che io pubblico subito la smentita.
Punto terzo: quando sono andato da Luzzo eravamo un gruppo di 6 ma io conoscevo solo una persona. Ecco, una delle altre ha pensato bene di cogliere l'occasione per annunciare ai suoi amici che aspetta un bambino con il povero palbi tutto imbarazzato che non sapeva cosa fare in mezzo a quel tripudio di abbracci e felicitazioni: abbraccia pure lui la sconosciuta (rischiando di apparire invadente) o fa finta di niente (rischiando di apparire cinico) ? Io scommetto che lì a francia, quando era nella pizzeria, a tfm mica e' capitata un'occasione lieta e imbarazzante come questa perche' si sa che il tasso di natalita' a media capitale e' molto + basso che a capitale del mondo.

E qui finisco. Le argomentazioni mi sembrano schiaccianti, tfm. S-c-h-i-a-c-c-i-a-n-t-i
Luzzo e' piu' migliore e a francia arrancano (parbleu)

16 dicembre 2009

9 Lesson #18

Una cosa che mi ha sempre incuriosito e' che in italiano e in inglese si usano verbi diversi quando si danno istruzioni o consigli.
In italiano si usa dovere...come a dire questa e' casa mia e qui comando io, te hai chiesto a me e mo' vedi di fare esattamente come ti ho detto.
In inglese, invece, si usa volere...per la serie io te lo dico, ma adesso fai un po' te come ti pare e ricordati che se ti dice male io non c'entro niente e che hai deciso te autonomamente.

Faccio 2 esempi per spiegarmi meglio.
Vi si avvicina una biondona californiana o un cow-boy dal texas e vi chiede come arrivare in centro (How do I get downtown from here?). Adesso che c'avete finalmente l'occasione di mettere in pratica quanto imparato in questo prestigioso corso per corrispondenza mi raccomando di non farmi sfigurare e non dirgli che deve girare a sinistra e poi prendere la metro per tre fermate ma piuttosto: You want to take the first on the left and then get on the train for 3 stops.
Oppure arriva la collega in trasferta e le dovete spiegare da dove prendere i dati per una presentazione. Anche lì fatevi riconoscere che siete studenti advanced e non ditele che deve accedere al file con le previsioni ma piuttosto: What you want to do is to take a look at the forecast file.

15 dicembre 2009

8 viva la zuppa

Sono il primo a dire che l'idea della zuppetta al fast food non e' delle piu' invitanti. E infatti per un anno e rotti me ne sono tenuto diligentemente alla larga...fino a quando mi hanno convinto per la prima volta a entrare da Hale and Hearty e mi sono convertito. Si tratta di una catena con una ventina di punti vendita ai 4 angoli della citta' e - come nel caso di Duane Reade e Ricky's (di cui parlavo qui e qui) - per me resta un po' un mistero che un caso di successo così clamoroso a livello locale ancora non si sia esteso al resto degli Stati Uniti.
Il segreto di questo successo e' presto detto: le zuppe sono buonissime. Ogni giorno si puo' scegliere tra almeno una ventina di opzioni da una selezione infinita di oltre 100 ricette. Rispetto a come siamo abituati a farle noi, le zuppe sono generalmente piu' salate e di maggiore consistenza per via dell'uso massiccio di latte, panna e patate.
Le mie preferite sono il sweet corn chowder (che e' leggermente + estiva), la 3 lentil chilli (veramente porca) e naturalmente - immancabile in cima alla classifica - la mia amata new england clam chowder.


14 dicembre 2009

9 caporetto natalizia

Il primo fine settimana di shopping natalizio e' stato una caporetto.
Dopo un totale di almeno 6h passate a trotterellare per le vie della citta', aver visitato 2 centri commerciali e mezzo (perche' Bergdorf Goodman c'ha l'uomo e la donna in 2 palazzi diversi e quindi conta 1 e mezzo), 2 mercatini natalizi (clamorosamente uguali bancarella per bancarella), un numero non ben precisato di negozi (ma stimo intorno ai 15) ed essere sopravvissuto agli attacchi isterici di orde di turisti aggressivissimi e petulanti nonche' ai tranelli tesi da decine di commessi doppiogiochisti, il vostro palbi degli 11 regali che doveva comprare, per il momento, ne ha trovati solo 2.
Ricapitolando:

Obiettivo: 11
Comprati: 2 (fra l'altro quelli per i nipotini che erano i piu' facili)
Individuati ma non ancora comprati: 2
Negozi troppo affollati ma dove penso di trovarne uno: 1
Regali su cui non ho un'idea ma per cui non sono preoccupato: 2
Regali difficili: 4

Vitaccia

5 palbi e berlusconi

Oh ma possibile che io sia l'unico al mondo che non ha avuto nemmeno un fremitino di piacere piccolo piccolo, neanche per un attimo ha pensato che ben gli stava e che trova l'incidente triste e vergognoso?

palbi il moralizzatore

PS: mo' pero' non cominciate con i commenti polemici che sapete che sto blog c'ha un animo soave e leggerino che gradirebbe mantenere

10 dicembre 2009

22 Lesson #17

Se c'e' un'espressione che mi piace al mondo e' "You made my day"
A volerla tradurre per bene diventa semplicemente "Sono stra-contento" perche' se ti attieni alla lettera ci metti dentro una sfumaturella retorica che in inglese non c'e' proprio.

E' la radio che suona quella canzone lì che non sentivi dal primo liceo; e' un complimento per quel post che pensavi nessuno avrebbe capito mai ; sono quei 2 tizi che si fanno il filo da 3 mesi al bar e poi un giorno finalmente li vedi mano nella mano.

"You made my day" per palbi non si batte...ma se volete farmi cambiare idea perche' non provate a dirmi se ce l'avete anche voi un'espressione preferita ?

9 dicembre 2009

11 c'e' albero di natale e albero di natale

Restando in argomento albero di natale, quest'anno a sorpresa
sono scesi in campo anche i padroni della topaia, piazzando nella lobby un bell'abetone di 2m, il candelabbro per Hannukah, un po' di festoni per un Buon 2010 e chi piu' ne ha piu' ne metta. Mo' ammetto che la foto fa cacare (come tutte quelle che faccio dal blackberry) ma garantisco che l'effetto dal vivo non e' spiacevole.
Ecco, i piu' attenti di voi magari avranno notato anche il foglio attaccato all'ascensore.
Quello lì e' il regalo che ci hanno fatto: per le prossime 2 settimane l'ascensore e' under maintainance e noi tutti allegramente su per le scale.
A parte che 2 settimane per riparare un ascensore in una palazz
ina di 6 piani mi sembra un tempo indegno, a parte che scegliere il periodo delle feste per fare i lavori non e' che sia neanche troppo furbo, a parte che le decorazioni natalizie sembrano un po' una presa per il culo...quello che mi domando io e' "Ma non potevano aspettare la settimano dopo che io ero in Italia, zio cantante!"

6 dicembre 2009

20 il palberello di natale

E' o non e' il piu' bel palberello di natale ever ?




4 dicembre 2009

8 cutest tiny little

Vi dico solo che il mio alberello di Natale e' così bellino che mentre lo portavo a casa una signora mi ha fermato per dirmi "That's the cutest-tiny-little xmas tree ever. Just perfect"
Mo' vedo di rovinarlo agghindandolo con pessimo gusto e posto la foto

2 dicembre 2009

15 Lesson #16

Oggi e' una lezione un po' sui generis (...perche' di solito invece).
Il punto e' che, secondo me, sapere i titoli originali delle sit-com anni '80 e '90 rischiera' pure di tornarvi utile se appartenete a quella generazione disgraziata di 30enni o giu' di lì cresciuti a forza di merendine e telefilm.
La prova del nove e' che le serie qui sotto - che io ricordi - non sono mai state trasmesse alla tv da quando vivo negli States...eppure i titoli li ho imparati lo stesso. Per osmosi credo

Il titolo originale e' in neretto, la traduzione (+ o - letterale) in corsivo e (l'a volte fantasioso) titolo italiano dopo i 2 punti

Family Ties (Legami di Famiglia) : Casa Keaton
Growing Pains (La fatica di diventare grandi) : Genitori in Blue Jeans
Diff'rent Strokes (Note Diverse) : Arnold
Silver Spoons (Posate d'Argento) : Il mio amico Ricky
Small Wonder (Piccola Meraviglia) : Super Vicky
The Cosby Show: I Robinson...e peraltro la famiglia di Bill Cosby nella versione originale si chiama Huxtable (cognome oggettivamente ostico) e non Robinson
8 is enough (8 bastano) : La famiglia Bradford
Three's company (In 3) : 3 cuori in affitto
Saved by the Bell (Salvati dalla Campanella) : Bayside School
Family Matters (Questioni di Famiglia) : 8 sotto un tetto

Certo che 'sti traduttori dell'epoca pre-internet si prendevano delle belle licenze poetiche

1 dicembre 2009

6 ogni lezione, una soddisfazione

Questo tutor non finisce di darmi soddisfazioni!
Oggi se n'e' venuto fuori che ha la gotta. Adesso, io di preciso cos'e' la gotta e quanto sia diffusa negli USA nel 2009 non ve lo so dire...ma come patologia mi suona troppo azzeccata sul personaggio.

PS: non e' contagiosa la gotta, vero ?

9 Boost Mobile

Dove si traccia la linea del buon gusto un po' e' questione personale e un po' e' questione di cultura. Basta guardare la pubblicita' che passa in tv per rendersene conto.

Per esempio in Italia manco il moige si scandalizza per le tette della ragazza dei solari Bilboa. Qui invece la sola idea di vedere un capezzolo all'ora di cena scatenerebbe una rivolta popolare. Per completezza di informazione sono tenuto a postarvi un'immagine qui a fianco...aspetto curioso di vedere se faccio il picco di contatti.

Per contro nessuno e' infastidito piu' di tanto nel vedere un coroner che nel bel mezzo di un'autopsia addenta avidamente un burrito, con tanto di cadavere in primo piano...come succede in questo spot di Boost che accusa le altre compagnie telefoniche di cattivo gusto per i costi nascosti con cui nickel-and-dimano i loro clienti.


28 novembre 2009

9 alleluja

Alleluja ! Finalmente, dopo una lunga telenovela di cui siete stati (solo in parte) spettatori il bagno e' sistemato. Non solo non gocciola piu' - che su quello eravamo gia' a posto da un paio di settimane - ma finalmente hanno anche riparato la crepa che l'infiltrazione aveva provocato nel soffitto.

Triste dimostrazione che l'unica lingua che capiscono questi e' quando la smetti di pagargli l'affitto, ahime'.

On the flip side, comincia gia' a farmi male il culetto, in corrispondenza della chiappa destra, zona tasca del portafoglio perche' il primo del mese (che sarebbe tra 3 giorni) mi tocchera' tirar fuori i soldi sia per novembre che per dicembre

27 novembre 2009

6 post thanksgiving

Turkey's still not my thing...but having one day a year for giving thanks is freakin' sweet

25 novembre 2009

5 il tutor bleso

Ieri prima lezione con il tutor ufficiale, quello del Guatemala.
Esordisce in perfetto stile latino-americano raccontandoci con dovizia di particolari una bella tragedia familiare, che poi e' il motivo per cui la settimana scorsa ci hanno mandato la supplente.
Devo dire che gia' qui mi sta simpatico.
Poi pero' comincia a parlarci un po' in spagnolo e - non so perche' - c'e' qualcosa che non mi quadra. Per pronunciare pero' e carro fa tutta una complicata operazione con la lingua sbattendola ai 4 lati del palato e uscendosene con un suono sofferto a meta' tra la l ed il gl tipo "caGLio".
A me non pareva mica di ricordare che parlasse così la supplente, la settimana scorsa, ma magari non avevo prestato attenzione oppure non c'ho l'orecchio allenato. Percio' quando arriva il mio turno di ripetere provo anch'io a rifare quel suono. Lui mi guarda perplesso...io lo guardo perplesso...la compagna di corso indonesiana e' perplessa pure lei ma perche' ancora sta cercando di capire la differenza tra maschile e femminile. E per il momento finisce così.
Passa qualche minuto e, mentre lui continua a parlare, io continuo a chiedermi perche' mai gli spagnoli si siano inventati un suono così difficile da pronunciare, perche' vedi proprio che e' una sofferenza ogni volta eh...fino a quando mi si insinua il tarlo del dubbio.
Che sia possibile? E adesso come faccio a chiederglielo?

Fortunamente mi viene il colpo di genio! Non dico nulla e quando tocca a me parlare comincio a pronunciare la R correttamente. Vedo che lui mi guarda con approvazione...io contraccambio con orgoglio...l'indonesiana e' sempre perplessa che si chiede la differenza tra il maschile e il femminile.
Mi sta stra simpatico il tutor bleso.

24 novembre 2009

18 bellocci e strafiche

Se chiedete a me io sono tutto a favore dell'utilizzo di bellocci e strafiche nei film.
Che se uno si vuole deprimere a vedere carampane e musi da cane da caccia gli basta scendere per strada e ce n'e' in giro gia' in abbondanza. Nel mio quartiere magari no...nei 2 quartieri vicini neanche a essere sincero...ma in media in una strada normale, di una citta' normale, di un paese normale, sicuro che e' sì.
Ecco, al cinema, invece, uno c'avra' pure il diritto di distrarsi un attimo. Qui si usa la parola escapism...che per dirla come wikipedia significa: mental diversion by means of entertainment or recreation as an escape from the perceived unpleasant or banal aspects of daily life.

L'altro fatto importante e' che le star dei film non sono realmente delle bellezze extra-terrene. Quello che voglio dire e' che - salvo pochissime eccezioni - non si tratta di modelle alte 1.85 con le gambe come giunchi, le tette a coppa di champagne e l'incedere felino. Stesso discorso per i maschi che in genere sono + dei tipi che delle bellezze assolute e inavvicinabili. E la ragione e' anche semplice, perche' se no salterebbe tutto il meccanismo dell'identificazione che nel cinema e' decisivo.
Quindi a Hollywood che ti fanno? Prendono delle persone di aspetto + che gradevole (diciamo da primo percentile della popolazione ma non di quelle che ce ne sta 1 su 1 milione) e grazie al lavoro instancabile di orde di make-up artist, hair dresser, designer, stylist (e qualche volta chirurghi plastici) li potenziano nei limiti dell'umana possibilita'.
Sostanzialmente in ogni liceo del mondo ci saranno almeno 4-5 persone che hanno il potenziale estetico del sex symbol hollywoodiano...a scuola mia ce n'erano e sono sicuro che anche voi se ci pensate bene ve li ricorderete.
Ora, seguitemi nel ragionamento. Quanti istituti superiori ci saranno al mondo? 500,000? 1 milione? Facciamo 500mila per sicurezza. 500mila x 4=2milioni...metti che la meta' stia in Cina e quindi non conta perche' adesso ci manca solo che ci propinino i cinesi pure al cinema...ne resta 1 milione. Cioe' 1 milione ! Avete capito? Mica pochi!
Mo', quello che mi domando e chiedo (e con questo arrivo finalmente a concludere): ma su un campione statistico così ampio, come caspita e' possibile che quelli di New Moon non li siano riusciti a trovare 3 attori meno cani di Robert Pattinson (cane), Kristen Stewart (cagna) e Taylor Lautner (lupo).

23 novembre 2009

12 Lesson #15

Piazzare lì nel mezzo del discorso 1 o 2 parole in Italiano fa sempre figo.
L'importante e' ricordarsi di storpiare la pronuncia il + possibile e fare la faccia un po' vaga...tipo quando senti un odore strano e non capisci cos'e'.

La maggior parte delle parole italiane utilizzate in inglese appartengono a due aree ben precise.
Anzitutto ci sono le cose da mangiare, tipo i fettuccini (rigorosamente con la i) o la pizza peperoni (che con i peperoni c'entra poco ma e' farcita al salamino piccante).
Poi c'e' tutto quello che ha a che fare in qualche modo con il mondo dell'arte: ballerina, finale (nel senso di gran finale), opera e bravo (anche se per questa mi sa che si passa dalla mediazione del francese).
La perfetta sintesi di queste 2 aree semantiche e' la parola al fresco che si usa tanto per i ristoranti all'aria aperta quanto per le rappresentazioni teatrali outdoor.

Alcune altre parole, invece, non si capisce bene perche' le usino. Ad esempio vendetta...cioe', in che modo secondo loro sarebbe una cosa tipicamente italiana? Da che pulpito poi...se lo dicono loro che per buona misura bombardano non solo i paesi da cui hanno subito un attacco ma anche quelli confinanti! Oppure anche forte, nel senso del tuo punto di forza. Una cosa come circa, invece, la capisco gia' di piu' perche' - ammettiamolo - un po' approssimativi noi Italiani lo siamo. Ma vendicativi no!

PS: Mai avrei pensato di usare la parola semantica in uno di questi post! Chiedo umilmente perdono, chiedo!

21 novembre 2009

10 cucina spagnola

Prima facevo un po' di ordine nel portafoglio, attivita' che consiste fondamentalmente in 3 cose: 1) chiedersi sconsolato perche' dei $100 prelevati ieri ne rimangono misteriosamente soltanto 20, 2) setacciare il taschino delle monete alla ricerca di preziosissimi quarters da usare nella laundry e 3) dividere i biglietti da visita nelle categorie lavoro e tempo libero.

Mentre ero alle prese con quest'ultima operazione mi e' venuto in mente che e' tantissimo tempo che non parlo di cibo e ristoranti: un po' perche' ultimamente ho mangiato a casa assai piu' spesso, un po' perche' non e' che abbia fatto esperienze gastronomiche da hall of fame. Ma siccome questo blog oltre a una blaterante raccolta di pensieri personali e a un prestigioso corso di inglese per corrispondenza ha sempre cercato di essere anche una mezza guida alla citta' (per imbranati) facciamo che colmo subito la lacuna raccomandandovi un paio di locali. E facciamo anche che per mantenere un po' di filo conduttore parliamo di cucina spagnola

Degustation: micro-ristorante da 30 posti a sedere che propone specialita' spagnole a piccoli assaggi (come suggerisce il nome). Atmosfere trendy? Check Servizio cordiale ? Check Piatti sfiziosi e di gran gusto? Check Check...Come le tortillas con uova di quaglia e scalogno o il filetto d'agnello con contorno di funghi, barbabietole e hashbrown di patate. Pero' attenzione a non imboccare la porta sbagliata perche' allo stesso numero civico (e gestito dalla stessa coppia di proprietari) c'e' il Jewel Bako: ristorante di sushi di qualita' clamorosa ma anche dai prezzi clamorosamente inflazionati.

Oliva: tecnicamente la cucina qui non e' spagnola ma basca. Dettaglio abbastanza secondario perche', a dirla tutta, non e' che si mangi granche' bene in questo allegro localino all'angolo tra Houston e Allen. In compenso, si fa perdonare per un sacco di buone ragioni come l'ottima sangria e quell'atmosfera di gran festa che c'e' sempre...che se non vi divertite e' perche' siete dei mangia tristezza. Non guasta neppure che si trovi alla giuntura tra East Village e Lower East Side e quindi lasci aperte un sacco di alternative per il dopocena.

19 novembre 2009

9 xmas countdown

Siamo solo al 19 novembre, il tacchino di Thanksgiving razzola ancora nell'aia ignaro di quello che gli sta per capitare ma ormai cominciano ad accumularsi in maniera inequivocabile le prove che la corsa al Natale e' gia' cominciata.

Evidence 1: Holidays' decorations at TWC @ Columbus Circle


Trés trés chic, eh? Certo nei limiti della chiccheria della decorazione natalizia, s'intende! D'altra parte, di meno non ci si puo' aspettare da un centro commerciale che in galleria anziche' peluche giganti e cartonati dei tronisti espone le statue dell'Adamo ed Eva di Botero


Evidence 2: Skating rink at
The Pond @ Bryant Park


Questo giro si sono davvero superati. La pista di pattinaggio copre l'intera superficie del parco (!) e intorno ci hanno costruito nel giro di una settimana + di 100 (!) negozietti che vendono waffle, sciarpe, palle di natale...and all that's in between. Non soddisfatti hanno pure aperto un ristorante (il Celsius) da cui c'e' una spettacolare vista della gente che pattina.

17 novembre 2009

20 babele

Stasera ho cominciato il corso di spagnolo
Per essere sicuro di non strafare mi sono iscritto al livello zero (cintura bianca).
Ho cominciato acquistando un pacchetto di 8 lezioni da 2h ma l'obiettivo sarebbe quello di scalare tutti e 9 i livelli del corso e laurearmi cintura nera entro la fine del 2010.

Il tutor dovrebbe essere guatemalteco ma ha pensato bene di dare forfait per la prima lezione e ci ha mandato la supplente dominicana. Mi hanno accoppiato con una signora indonesiana di mezza eta' che sostiene di essere fidanzata con un italiano ma ho preferito non indagare...anche perche' qui il termine italiano puo' tranquillamente indicare un emigrato di quarta generazione.
Insomma il tavolo dello starbucks come ri-edizione della torre di babele!

Highlight della lezione:
  1. Ma perche' se noi si dice nosotros, voi non si dice vosostros?
  2. Ho capito che nero in spagnolo si dice negro e che, secondo te, e' politically correct. Mi va pure bene quando mi dici che tieni il lapicero negro ma se indicando l'armadio che sta al tavolo di fianco dici che "Ese hombre es negro" permetti che guardo dall'altra parte?
  3. Da gran signore ho lasciato vincere l'indonesiana 5 cioccolatini a 4 nel gioco finale di memorizzazione. E chi mi conosce sa che sforzo mi e' costato...essendo notoriamente cioccolofilo ed agonista

17 Lesson #14

E' ora di fare un giro di presentazioni.

Lui e' Joe Six Pack, l'americano medio...l'equivalente del nostro signor Rossi per intenderci. Sui 6 packs, che io sappia, ci sono due scuole di pensiero: c'e' chi dice (come il sottoscritto) che l'attributo derivi dalle confezioni di birra da 6 che gli americani scolano in quantita' industriali e chi sostiene, invece, che sia per via degli addominali a tartaruga faticosamente scolpiti nelle (troppe) ore passate in palestra dai maschi autoctoni. Vi puo' capitare di sentire qualcuno che lo chiama con altri nomi come The Average Joe, Joe The Plumber (prendendo spunto da un episodio dell'ultima campagna presidenziale di cui avrete sentito parlare anche in Italia) oppure John Q. Public se c'e' di mezzo la burocrazia.

La moglie di Joe e' una Hockey Mom che porta il figlio agli allenamenti tutti i giorni e nel fine settimana tifa (e attacca brighe) sugli spalti della palestra.

La famiglia Six Pack, naturalmente, ha dei vicini di casa: Tom, Dick & Harry...un terzetto di simpatici buoni a nulla. Sono un po' il Tizio, Caio e Sempronio a stelle e strisce e si suol dire "Any Tom, Dick & Harry could do it".
Nel quartiere vive anche Lady Muck, quella signora tutta sussiegosa che sta nella villa con il prato inglese e non saluta quando passa. Fanatica!

I Six Pack, ahime', hanno anche qualche scheletro nell'armadio...ma, in fondo, ditemi quale famiglia non ce l'ha. Ci sono quei parenti disgraziati di John e Jane Doe, i nomi fittizi con cui normalmente ci si riferisce ai cadaveri non identificati. E poi c'e' Peeping Tom, il cugino/pierino con il vizietto di spiare dal buco della serratura le bellezze del paese.

Per fortuna che uno su cui fare affidamento c'e' sempre. E' il Sig. McCoy, the real McCoy: espressione che viene utilizzata per indicare che una cosa e' proprio quella vera e non un falso.

16 novembre 2009

12 l'arte di chiedere i favori

La metro e' ferma in stazione e vedo questi 3 tizi che gesticolano confusamente e non sanno se salire. Impietosito da tanta italica impreparazione gli chiedo dove devono andare e gli faccio segno di saltar su che se no si chiudono le porte. Come immaginavo sono proprio italiani.
Senza manco preoccuparsi di ringraziare o dire una frase di cortesia il + vecchio mi fa: "Forse tu ci puoi aiutare su questa cosa"
...Signor sì, signore! Ero uscito apposta oggi pomeriggio...
Gli serve una ragazza carina da fotografare in abito da sposa a Time Square e mi vengono subito in mente 2 mie amiche che penso si presterebbero volentieri. Mi faccio lasciare il biglietto da visita e questi cominciano con le solite domande del turista rompicazzo "Ma come sono le ragazze...Dove posso andare in discoteca...Come faccio a spendere poco quando chiamo in Italia"
...se vuoi anche indicazioni su come sgrullartelo sentiti libero di chiedere, neh...
Poi mi domandano se mi trovo bene qui e di dove sono originario.
...quasi mi commuovo dell'improvviso interesse...
Gli rispondo ovviamente di sì e che vengo dalla provincia di Bergamo. Al che il beota mi fa "Eh per forza ti trovi bene! A Bergamo che ci sta? Bergamo alta, bergamo bassa, niente che vale"
...ah ma che contagiosa simpatia e che squisita educazione. Com'e' che si dice gia'? Vedi Napoli e poi muori... ...sommerso dai rifiuti...
Con sforzo supremo faccio finta di non aver sentito, gli dico che strada prendere una volta sceso della metro e quando insiste a chiedermi il numero di telefono gliene lascio uno a caso.
...tanto con tutto il suo delicato savoir faire una modella sono sicuro che la trovera' da solo...
...sempre che riesca prima a ritrovare prima la strada per l'hotel...

15 novembre 2009

4 gli ultimi 15gg al cinema

Un po' piu' di 15gg mi sa.

Antichrist e' l'horror che mi sono visto alla mezzanotte della vigilia di Halloween
Vi dico subito che il film e' di una violenza brutale: mai visto abusare di parti anatomiche con tanto dettaglio di particolari. Francamente troppo...e finisce che continui a pensarci anche quando la narrazione e' passata alla scena successiva. L'altra cosa di cui si abusa - oltre ai corpi dei malcapitati attori - sono i simboli...come se usare immagini e metafore aggiungesse di per se' profondita al racconto. Caro Lars Von Trier, non e' sempre così.


Precious e' il film di cui parlavo nel post di ieri. Gia' dato come favorito per i prossimi Oscar, per ora e' in limited release nelle solite sale selezionate (quasi sempre sold out) in attesa del lancio nazionale di fine mese. Secondo me il buzz e' un tantino esagerato pero' e' senz'altro un bel film...un po' troppo sul filone dei film dossier che canale 5 trasmetteva d'estate se ve li ricordate. Insomma una storia di iatture e disgrazie senza fine che capita a questa ragazza del ghetto interpretata da una fantastica Gabby Sidibe al suo debutto cinematografico. L'Oscar come attrice non protagonista lo dovrebbe aver sicuramente prenotato Mo'nique per il ruolo della madre violenta, disfunzionale e abusiva. Nel cast ci sono anche Lenny Kravitz e Mariah Carey che onestamente fanno il loro. A differenza dei film dossier che citavo sopra, Precious evita la trappola retorico/voyeuristica in cui e' facile cadere quando si raccontano storie di questo tipo e viene fuori con un messaggio potente e pieno di speranza. Un gran bel film come dicevo

14 novembre 2009

4 Vil Coyote

Saltano i programmi per la serata.
Pazienza ne approfittero' per andare al cinema.
Faccio un giro al volo su google ma non trovo niente che mi sconfinfera + di tanto, allora decido di ripiegare su un film che non pensavo di andare a vedere ma di cui parlano tutti da un paio di settimane.
Arrivo al cinema, faccio 5 minuti di coda e quando arriva il mio turno la sala e' sold-out. Che poi sul tabellone di solito lampeggia se e' sold-out...ma ieri no
Va beh, che vuoi farci?Controllo sul blackberry e vedo che tra una ventina di minuti lo danno a un 10 isolati da qui.
Intanto comincia a piovigginare ,ma tanto sono stato previdente e mi sono portato l'ombrello.
Cammino di buona lena, arrivo all'altro cinema...sold out pure lì.
Adesso chiaramente c'ho la fregola di vederlo il film. Per cui tiro fuori di nuovo il blackberry e trovo un'altra sala non troppo distante.
Mentre mi dirigo lì pero' viene su la tormenta e mi si capovolge l'ombrello comprato la settimana scorsa dopo che il precedente aveva fatto la stessa fine.
Dopo una serie di imbarazzanti tentativi - con i passanti che mentre corrono a ripararsi mi guardano tra il compassionevole e il divertito - finalmente riesco a sistemarlo ma capisco che per stasera e' meglio se me ne torno a casa diretto.
Che poi stare con la copertina sul divano mentre fuori c'e' brutto l'e' sempre un bel piacere...e il film lo andro' a vedere domani pomeriggio, che sara' pure un po' da sfigato ma il cinema di pomeriggio mi e' sempre piaciuto.
Arrivo a casa inzuppato e - indovina un po'? - l'ascensore e' guasto. Ma alla fine sono solo 5 piani neh, e un po' di moto potra' mica fare male.
Accendo la tv, metto su Letterman e giustamente c'e' come ospite una delle attrici del film.
Siccome un po' cominciano a girarmi, metto su Conan O'Brien...dove naturalmente l'ospite e' la protagonista.
Ma zio cantante!
Questa la conoscete vero?

13 novembre 2009

14 il casalingo ideale

Ogni santo giorno ci sono almeno 4 o 5 persone che arrivano su questo blog cercando su google "consigli per le pulizie domestiche". Ho controllato adesso e ho il dubbio onore di stare al terzo posto della pagina dei risultati precedendo niente po po di meno che la lacasalingaideale.it. Non voglio neanche cominciare ad addentrarmi nel mistero delle logiche di indicizzazione ma quello a cui non posso fare a meno di pensare e' la delusione profonda di queste povere casalinghe, alla disperata ricerca di consigli originali per tenere come uno specchio la loro bella villetta con giardino e, ahime', finiscono sulla mia pagina...perche' sebbene il mio bilocale sia senz'altro decoroso per gli standard nyesi, agli occhi di un qualsiasi italiano degno di questo nome e' e restera' sempre una topaietta lurida (me tapino).

Questa premessa per dirvi che da ieri ho una nuova signora delle pulizie. Succede alla Teresa dalla mano leggera...anzi per la verita' succede ad un lungo periodo di inter-regno in cui avevo deciso di fare le pulizie per conto mio con risultati francamente disastrosi per l'abitabilita' dell'appartamento. La mano leggera sembrerebbe non avercela ma la prima volta non fa mai troppo testo. La attendo al varco (fiducioso?) la prossima settimana

12 novembre 2009

15 gli omini della metro

Per questi omini che spuntano un po' da tutte le parti alla fermata su 16th & 8th ho sempre avuto sentimenti un po' contrastanti. Per un verso gli gnometti di bronzo mi ispirano abbastanza simpatia (meglio delle pantegane insomma), per l'altro che mi occupino uno dei posti a sedere sulla panchina mi fa sempre un po' girare i cosiddetti

11 novembre 2009

14 smart shopper

Consigli per gli acquisti (online).
Prima di comprare qualcosa su internet fate sempre una ricerchina con Google per vedere se riuscite a trovare un coupon promozionale.
Magari non ne caverete un ragno dal buco - soprattutto perche' l'Italia e' il Terzo Mondo quando si parla di e-commerce- ma, come si dice, provare non costa niente.
Ho fatto così giusto adesso per acquistare un biglietto per Next to Normal (posto in 8a fila a $79 invece di $120) mentre l'altra sera ho beccato uno sconto del 15% per un corso a cui mi sono iscritto...ma di questo vi racconto quando lo comincio.
Se poi diventate fanatici ci sono anche dei siti specializzati tipo questo qui. Io pero' normalmente mi limito alla ricerchina su Google perche' Mr. Mani Bucate ancora non permette al Sig. Braccino di prendere il pieno controllo della personalita' dissociata.

10 novembre 2009

6 Lesson #13

Siccome il post sugli acronimi era stato di vostro gradimento ho deciso di fare la seconda puntata. Se non ricordo male avevamo lasciato il nostro eroe reduce da un appuntamento andato ai cazzi e con la patente sospesa. La ragazza, manco a dirlo, dopo la serataccia e' MIA (missing in action - irreperibile)...non che gli piacesse davvero, anzi la tizia benche' carina era un mattone, ma stava pianificando da tempo di suscitare le invidie dei suoi amici con inopportune e frequenti PDA (public display of affection - pubbliche pomiciate). Ok, uscire con una ragazza per far invidia agli amici non sara' PC (politically correct) ma mica e' una scoperta di oggi che noi uomini siamo dei bambini. Senza una macchina e senza una ragazza il nostro amico, AKA (also known as - soprannominato) Mr. Sfiga fa l'unica cosa logica. Si chiude in casa a guardare ore e ore di programmi tv che - come sapete - si dividono in 2 grandi categorie: quelli con un nome lungo che viene puntualmente ridotto a un acronimo tipo SATC (Sex and The City) o SNL (Saturday Night Live) e quelli che, tagliando la testa al toro, hanno direttamente una sigla come titolo: CSI, NCIS, il vecchio CHiPs, etc... Dopo aver visto l'ennesima puntata di quel reality su una coppia che fa l'IVF (in vitro fertilization - fecondazione assistita) e finisce per avere12 gemellini, pero', va in preda a una depressione come neanche l'America prima di FDR (Franklin Delano Roosevelt). Ok, questa ce l'ho proprio cacciata dentro a calci nella storia ma vi devo anche dire che l'idea di fare questo secondo post mi e' venuta quando ho letto sulla guida di Washington che Roosevelt lo chiamano tutti così e mi sono reso conto che non si puo' vivere senza sapere questa cosa. TMI? (too much information - cosa ti giustifichi a fare se non te l'ha chiesto nessuno?)
...stavamo dicendo, in preda a una depressione profonda Mr. Sfiga decide che e' il momento della svolta e prende la decisione definitiva: una vacanza per respirare un po' di aria fresca e andare alla alla scoperta di se stesso.
Se volete (e se mi regge l'ispirazione) il viaggio ve lo racconto tra qualche settimana così facciamo la terza puntata.

9 novembre 2009

10 10 cose su washington

Questo week-end l'ho passato a Washington dove mi sono beccato 2 clamorose giornate di primavera smarritesi nel calendario di inizio novembre.
Qui sotto un po' di note in liberta'.
  • Gli americani hanno trasformato una spianata al centro della capitale (il cosiddetto National Mall) in una sorta di gigantesco tempio pagano dove sono stati eretti spettacolari monumenti alla memoria dei loro + grandi presidenti e dei caduti delle guerre + dolorose. Devo dire che - a parte la sensazione di essere Pegasus che gira tra le 12 case - ho trovato il percorso una autentica fonte di ispirazione. In un post di qualche giorno fa', scrivevo che ne ho le palle piene della politica come culto della personalita'. Nel National Mall, invece, c'e' la testimonianza di qualcosa di completamente diverso: non e' culto della personalita' fine a se stesso bensì l'omaggio fiero ed orgoglioso (sebbene forse un po' sopra le righe) a chi ha scritto delle pagine importanti nella storia del paese. Celebrando presidenti come Washington, Jefferson o Roosevelt gli americani in realta' celebrano il loro popolo e il loro paese.






  • Biglietti per salire sul Washington Monument? Esauriti alle 9.30! A teatro a vedere Un tram chiamato desiderio con Cate Blanchett? Non se ne parla neanche! Insomma se volete assolutamente fare qualcosa prenotate con il dovuto anticipo perche' va tutto sold-out in un attimo. In compenso c'e' talmente tanta roba da fare e vedere che non solo non ve ne starete mai lì ad oziare ma sicuramente finirete il week-end con una lista lunga così di cose che non siete riusciti a fare. E fidatevi che ve lo dice uno che e' caricato a molla, la puo' tenere per tutto un pomeriggio e - nonostante la notoria goffaggine - non ha problemi a scattare fotografie con una mano mentre, con l'altra chiama per prenotare un biglietto e con l'altra si prepara un panino da azzannare
  • I musei sono una delle grandi attrazioni di Washington. La cosa + saggia sarebbe tornare un'altra volta per visitare solo quelli ma chiaramente non si puo' per cui vi do' io qualche dritta se vi fidate. Il Museum of American History e' una boiata invereconda. Entrate senz'altro per vedere l'originale bandiera a stelle e strisce che fu l'ispirazione x l'inno nazionale e che effettivamente e' uno spettacolo, se siete poppettari duri fate un salto anche al terzo piano per vedere le scarpette rosse di Dorothy e Kermit the Frog ma poi filatevela senza rimpianti. Il Museum of National History , invece, e' ampiamente una figata. E' vero che c'e' un museo di storia naturale in quasi tutte le grandi citta' e che alla fine si assomigliano tutti, questo pero' e' un po' il prototipo a cui si ispirano tutti gli altri. In un paio d'ore un giro rapido riuscite a farvelo ma ricordatevi di tenervi qualche minuto in piu' per l'affollatissima sala dei dinosauri dove probabilmente farete fuori mezza memory card della macchina fotografica. A proposito di dinosauri:"Mai sottovalutare un alberto(sauro)". Qui ne vedete uno alle prese con un lucertolone grande 2 volte lui ma non fatevi trarre in inganno. L'albertosauro - che e' quello tutto rannicchiato sulla sinistra - in realta' e' il predatore e lesto come una faina si appresta a saltare alla giugulare di quel baluba vegetariano della sua preda. Altro posto dove potendo bisognerebbe passare almeno un pomeriggio e' l'Air and Space Museum. La parte sull'aviazione e' gia' abbastanza figa...incluso un simulatore di volo che nelle abili mani del sottoscritto si e' praticamente trasformato in un simulatore del ciclo centrifuga della lavatrice. Ma e' la sezione sui viaggi spaziali quella da perderci i giorni. Tipo, lo vedete quello scatolotto grande come una Fiat Panda e dalla forma un po' a disco qui sulla destra?Ma voi lo sapevate che i primi astronauti ci hanno girato intorno alla terra dentro quel coso lì? E oltre a quello ci sono centinaia di altri cimeli da far felice una generazione di bambini (cresciuti e non)...Galattico! Infine c'e' l'International Spy Museum che viene la bellezza di $18 di biglietto ma alla fine li vale tutti. All'ingresso puoi sceglierti un'identita' segreta, hai delle missioni da superare in ogni sala ed in + ti vedi una serie di improbabili congegni ideati dai servizi segreti di tutto il mondo nel periodo della guerra fredda...robe da far impallidire il piu' fantasioso film di 007
  • Se visitate il monumento ai caduti del Vietnam vi dovete assolutamente fermare ad ascoltare il discorso di uno dei volontari. Prima che avesse finito in meta' avevamo la pelle d'oca, l'altra' meta' gli occhi umidi




  • Sono d'accordo che avere l'aeroporto vicino alla citta' e' una bazza ed e' pure vero che ormai dall'11/09 sono passati quasi 10 anni ed in fatto di sicurezza si saranno fatti giganteschi passi avanti pero' di vedere gli aerei che fanno il pelo al Lincoln Memorial e gli elicotteri che sfrecciano raso terra come in una puntata di CSI uno farebbe sempre volentieri a meno
  • Se siete come me ed il massimo che volete fare la sera e' mangiare il quartiere x uscire si chiama Adams Morgan. Tenete presente comunque che il cibo non e' una delle note piu' positive della citta'. Se invece siete gggiovani o non siete ancora morti dentro meglio i 2 quartieri adiacenti Dupont Circle (che tende al fighetto) o Shaw (che e' + sul rusno andante)
  • La metropolitana e' veloce, conveniente e facile da usare ma non ha una copertura capillare. Per cui se siete timidi quando si tratta di saltare sugli autobus preparatevi a scarpinare della grossa.
  • L'ossessione nazionale per il jogging a Washington raggiunge nuove vette. Sara' perche' si ricordano che gli ultimi momenti felici della vita collettiva di questo paese risalgono a quando Clinton zompettava in tuta all'ombra del Campidoglio, sara' che il contorno meraviglioso di parchi e monumenti ha fatto quasi venire voglia di correre pure a me (qui l'ho sparata grossa) fatto sta che - sera o mattina - sembra sempre di stare nel mezzo di una pista di atletica leggera.
  • Nonostante si trovi nel mezzo del quartiere universitario di Georgetown e a pochi passi comincino frat-house e caffetterie, devo dire che la scalinata dell'Esorcista (oltre a spezzarti il fiato) un certo scagozzo se non altro te lo provoca
  • Intorno alla mezzanotte di sabato la camera ha passato con una maggioranza risicatissima la riforma sanitaria. Ragazzi, qui le evidenze che palbi porta bene continuano a impilarsi una sopra l'altra. Che sia il caso di fare un'altra scappata quando vota il senato?

5 novembre 2009

1 joey is getting laid

Joey DeFrancesco e' questo enorme pianista jazz che ho sentito ieri sera al'Iridium sulla 51esima. Enorme che sembra Jabba per intenderci. Scusate la profondita' ma mentre giganteggiava sul palco con il pubblico in preda a convulsioni orgasmiche non ho potuto fare a meno di pensare "This dude is getting laid tonight, seriously getting laid"

4 palbi porta bene

Sto qui da 2 anni e prima i Giants vincono il superbowl, adesso gli Yankees la major league
Toccate la gobba che palbi porta bene

4 novembre 2009

6 soglie al ribasso

Apro la cassetta della posta: bolletta, catalogo, bolletta, bolletta, roba del vicino, cartolina.
La cartolina dice: Ciao Palbi, sono il commesso Eric. Grazie del tuo acquisto, torna a trovarci quando vuoi
Queste cartoline e' normale riceverle quando compri un abito o un cappotto o cmq spendi una cifretta. Normale qui eh, in Italia paga e vedi di essere gia' contento che non ti tirano un calcio nel culo. Dicevo che e' una cosa abbastanza normale, ma nel caso specifico mi sono un po' sorpreso perche' nel negozio in questione avevo comprato solo un maglioncino che non mi ricordo quanto costasse ma sicuramente non + di poche centinaia di dollari. Insomma la crisi ci ha messo lo zampino pure qui...gia' mi immagino il responsabile mktg che manda fuori la comunicazione ai punti vendita: Caro Responsabile del Punto Vendita, a seguito dei deludenti risultati del Q3 raccomandiamo un ribasso del 30% della soglia minima per l'invio della lettera leccaculo tipo A (carta normale, scritte in biro), del 40% per la lettera leccaculo tipo B (carta pergamena, scritta con penna stilografica) e del 50% per la mitilogica lettera tipo C (scritta con sangue umano su un campione di pelle del commesso). Le spese extra per i francobolli verranno coperte con una momentanea sospensione nella fornitura dei boccioni dell'acqua per i dipendenti.
Ah la crisi, la crisi...dicono che la fine sia vicina. Dicono.

3 novembre 2009

8 NaBloPoMo

Ho scoperto che novembre e' il NaBloPoMo...che starebbe per National Blog Posting Month. Chi ve le trova queste chicche amici blogger, chi?

L'idea sarebbe questa qui
National Blog Posting Month is the epicenter of daily blogging! People who want to set the habit of blogging by doing it every day for a month, including weekends, can come here for moral support, inspiration, and the camaraderie that only marathon blogging can provide.
A me francamente sta roba del marathon blogging me pare 'na strunzata. Voglio dire, perche' uno si dovrebbe forzare a scrivere un post al giorno per un mese quando e' tanto bello postare quando ti viene? E poi esattamente a che pro? Tipo che statisticamente 1 post su 30 ti dovrebbe venire simpatico o arguto?
Io storicamente sto su una velocita' di crociera di un post ogni 2gg o giu' di lì anche se negli ultimi 2 mesi ho notato di essere diventato molto + prolifico. Addirittura a novembre per ora sono sopra la media di un post al giorno. Ma a volerlo pianificare mi scapperebbe la poesia.
Insomma io non aderisco, se qualcuno lo vuole fare, pero', mi raccomando di farcelo sapere così seguiamo l'esperimento.

7 8 is enough

Mo' vi faccio un indovinello.
E' pieno di miliardi fino alle mutande, siede alla guida di un impero dell'informazione e passati i 60 anni anziche' ritirarsi a vita privata ha pensato bene di dedicarsi alla politica. La sapete? Volete l'aiutino? Va beh, vi dico che non arriva al metro e 70, e' un filino (ma un filino) insofferente alle regole ed e' afflitto da un discreto senso di onnipotenza. Oh ma dai e' facile. Dai vi dico l'ultima cosa: inizia per B!
Come dite? Chi? Ah pensavate a quello lì? No, non e' LUI.
Stavo parlando di Michael Bloomberg,sindaco di NY da 8 anni che si appresta a vincere per la terza volta - e credo a mani basse - le elezioni comunali in svolgimento quest'oggi.
Gia'...la terza volta, perche' lo scorso novembre il signorino ha pensato bene di cambiare le regole del gioco e far passare una legge ad-personam che gli consentisse di correre per il terzo mandato.
Ecco, a me sta cosa mi fa letteralmente uscire di melone. Attenzione che non lo trovo neanche disprezzabile come politico. Insomma, opportunista come pochi, culo e camicia coi poteri forti dell'economia e della finanza ma anche uno che ha messo fine ad alcuni grossi sprechi nella gestione dei budget pubblici ed un progressista su numerose questioni sociali (aborto, unioni gay, armi). Quello che mi manda ai matti e' lo sprezzo per le regole e questa idea che la politica e' ormai solo una questione di culto delle personalita'. Non e' mica solo Bloomberg, naturalmente. C'e' l'altro Mr. B, i Clinton che si presentano in coppia, le famiglie Kennedy e Bush, etc... In Giappone sono persino riusciti a rieleggere un membro della famiglia Hatoyama (da anni ai vertici della scena politica) nonostante sua moglie sostenga di essere stata rapita dagli alieni. Ma dico, rapita dagli alieni?! Ma che gli passa per la testa alla gente quando va a votare! Il fatto e' che ci piace di + essere sudditi del re piuttosto che cittadini. E' + facile! Per contro devo anche dire che, in tutto cio', trovo meravigliosamente naif l'integrita' e l'acume della sinistra italiana che nell'era della politica spettacolo ci propone un leader dalla personalita' carismatica come Bersani (si sentono in sottofondo le risate finte da sit-com?).
Tornando a NY, mi piacciono un sacco lo slogan degli oppositori di Bloomberg: 8 is enough (8 bastano!) e gli spot elettorali con in sottofondo la sigla della Famiglia Bradford (il cui titolo originale, immagino cassatissimo della CEI, era proprio 8 is enough)

2 novembre 2009

11 Mac vs PC

Magari faccio una magra ma non mi ricordo se in Italia esiste la pubblicita' comparativa.
Ad ogni modo qui esiste e l'esempio + famoso e' probabilmente la campagna con cui Apple sberleffa da anni Microsoft per le prestazioni da pianto dei suoi sistemi operativi.
Il Mac e' interpretato da Justin Long, un attore noto principalmente per essere il fidanzato (o l'ex?) di Drew Barrymore anche se qualche appassionato di horror se lo potrebbe ricordare in un classico di una decina di anni fa come Jeepers Creepers ; il pc, invece, ha le fattezze di un impiegato con gli occhiali, sciapino e un po' sovrappesso che ricorda abbastanza Bill Gates.
Mai avuto un Mac, in compenso posso confermare tutte le piaghe del PC messe in ridicolo nei diversi spot della serie: lo spyware, i problemi di compatibilita', il fatto che si freeza almeno una volta al giorno, ecc...
Questo qui sotto e' l'affettuoso benvenuto al nuovo Window 7:



PS: Oh se non si era capito questa sarebbe una delle reclame che vi avevo promesso di postare una volta al mese. Palbi mica si dimentica!

9 Lesson #12

Oggi lezioncina da 4 soldi.
Anzitutto una piccola premessa: il nickel e' la moneta da 5c mentre il dime quella da 10c. Se le mescolate un po' e magari ci aggiungete un paio di centesimi possono saltare fuori alcune espressioni che e' comodo ricordarsi.

Nickel-and-dime vuol dire vessare con delle piccole spese che una volta sommate si possono anche trasformare in grossi importi. Tipo il piccolo correntista che lagnandosi della sua banca dice: "I hate it when banks nickel-and-dime their customers"

If I had a nickel e' un modo di dire molto usato che, peraltro, esiste pari pari anche in italiano. Significa "se avessi un nichelino per ogni volta che..." e - come in italiano - di solito si dice o con condiscendenza o con un po' di irritazione. Piu' con condiscendenza.

My two cent is, infine, e' una maniera di dare un piccolo consiglio. Per esempio: "My 2 cent would be to add another slide to the presentation". In italiano si direbbe "il mio modesto parere" e bisogna ammetterlo che in questo caso l'espressione inglese e' assai + simpatica.

1 novembre 2009

5 then & now

Mi sono accorto di alcune cose che facevo sempre appena arrivato e che adesso non faccio piu' o faccio in maniera diversa.

Per esempio prendevo sempre il taxi mentre adesso preferisco la metro. Il taxi resta infinitamente piu' comodo e non e' nemmeno costoso ma la verita' e' che con la metropolitana ci si muove molto piu' in fretta specie se ci si deve spostare in orizzontale da est a ovest.

Per decidere cosa fare nel week-end usavo il sito going.com adesso e' mesi che non apro piu' nemmeno gli inviti che mi mandano. Time Out (il link porta al sito ma qui parlo della rivista neh) e' mille volte piu' pratico da consultare, piu' dettagliato e le rubriche sono + spassose. Uno di quei casi in cui la carta stampata vince a mani basse sul web 2.0

Per i primi 6 mesi non ho praticamente mai mangiato a casa mentre adesso spadello almeno 3 o 4 volte alla settimana. Il cucinotto e' sempre il lurido bugigattolo che era ma bisogna ammettere che a furia di ingozzarsi in ristoranti e diner si finisce per sentire la mancanza di una bistecchina ai ferri, una pasta cucinata col soffritto leggero o persino della frittata di zucchine che tua madre ti cucinava un giorno sì e l'altro pure quando eri ragazzetto.

30 ottobre 2009

8 non stanca mai

La nuova serie va in onda la domenica su Fox in prima serata, su TBS c'e' una maratona di 3h ogni lunedì, Cartoon Network trasmette 2 vecchi episodi tutte le sere poco prima della mezzanotte, CW11 ce l'ha in palinsesto sia all'ora di cena che a tarda notte e se non ti stanchi di fare zapping te lo becchi almeno su un altro paio di canali.
Ma nonostante l'autentico bombardamento Family Guy non mi stanco mai di guardarlo
Questa e' la classifica dei miei 3 momenti preferiti. Sulla numero 1 zero dubbi, ma scegliere gli altri 2 e' stata durissima


3. Speaking Italian





2. Whip Cream
(dal sec 53)




1. Bird is the Word


29 ottobre 2009

9 chi lo dice che halloween non fa paura?

Per la notte di Halloween non ho ancora uno straccio di programma, in compenso per il pomeriggio di sabato mi sono fatto incastrare ad organizzare giochi e spettacoli per bambini a Prospect Park.

Gia' sto in ansia. Non e' che i bambini non mi piacciano...bellissimi, specie da lontano o se dormono, ma faccio fatica a trovare sintonia. Tanto per cominciare parliamo lingue diverse (e non mi riferisco solo all'inglese): loro usano espressioni che io non conosco e io ho, come sapete, ho quel genere di umorismo raffinato e sottile che non fa per tutti. In secondo luogo spesso mi capita di confondere il registro linguistico da usare con i bambini con quello che si usa per gli animali domestici, cosa francamente imbarazzante quando dopo un po' te ne rendi conto (What is this? What is this? It's a ball...do you want the ball?). La parte tra parentesi peraltro era uno scintillante esempio del mio umorismo raffinato. Tornando a noi, penso si possa dire che per qualche ragione i bambini riescono a rendermi self-conscious.

Spero di riuscire a farmi assegnare alla preparazione delle merende o dar via i biglietti perche' se mi devo travestire da fantasma o fare da guida per la Haunted Walk nel parco penso che mi tirero' una fucilata. Paura !

27 ottobre 2009

9 problemi di giurisdizione

Questo post ce l'ho in canna da un paio di settimane ma poi non avevo mai avuto il tempo di finirlo. Il punto e' che il sottoscritto - oggi come oggi - non ha un vizio che sia uno: beve con moderazione e solo durante i pasti, il solo pensiero di spendere $10 per un pacchetto di sigarette lo destabilizza, drogarsi non si droga. Insomma un vizietto mi sento + che legittimato a trovarmelo. L'altra cosa e' che (come qualcuno sa gia') sono fissato con il tennis. In particolare penso di potermi definire quasi un esperto di tennis femminile. Ditemi il nome di una qualsiasi sconosciuta giocatrice piazzata oltre la 50esima posizione e io vi so dire se e' + brava di diritto o di rovescio e quali sono stati i suoi ultimi risultati nel circuito. Seriamente, che si parli delle sorelle Bondarenko (la risposta ucraina alle Williams), dell'ormai 35enne veterana Craybas o della russa Nonsochikova, io qualcosa ve la posso raccontare di sicuro. Tipo: quanti di voi sapevano che a fine luglio la nostra Errani con il suo gioco vario ed intelligente ha fatto vedere i sorci verdi alla numero 1 Safina nella finale del torneo di Portoroz in Slovenia, prima di arrendersi 7-5 al terzo? Dico, quanti lo sapevano? Ve lo dico io! Nessuno. Perche' non e' una cosa normale da sapere.
Ecco, io pensavo bene di abbinare la mia voglia di vizio e la mia non comune competenza in materia di tennis femminile (e cazzate in genere) per lanciarmi nel mondo delle scommesse online. Siccome pero' sono sostanzialmente dissociato come vi dicevo nell'altro post, prima di cominciare a scommettere davvero ho monitorato per una settimana il sito Bet365.com, simulando di puntare su tutte le partite in cui mi sentivo sufficientemente fiducioso sulla previsione. E devo dire anche con una riuscita di quasi il 90%, scusate se e' poco. Ebbene, quando dopo tanta preparazione, la settimana seguente mi appresto a creare l'account per scommettere davvero ecco che cosa e' apparso sul mio schermo:


Si legge? Va beh, e' una schermata che dice che non posso accedere al sito in questione perche' non e' autorizzato da questa sedicente AAMS, che mi sembra di capire siano i vecchi monopoli di stato. Adesso, gia' che il governo si venga a fare i fatti miei quando tento di sperperare i guadagni messi da parte col sudore della fronte e' una cosa che mi fa girare le balle ad elica. Ma che poi, quando non solo Google ma persino i network di affiliazione + scrausi lo capiscono benissimo dove mi trovo e non si azzardano a propormi i risultati delle ricerche in italiano neanche se scongiuro in ginocchio, dicevo ma che poi i monopoli di stato si comportino come se mi stessi collegando alla rete dalla bassa bergamasca usando Alice o Tiscali mi pare una roba ai limiti dell'intrusione.

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