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27 febbraio 2010

11 oro, argento e (faccia di) bronzo

Ci risiamo. Come 2 anni fa a Pechino, gli Stati Uniti si pavoneggiano senza averne il minimo titolo di aver vinto le Olimpiadi (fra l'altro sono io o l'edizione di quest'anno e' stata la + loffa della storia?).

Come vedete da questa immagine, tratta da Sports Illustrated, si piazzano con infinita sicumera in cima al medagliere forti di 37 podi totali contro i 30 della Germania, seconda e i 26 del Canada, terzo








Peccato pero' che il vero medagliere sia quello qui sotto (tratto dalla Gazzetta) perche', da che mondo e' mondo, la classifica viene stilata sulla base del numero di ori vinti. Gi Stati Uniti non solo non vincono ma sono buoni terzi, bastonati dai padroni di casa canadesi (che oltre a staccarli di 5 ori li hanno mazzolati pure nell'attesissima finale di hockey) e battuti per un pelo persino dai tedeschi.








Come dire, lo sappiamo che siete bravi, io vi voglio pure tanto bene ma quando perdete perdete !

26 febbraio 2010

13 vegano splatter

Brava gente i vegetariani.
Non solo perche' le intenzioni sono nobili ma anche perche' - come si dice qui - "you gotta feel for those guys". Voglio dire: niente prosciutto, niente salame, mai un hamburger...io non c'avrei mai tanta forza di volonta'! E i vegani, che mi dite dei vegani? Niente parmigiano sulla pasta, niente poached eggs per il brunch della domenica.
Pero', c'e' un pero' !
Sotto il mio nuovo ufficio c'e' questo take-away che si chiama Loving Hut, dove fanno roba gran ghiotta...e vegana per l'appunto.
Ecco, che cosa puoi dire di male di una piccola catena di fast food vegani, no profit, dove ogni locale e' a gestione familiare e che fa pure il mangiare buono? Niente, direte voi
Sì niente, pero' lasciati dire che se io sono tranquillo in coda ad aspettare il mio veggie burger e tu mi fai vedere sullo schermo della tv un video truculento con gli animali della fattoria sottoposti a ogni genere di tortura, sofferenza e atrocita', a mio modesto parere, non fai proprio proprio una genialata. Primo, perche' io - che sono persona media, anzi diciamo anche media tendente al sensibile - piu' che dispiacermi per le povere bestie mi incazzo che mi hai fatto passare la fame. Secondo, la prossima volta prima di tornare ci penso 2 volte e te non solo perdi i miei soldi (che e' quello che ti interessa meno) ma anche l'occasione di un confronto + costruttivo e di espormi ancora al tuo modo di far da mangiare.
Insomma facciamo a capirci: io vegetariano presumibilmente non lo diventero' mai, vegano men che meno ma se come dici sul menu', riducendo del 20% il mio consumo di carne, faccio un gran bene al mondo io ci posso anche stare. Tu, pero', smettila di fare il vegetariano splatter

25 febbraio 2010

10 quanto costa il visto

Come vi avevo promesso qui, oggi passo in rassegna i costi per ottenere un visto che magari a qualcuno fa comodo saperlo.
Lo studio legale si ciuccia, indicativamente, tra i $2,500 e i $3,500. Se vi chiedono di meno non fidatevi, se vi chiedono di piu' negoziate. Si puo' anche fare senza ma io ve lo sconsiglierei: e' sempre meglio avere un professionista che sa dove, di solito, il meccanismo si inceppa e come mettere assieme i documenti a sostegno della application per renderli piu' convincenti. Ecco, l'avvocato e' la voce di costo singola piu' onerosa ma non e' sicuramente l'unica.
Procediamo per ordine.
Il passaporto ce l'avete? E' quello a norma, predisposto per la lettura ottica, frizzi, lazzi e cotillon? Buon per voi...ma attenzione lo stesso perche', in molti casi, e' richiesto anche che il passaporto abbia scadenza superiore di almeno 6 mesi al periodo di validita' del visto. Come dire che, spesso e volentieri, vi tocchera' comunque andare in questura a rifarlo. C'e' da pagare la marca da bollo da €40.29 e fare un versamento su un conto corrente del Tesoro per un importo di €44.66 Aggiungi €5 per le fototessere alla macchinetta della stazione e con il passaporto avete fatto.
Adesso passiamo al visto vero e proprio.
Anzitutto ci sono delle tasse da pagare: una da $131 con versamento da fare tassativamente in BNL per la stampa e una da $180, prevista solo per alcune tipologie di visto e pagabile attraverso apposito sito web. A cosa serve la seconda non ho mica capito bene. Anche qui ci vogliono le foto, ma non potete riciclare quelle della macchinetta perche' hanno bisogno di un formato particolarmente bizzarro. Da Duane Reade te le fanno pagare $5 a copia e, anche se te ne serve una sola, quando sei lì vuoi non stamparne almeno 4? E giu' altri $20. Poi ci sono dei documenti di supporto alla domanda (lettere dell'azienda sponsor, copie di certificati, rendiconti, roba varia insomma) che ti devi far mandare dagli Stati Uniti. Siccome con queste cose finisce che sei sempre in ritardo, vai di corriere espresso con consegna prioritaria che non so bene ma verra intorno ai $40 secondo me. Giretto al comune di residenza che vi stampa lo stato di famiglia a prezzo di occasione (circa €0.50) e a questo punto siete pronti per prendere l'appuntamento al consolato.
C'e' un numero da chiamare (ovviamente a pagamento) ma siccome gli 899, da qualche anno, sono disabilitati di default potete optare anche per l'addebito di €15 sulla carta di credito.
Andate a fare l'intervista (il costo del trasporto chiaramente dipende da dove vivete ma facciamo sui €20, supponendo veniate da fuori e dobbiate prendere treno e metro) e se tutto va come deve vi concedono l'agognato visto (squillo di trombe come quando la Clerici parlava con la giuria). Prima di metterci le mani sopra, pero', dovete passare a ritirarlo da una filiale di Mail Boxes etc. che per il disturbo si prende €4.30 (a cui se ne possono aggiungere fino a 30 se, anziche' recarvi personalmente all'agenzia, chiedete la consegna a domicilio).
E con questo dovrebbere essere tutto. Anzi anche no perche' tra fotocopie, fax e chiamate intercontinentali, secondo me, altri €25-30 ti partono tutti.
Insomma calcolatrice alla mano arriviamo a un totale di circa $600 + le spese legali.
Non e' una cifra da farsi venire il mal di pancia, ma neanche poco insomma.

23 febbraio 2010

10 Lesson #23

Qui non si fa lezione dalla meta' di gennaio e gia' a Natale vi avevo dato la settimana di vacanza.
Beh, spero che ve la siate spassata perche' adesso vi rimetto sotto io a studiare e quando avro' finito con voi l'esame di maturita' ve lo ricorderete come una passeggiata di salute.
Siccome dobbiamo rimetterci in allenamento mi sembrava appropriato parlare un po' di sport. E' comune che espressioni del vocabolario sportivo vengano utilizzate in maniera traslata anche in altri contesti. Non so, in italiano, per esempio, si dice "Mi hai fatto un assist" quando uno ti piazza lì la battuta sul piatto d'argento o "1-1 palla al centro" se si vuole ricominciare da capo mettendo il passato da parte. Pure in america si fa ma anziche' al calcio si attinge ai loro sport del menga, soprattutto al baseball.
Un'espressione che si sente spesso e' "He's throwing me curve balls" (tirare una palla curva) per dire che qualcuno fa il bastardello e cerca di metterti in difficolta'. Ragazzi, visto che nella vita di palle curve ne arrivano a tutti , secondo me, tanto vale cominciare ad allenarsi per diventare bravi battitori. Che poi l'altro ottimo motivo per battere bene e' conquistare le basi. Scommetto che "Andare in seconda base" e' un'espressione che avete sentito tutti nei telefilm americani perche' non si presta ad essere tradotta con frasario da fascia protetta e giustamente i curatori italiani preferiscono fare gli ignavi e lasciarla letterale.
Ecco, nel gergo internazionale del petting first base sarebbe il bacio (lingua ammessa) , second base toccare le tette (clothes on), third base arrivare alle mutande (senza un rapporto sessuale vero e proprio) e la quarta base che non si dice quarta base ma home sarebbe appunto la copula agognata. Questo a quanto mi ricordo eh...che da quando ero adolescente io e' passato così tanto che potrebbero avere cambiato le regole del gioco.
Altra espressione molto comune e' "step up to the plate" che si usa per indicare quando un giocatore va in battuta ma che figurativamente descrive l'atteggiamento di chiunque si appresti a compiere un dovere o fare qualcosa di importante (He should step up to the plate and do it for his family).
Insomma, l'avete capito...quasi sempre baseball! Agli altri sport rimane giusto qualche briciolina, tipo hat trick (infilare un tris come chi fa 3 goal ad hockey), to be on par (fare una prestazione sufficiente come nel golf) o kick off (iniziare un'azione come nel football)

22 febbraio 2010

11 PA rating

Io sono fanatico del film Le 12 fatiche di Asterix e la scena che mi piace di piu' in assoluto e' quella in cui lui e Obelix entrano nella casa dei matti per farsi rilasciare il fantomatico lasciapassare A38.
Ecco, dopo un mese passato in allegria a compilare inutili scartoffie, inoltrare domande ridondanti, appiccicare costose marche da bolle e parlare con persone costrette a vivere dietro uno sportello per mantenere la famiglia, vi posso serenamente dire che e' piu' divertente nei cartoon che nella vita reale.
E allora sai che si fa per sfogarci un po'? Proviamo a dare i voti alle pubbliche amministrazioni italiane e americane...e vi avverto che ci saranno delle sorprese

Ufficio Anagrafe del mio paesello: 7,5
Niente code, gran sorrisi allo sportello e carta d'identita' rinnovata in 5 minuti netti.
Al paesello e' tutto facile lo so anche io...ma forse vuol dire che e' il caso di delegargli piu' cose, no? E invece siamo ancora qui con dozzine di enti inutili che non hanno nessun contatto con il cittadino ed esistono solo per creare consenso politico e sacche di voto.
Il motivo per cui non ho dato un voto piu' alto e' che il sindaco, che passava casualmente di lì, si e' sentito autorizzato a interromperci per chiedere all'impiegata se aveva visto le sue chiavi: 1/2 punto di penalita' per la privacy e almeno 2 per la maleducazione.

Commissariato di polizia del paesotto limitrofo: 8
Il passaporto si puo' rifare un po' dappertutto: al comune, alle poste, ecc...
Se volete fare in fretta, pero', e' meglio recarsi direttamente alla questura del capoluogo di provincia o (come nel mio caso) a un commissariato di polizia abilitato.
Passaporto rifatto in 24h mentre tutti mi dicevano che ci avrebbero impiegato diversi giorni. Sarebbe una performance da 10 pero' ragazzi un po' di sprint in piu'! Mille storie ed obiezioni, richieste di documenti extra e autocertificazioni prima di dire che sì, forse, ce la potevano fare. Insomma gli dico ancora grazie che ce l'hanno fatta e se no per me erano casini ma ci vuole proprio un passo in avanti a livello di mentalita' nella pa.

Ambasciata Americana a Milano: 7-
Estremamente efficiente. Appuntamento preso nel giro di 3gg, visto rilasciato in 24h. Sia le impiegate italiane all'ingresso sia le funzionarie americane che ti fanno l'intervista mi sono sembrate competenti, attente e precise: hanno pochi minuti per capire se una richiesta e' legittima o meno e per quello che ho visto io fanno il loro lavoro con scrupolo.
1 punto di penalizzazione perche' c'e' una fee da pagare per ogni movimento che fai (su questo arriva un post ad-hoc nei prossimi giorni) e almeno 2 (anzi 2 abbondanti da cui il 7-) per la fila di mezz'ora fatta fuori, al freddo e sotto una pioggerellina intermittente, la mattina dell'intervista. Mi indignavo 3 o 4 anni fa quando si vedevano le immagini degli immigrati accampati fuori dagli uffici postali per fare domanda di regolarizzazione, mi arrabbio altrettanto o anche di piu' se la fila al freddo tocca farla a me. Ci deve essere un modo piu' rispettoso per gestire la cosa, no?

Ufficio Immigrazione USA: 3
Questa piu' che una valutazione di efficienza e' una critica di principio.
Il sistema delle quote ha veramente rotto il cazzo.
E' legittimo che si regolino gli ingressi: questione di sicurezza del paese ma anche di tutela degli immigrati perche' non vengano sfruttati e possano vivere in condizioni decorose. Pero' ci sono modi migliori per farlo che fissare un tetto numerico: rivedere i requisiti per l'assegnazione o stilare delle graduatorie, per esempio. In Italia scoppiano le polemiche quando si dice che senza un lavoro regolare un immigrato non puo' restare, negli Stati Uniti si arriva al paradosso che avere un lavoro (qualificato e ben retribuito) puo' non essere abbastanza a volte.

Visto che le sorprese non sono mancate? La prima e' che mi sono trovato davanti organizzazioni discretamente efficienti, la seconda che Italia batte USA 8- a 5. Chi l'avrebbe mai detto!
O forse e' solo che - come la giri la giri - il paese dove sei nato fa sempre la differenza e la qualita' del servizio che ricevi e' diversa se sei un cittadino a pieno titolo o un extra-comunitario (anche se quasi di lusso).

21 febbraio 2010

20 di nuovo a letto presto

Stasera di nuovo a letto presto, come lunedì scorso.
Non e' che mi tocchi proprio una levataccia perche' devo essere alle 9 a 2 fermate di metro da qui. Pero' vorrei essere bello pimpante dato che comincio un nuovo lavoro.
Questo blog nei suoi 2 anni e passa di vita vi ha abituato a non parlare di lavoro praticamente mai se non per dire cosa ho mangiato in pausa pranzo o che sono in trasferta da qualche parte. Le cose non cambieranno quest'anno ma che volto la pagina dopo 4 anni ve lo volevo dire.

20 febbraio 2010

12 back in town

Se atterro al JFK di solito torno a casa in taxi. In autostrada c'e' un punto dove, appena dopo una curva, lo skyline di manhattan appare quasi inaspettatamente. Ecco io, quando arrivo a quel punto lì, godo. Avete presente che in Ally McBeal c'e' un personaggio che crede di sentire Barry White che canta? Io lo stesso, nel 2008 mi sentivo l'American Boy di Estelle e nel 2009 ero in un Empire State of Mind.
Ieri sono tornato in metropolitana perche', avendo solo bagaglio a mano, mi sentivo in colpa a buttare i $50 del taxi. Sapete che vi dico? Ho goduto lo stesso e di brutto...anche se, per il momento, la colonna sonora del 2010 la dobbiamo ancora trovare.

15 febbraio 2010

26 a letto presto

Stasera a letto prestissimo che domattina mi devo presentare dal signor console a perorare la mia causa. Speriamo di perorare liscio.

14 febbraio 2010

6 up in the air

Tra le rubrichette di questo blog andate a farsi benedire causa mia letargia incipiente c'e' pure quella degli "ultimi 15gg al cinema". Presente quando vi postavo 3-4 raccomandazioni ogni 2 settimane? Secondo gli archivi ufficiali l'ultimo volta che sono andato al cinema e' stato per vedere avatar, il 12 gennaio...come dire leggerissima-quasi inavvertibile flessione della frequenza.
Ad ogni modo, ieri sera, ho visto Up in the Air che - a dire il vero - si e' pure rivelato una mezza delusione: insomma, nomination all'Oscar scippata.
Il film una cosa intelligente la fa - e la fa pure bene - che e' quella di mettersi in relazione diretta con l'attualita' e portare all'interno della storia in maniera organica e non pretestuosa il tema della recessione. Gia' per una pellicola del filone romantico direi che non e' poco di questi tempi ma non posso neanche dire che mi aspettassi di meno da Jason Reitman, che e' il regista di Juno e Thank you for Smoking.Vi posso anche confermare che George Clooney e' molto bravo - come spesso gli succede - nel ruolo di un uomo con una carriera di successo e gran carisma ma una vita privata inesistente...apparentemente per scelta, in realta' piu' per sua poca vocazione a stare con gli altri.
Il problema, pero', e' che nello sviluppo narrativo di una storia ci sono sempre dei momenti in cui ci si gioca tutto e il film, secondo me, fa cilecca in ben 3 momenti chiave, in uno addirittura sfiorando il ridicolo (e dico io...1 passi, 2 va beh, ma 3 allora sei stronzo).
Nel complesso passabile ma pas de quoi.

13 febbraio 2010

5 we are the world 25 for haiti



Lo sai fin troppo bene anche tu come funziona.
Sui $10 della tua donazione
  • 1 finira' nelle tasche di un esimio uomo politico, che lo usera', in parte, per alimentare la gia' cospicua fortuna della sua rispettabile famiglia e, in parte, per pagare i suoi patetici vizi di ultrasessantenne che - magari con l'ausilio della chimica - una ripassata riesce ancora a darla alla puttana di turno
  • 5 si trasformeranno in profitti per una combriccola di palazzinari fetidi e senza un'anima che, appena sentita la notizia di una sciagura al telegiornale, cominciano gia' a fregarsi le mani e, in preda a un entusiasmo da animali, non riescono a trattenere le battute
  • 2 saranno inevitabilmente sprecati a causa di inefficienze di vario tipo perche', anche con tutte le migliori intenzioni, coordinare interventi di questo tipo e' una cosa molto difficile
  • 1 verra' usato per un progetto con cui tu personalmente non sei molto d'accordo (una chiesa anche se tu sei ateo, un monumento che a te dell'arte frega sega, ecc...)
  • e 1 verra' usato per aiutare la povera gente, proprio come avevi in mente te all'inizio
Come dire che - cosa decidi di fare, alla fine, sono fatti tuoi - ma, secondo me, 1 buon motivo per fare una donazione ce l'hai.

PS: pensavo che il remake di We are the World sarebbe venuto una boiata e, invece, devo dire che mi piace molto. Mi viene gia' la pelle d'oca al secondo 5 quando Jennifer Hudson fa da contrappunto alla vocina angelica di Justin Bieber, mi piace di brutto la parte rap e devo dire che pure gli inserti con l'originale di Michael Jackson, alla fine, ci stanno.

11 febbraio 2010

10 what the fuck

Poco fa c'e' stata un'esplosione all'angolo tra 6a e 20esima, a 100m da casa mia. Sembra che l'esplosione sia scaturita da un tombino e sia stata provocata dal cortocircuito di un trasformatore. Non ci dovrebbero essere feriti

Per chi conosce la zona, l'esplosione e' avvenuta di fronte al Radio Shack, dalla parte della strada opposta al grande Bed,Bath&Beyond di Chelsea. Questo e' il link da cui ho tratto l'immagine. Vi tengo aggiornati se riesco a saperne qualcosa di piu'.
Ieri la tempesta di neve, oggi l'esplosione...quasi dovrei essere contento di essere in Italia in questi giorni

13 de palbii lamentationibus

Dai che ce lo so che un po' vi piace quando faccio il lamentoso e mi compiango delle mie sciagure.
Che poi - direte giustamente voi - se si lamenta palbi che e' bello, ricco e intelligente che dovrebbero fare gli altri? Eh, non saro' certo io a darvi torto ma, fatto sta, che a lamentarsi un po' mica si fa peccato.
Quindi eccomi qua a parlarvi di altri 5 problemi - gravi, importanti e di un certo spessore - che mi affliggono in questo noioso febbraio
  • Quando sono partito da NY non sapevo quanto mi sarei fermato e siccome non mi andava di imbarcare la valigia ho portato solo il bagaglio a mano con numero 3 cambi, che adesso indosso a rotazione da ormai un mese. Che poi tra i 3 cambi c'e' anche un paio di jeans che gia' mi stavano un po' stretti e che, a furia di visitare la dispensa, ora non si chiudono piu' e quindi tecnicamente i cambi sarebbero 2.5 (3 sopra e 2 sotto)
  • La sera non c'e' verso di addormentarsi. All'inizio pensavo fosse il jet lag ma mo' e' passato un mese e la teoria non regge piu'. Penso proprio che la colpa sia del letto che, a prima vista, e' uno spazioso matrimoniale ma, in realta', e' costituito da 2 materassi singoli (secondo me neppure alti uguale) e a me - che dormo immobile come una pietra ma, prima, per prender sonno ho bisogno di girarmi e rigirarmi pure in diagonale - questa cosa da' parecchia noia
  • Sto leggendo questo libro che si intitola il Padiglione d'oro. Ebbene trattasi di autentico dito al culo...non brutto eh intendiamoci, ma uno di quei libri dove non succede mai niente e che spendono pagine e pagine a descrivere gli stati d'animo del protagonista e i suoi travagli emotivi. Not in the mood, ma oramai l'ho cominciato e io di solito sono per finirli i libri a meno che siano realmente insfangabili
  • Costa tutto carissimo...oh io non so cosa dirvi ma qui costa tutto come a NY e alcune cose anche di piu' (tipo il telefono che e' davvero una vergogna). Sara' il cambio, sara' che non parlo degli affitti (la voce tradizionalmente dolente del bilancio di un nyese), sara' quello che volete voi ma la situazione mi pare fuori controllo. Perche' costa come NY ma non e' mica NY
  • Tra un paio di giorni e' San Valentino. Per farvi capire quanto sono eccitato per questa cosa vi dico solo che quando ho cominciato a vedere post e tweet dove si parlava di V-day non avevo capito a cosa si riferissero e sono andato a cercare se ricominciavano i visitors

10 febbraio 2010

9 coyote alla columbia

Io sono cresciuto qui al paesello che non sara' proprio campagna ma, insomma, poco ci manca. Mio nonno faceva il contadino e ho ancora diversi parenti che abitano in cascina.
Questo per dire che ho abbastanza dimestichezza con animali un po' di tutti i tipi: trovo le buche delle talpe in giardino, il mio cane e' impegnato in una personale e dolorosa battaglia per lo sterminio della razza dei ricci, nel boschetto vicino a casa scorazza una volpe e se una lepre mi taglia la strada quando faccio la bassa non dico che sia la normalita' ma neanche una stranezza.
C'e' da dire, pero', che - nonostante la fama di giungla di cemento - anche NY riserva frequenti sorprese dal punto di vista faunistico. No, non mi riferisco al fatto che ci sono piu' ratti e pantegane che esseri umani (anche se a ben vedere sono pure loro creature di dio) e nemmeno alle legioni di cani di tutte le taglie e misure che misteriosamente riescono a vivere in monolocali dove, gia' a fatica, ci sta una persona ma piuttosto a scoiattoli, orsetti lavatori, aquile, falchetti e altre bestie selvatiche che e' abbastanza comune vedere lungo il fiume Hudson, nei grandi parchi e nella parte settentrionale di Manhattan verso Morningside Heights.

Fino a ieri, pero', di coyote non ne avevo mai sentito parlare! Per quello mi ha fatto un po' ridere, mentre facevo i miei esercizi di spagnolo, beccare questo articolo dove si dice che la Columbia University ha diramato un comunicato ai suoi studenti, invitandoli a stare all'occhio perche' 3 coyote si aggirano per il campus. E poi c'e' chi dice che la vita dello studente non e' dura! Oh in bocca al lupo (figurato s'intende) a quelli della Columbia e, perche' no, anche ai poveri coyote visti i 30cm di neve che oggi dovrebbero cadere sulla citta'...senza contare il fatto che non lo so mica se e' piu' pericoloso un branco di coyote o un branco di newyorkers!

9 febbraio 2010

13 elisabetta e melissa in america

Della rivalita' tra la Canalis e la Satta si e' parlato tanto.
Elisabetta smette i panni della velina mora e Melissa si accomoda al suo posto sul bancone di Striscia; la Canalis scarica Vieri e la Satta si precipita come una falchetta a consolarlo; a Controcampo si alternano una stagione a testa.
E adesso che Elisabetta e' sbarcata in America grazie alla love story con Clooney, Melissa non poteva certo essere da meno e quindi eccola qui comparire, in tutto il suo splendore, sul calendario di Sports Illustrated.
Insomma Eli e' sbarcata in America con Clooney, Meli con la patonza colorata

Vi prego, vi prego, vi prego cliccate sul link e sentitevi l'intervista in inglese che e' epica

8 febbraio 2010

13 superbowl commercials

Ieri c'e' stato il superbowl.
A noi del football ci frega sega - va beh, dai, ammetto di essere un po' contento che abbia vinto la squadra di New Orleans - ma il principale motivo di interesse della serata sono i nuovi spot sfornati (e pagati a peso d'oro) da tutte le piu' grandi aziende.

Siccome con le lezioni di inglese siamo in pausa forzata, almeno l'appuntamento mensile con la pubblicita' lo volevo mantenere, quindi eccovi qui la top 3...imho, ovviamente

Bud Light sull'isola di Lost
(troppo sul pezzo...prevedo product placement a go-go nella stagione appena partita)


Vizio porta internet in tv
(anche il numa numa e Beyonce' che e' prezzomolina)


Doritos e il cane
(che non e' così bello come spot ma che a me ha fatto straridere perche' - causa minacce anonime dei vicini (sigh!) - la notte dobbiamo mettere quel collare anche al mio cane


Se volete vedere tutti gli altri andate su questo canale di youtube, che ieri per la prima volta ha trasmesso gli spot in diretta, contemporaneamente alla tv

5 febbraio 2010

14 io sono con veronica (del GF)

Avendo accumulato, in questi giorni pigri, un piu' che rispettabile monte ore di visione mi sento legittimato a esprimere anch'io la mia preferenza sui concorrenti del Grande Fratello.
Per il sottoscritto, la vincitrice (morale) di questa edizione e' la panterona de noartri, maestra d'asilo di giorno e cubista di notte, la borgatara dalle forme prorompenti e dall'animo fragile...Miiiss Veronica Ciardi!


Sì, lo so...gia' vi sento che mugugnate e dite che non vi va bene e allora io ribatto punto su punto prima ancora di darvi il tempo di fare bef.
Obiezione nr.1: Ma e' una zoccola A parte che quando mai e' stato un difetto...faccio, cmq, rilevare che la generosa Veronica, attenendosi alla regola aurea delle femmine italiche, l'ha fatta snasare un po' a tutti ma mica l'ha smollata che io sappia. Mica come quel quaquaraqua del Baiocco, entrato nella casa vantandosi di essere illibato e che poi ha ceduto miseramente alle prime lusinghe. Zio bono, che sei vergine e te ne vanti mi puo' anche stare bene, ma poi resta coerente che se no fai proprio la figura del ciula. Ecco, Veronica, invece, e' un'altra storia.
Obiezione nr.2: Ma e' burina. Mo' che e'? Adesso al Grande Fratello si va per dissertare finemente del pensiero cartesiano? Eh no ragazzi! Io al GF e-s-i-g-o concorrenti bori e un po' coatti che se no preferisco leggere un libro
Obiezione nr.3: Ma prima bacia i maschi, poi bacia le femmine e, insomma, non si capisce. Anche lì saranno beati fatti suoi, no? Che poi secondo me si capisce perfettamente che le piacciono i maschi ma non disdegna la lesbo pomiciata. E mo' voglio sentire se qualcuno (uomo, donna, gay o etero) ha da dire qualcosa di male sulle lesbo pomiciate in genere.
Obiezione nr.4: Ma e' iena. Mica e' vero! Certo e' iena con il buzzurro che ha nominato la sua compagna di pomiciate ma, a me, sta cosa che affronta di petto chi le fa uno sgarro devo dire che mi piace. Insomma, le verrebbe piu' comodo nicchiare,no? O cercare di aggregarsi con i vari gruppetti...lei, invece, va avanti per la sua strada finche' ci sbatte il muso. Io, pure, faccio così con chi mi fa dei torti perche' cosa fai finta ricucire a fare se uno non si e' fatto scrupolo di ferirti?

Allora, che dite? Vi ho convinti? La televotate?

PS: maronna se non torno a NY un po' in fretta qui si completa la trasformazione in casalingo di voghera!

4 febbraio 2010

18 panico internettiano

Diciamo tutti un bel grazie a Tele2 che mi ha lasciato 36h (!) senza internet, provocandomi quelli che possono essere considerati, a buon diritto, i sintomi di un principio di attacco di panico.
Fossi al mare ci potrei anche stare senza internet (credo), pure a New York forse, magari, puo' anche darsi che sì, qualche giorno di autonomia ce l'avrei, ma qui al paesello, no eh! Gia' e' una vita grama, se togliamo anche la finestra sul mondo mi posso preparare il cappio.
Perche' poi, forse, a voi mica e' chiaro che coglioni a elica mi sto facendo qua a case dei miei, dove ho passato - ahime' - ben 3 delle ultime 4 settimane.
  • Punto primo, al paesello dove abitano i miei di amici non ce n'ho. I piu' vicini stanno a qualche centinaio di km che non e' comodo
  • Niente macchina e l'unico luogo di intrattenimento raggiungibile a piedi e' il censuratissimo cinema dell'oratorio, che uno si dice "magari anche no". Quando voglio andare a Milano, o da qualche altra parte, devo prenotare con debito anticipo i servigi della mia sorellina che mi porta in macchina fino alla stazione, mi faccio la mia bella oretta di treno o metropolitana e poi devo stare attento a finire la serata entro le 11 che se no non riesco piu' a rientrare
  • I miei son tanto cari e buoni (insomma) ma questa e' casa loro e giustamente c'hanno le loro regole e abitudini. Tanto per dire, pranzo a mezzogiorno e cena alle 6....roba che io devo prendere un imbuto per mandar giu' le cose a tavola e quindi continuo a piluccare tutto il resto della giornata
  • La televisione italiana non aiuta. Fortunatamente ci stanno Iris e Rai4 ma mediamente c'e' da flagellarsi. Piu' per la mancanza di varieta' che per altro, perche' io non sono mica uno che il nazional popolare non gli piace. Pero' il nazional popolare e basta non mi piace no
  • Ah comunicare con l'America e' comodo, neh! Le 3-6 ore di differenza sono decisamente piu' comode a fusi inversi, ovvero quando te ti svegli e gli altri hanno gia' lavorato tutta la giornata
  • Pessimismo e fastidio
Praticamente mi sembra di essere tornato in terza media e sappiate che non ero un 13enne di quelli contenti.

2 febbraio 2010

6 tra moglie e marito...non mettere l'academy award

Ma lo sapevate che Kathryn Bigelow, l'acclamata regista di The Hurt Locker (film favorito per gli Oscar e che il vostro palbi cerca inutilmente di vedere da ormai 6 mesi, ma che poi per una ragione o per l'altra - leggasi indesiderati, improvvisi e continui viaggi intercontinentali - non riesce mai) e' l'ex moglie di James Cameron???
Io mica lo sapevo, che se no almeno ci trovavo un tema di interesse in piu' nella interminabile award season.
Allora, l'oscar lo vincera' lei per il suo film sulla guerra in Iraq o lui con la corazzata Avatar?
Io penso lei.
Nel frattempo eccovi qui tutte le nomination.

1 febbraio 2010

8 la dispensa

Ingrasso, lentamente ma ingrasso.
Ero 69kg all'arrivo in Italia, la settimana scorsa, e mo' siamo quasi a 71.
Sfatiamo subito alcuni miti sulle possibili cause
1. I manicaretti cucinati dalla mamma non c'entrano niente. Mia madre e' una cuoca abbastanza mediocre...piu' per mancanza di fantasia e applicazione che per reale incapacita'.
2. Non e' per le porzioni generose servite a tavola. Io, a tavola, mangio sempre il giusto anzi direi anche tendente al poco per essere un maschio
3. No, a NY non faccio la fame e il mio frigorifero nyese non e' sempre vuoto come sostiene mio padre. Tutt'altro direi!

Qui, pero', e' davvero come avere il supermercato dentro casa: le cose da mangiucchiare non finiscono mai e quindi io finisco a sgranocchiare ininterrottamente da quando mi sveglio la mattina fino alla sera prima di andare a letto. In cantina c'e' una stanza che sara' grande piu' o meno come la mia vecchia cameretta ed e' riempita di ogni ben di dio: salamelle, cioccolata, dolci assortiti, scatolame, sottoli e sottaceti, patatine, un bendiddio di frutta fresca e (in apposito frigorifero) anche formaggi stagionati, yogurt, gelati e granatine...insomma roba che basterebbe a sfamare una famiglia media per oltre un mese.
Quando abitavo qui non potevo immaginare che ci fosse gente che riesce a vivere senza la dispensa; adesso mi viene un po' da ridere pensando ad un'intera stanza dedicata a stipare generi alimentari manco fossimo su una nave.
Si vede che i miei genitori sono nati durante la guerra e sono venuti su con la smania di mettere il cibo da parte!

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