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13 aprile 2009

2 per ristoranti

Mi hanno detto che è da un po' che non faccio un bel post sui ristoranti dove ho mangiato.
A dire il vero a me pare un po' strano perchè mi sembra di non parlare mai d'altro...cmq eccovi accontentati

Friend of a Farmer: dopo aver provato per mesi a infilarmi per brunch ci sono andato a cena. Come portare la campagna nel cuore della metropoli! E' un'improbabile riproposizione di un cottage rurale con tanto di camino, sassi a vista e carta da parati a solo un paio di isolati da Union Square. Cibo è di sostanza (pure troppo) e molto saporito

Morimoto: delusionissima! Uno dei ristoranti giapponesi più quotati della città alla fine riserva un menù sciapino e pretenzioso. La cosa + bella è il cesso robotico made in Japan al piano di sotto dove puoi sceglierti la temperatura della tazza e l'intensità dello schizzo

Buddakan: uno di quei posti che esistono soltanto a NY. Location mirabolante...praticamente il salone da ballo di un palazzo imperiale. E il menù (che non è neanche troppo caro) è ampiamente all'altezza. Naturalmente si tratta di cucina asiatica con ricette di carne e pesce ma anche qualche (delizioso) piatto vegetariano. Il contorno di carotine io me lo sogno ancora adesso da quant'era buono

Spice Market: altra location spettacolare nel cuore del Meatpacking District. Menù eclettico con ricette dai 4 angoli dell'Asia e pietanze rigorosamente da condividere con i commensali. Forse un tantinello turistico e certamente un po' inflazionato ma fa sempre la sua figura. Soprattutto per i piatti di pesce

Tarallucci e Vino: nome azzeccatissimo per un localino senza troppe pretese dove si beve volentieri un bicchiere e si mangia cucina italiana semplice semplice. Io sono stato a quello in St. Mark Pl ma credo ce ne sia un altro a Union Square

Knickerbocker: steak house del west village con 30 anni di attività alle spalle ma ancora popolarissima grazie alle bisteccone gigantesche e all'atmosfera conviviale. Qualche volta ci fanno anche muica dal vivo

2 commenti:

Crazy time ha detto...

la temperatura della tazza?
vale

palbi ha detto...

eh sì! I giapponesi hanno una teoria (che io sostengo). Piedi e XXXX (omissis)vanno tenuti al caldo per il comfort, la testa al freddo per ragionare bene.

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