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8 giugno 2008

0 Yankees' Circus

Questa settimana sono stato per la prima volta a vedere una partita di baseball allo Yankee Stadium. Me tapino, mi sono fatto accompagnare da un interista che confermando tutto quello che di brutto sapevo su questa razza sfortunata, ha passato l'intera partita a farfugliare qualcosa sul fatto che il calcio è l'unico sport degno di essere praticato sul pianeta e a predicare che secondo lui (che di baseball ne sapeva meno di me) i Mets stanno agli Yankees come il Milan sta all'Inter.

Detto questo l'esperienza mi è piaciuta un sacco e queste sono le mie principali riflessioni:
  • Lo Yankee Stadium è sorprendentemente piccolino anche se dicono riesca a contenere 25,000 persone
  • Anche se lo stadio si trova nel Bronx, ci vogliono appena una ventina di minuti per arrivarci da Midtown e la metropolitana ti lascia proprio all'ingresso (altro che le processioni da P.le Lotto per andare a San Siro)
  • Trovare il proprio posto è un'impresa pressochè impossibile perchè le tribune sono divise in tanti piccoli box dove i numeri si susseguono in ordine random. Per un momento ho anche sospettato che il tutto avesse a che fare con la serie di Fibonacci, ma pare di no
  • Non c'è il divieto sugli alcoolici, anzi gli inservienti ti strillano nelle orecchie fino a quando non ti sei comprato una birra. Ciononostante i tifosi delle due squadre si mescolano tranquillamente senza che ci sia il minimo incidente.
  • 10 innings sono decisamente troppi. 5-6 per me basterebbero
  • Il baseball è lo sport + intasato di statistiche del mondo. A me piace il tennis che è a sua volta uno sport votato alla statistica (% di prime palle, errori gratuiti, palle break salvate). Ma nel baseball si va letteralmente fuori controllo (quante palle hai battuto per le ultime 2 squadre in cui hai giocato, il numero di basi rubate nelle partite disputate di sabato, se sei stato mai eliminato per strike-out in un anno bisestile, etc...)
  • I giocatori più amati degli Yankees sono Jeter, Alex Rodriguez ed il grande vecchio Matsui, che si chiama come una mia collega morta alcuni anni fa e ricordo sempre caramente
  • I tifosi del baseball sono incostanti. Se la loro squadra va sotto e le possibilità di recuperare sono poche è facile che lascino lo stadio in anticipo
  • Se la partita di pallone è una specie di grande rito, la partita di baseball invece è un grande circo. Ogni giocatore ha il suo soprannome e le sua sigletta personale che viene messa su quando va in battuta; durante gli intervalli vengano estratti degli spettatori che si possono portare a casa i ricchi premi offerti dagli sponsor rispondendo a quiz + o meno pertinenti (indovinare chi ha il record del maggior numero di home run in una singola stagione, riconoscere un giocatore vedendo una sua foto da bambino, ecc...); e nel pubblico c'è sempre qualche celebrity (questa volta era Adam Sandler) che racconta di quando veniva alla partita da bambino
  • Nel baseball niente cheer-leaders. Un po' una delusione
  • I NYesi che incontri allo stadio sono mooolto diversi da quelli di Manhattan. Principalmente sono più grassi e bori. Chissà dove stanno chiusi quando non c'è la partita?

La partita, alla fine, è stata un'autentica caporetto per gli Yankees sconfitti con 6 punti di scarto dalla squadra di Toronto. Però nessuno sembrava dispiaciuto più di tanto. Figuriamoci io

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