Che è diventato un ristoro quotidiano dagli strilli della rete, in questo periodo di lune alterne.
Spero che non si offenda se lo cito perchè per me è proprio un grande.
È la pelle che decide.
Il cervello è un alambicco che distilla ragioni all'incontrario e il cuore già fatica a fare girare il fango nelle vene. I polmoni hanno abbandonato tempo fa la loro gabbia -salbutamolo solfato si chiama ora la mia aria- e il fegato è in diatriba con il conte Camillo di Negroni. Dello stomaco non so nulla, se non quando lo sento stringersi in un pugno, e la milza tiene il ritmo dei miei passi incerti nella corsa.
Sarà l'intelligenza della pelle a decidere per me.
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1 commenti:
Dal momento che sono una grande imbranata in queste cose e non ho un mio blog... ho pensato di poter postare una mia riflessione sotto questo pezzo, che mi ha portato a riflettere.
Oggi è il mio ultimo giorno completo in una delle città che più amo... forse quella che amo di più in assoluto. Il distacco da qualsiasi cosa, anche dall'astratto, come può essere una città, sempre mi infonde una profonda tristezza. E' una porta che si chiude, un pezzo di storia della vita che termina. Per questo motivo ho deciso che oggi farò un giro per le strade che più mi piacciono, a cui sono più legata. Quelle strade a cui sono legati tanti ricordi, più o meno recenti.
In realtà, non dovrei essere triste, perchè la mia esperienza personale mi ha insegnato che le porte non si chiudono mai definitivamente. Ogni volta che ho lasciato qualcosa, l'ho poi ritrovata ...e migliore di come l'avevo lasciata.
Pertanto... voglio godermi questo ultimo giorno fino in fondo, assaporare tutto quello che queste 24 ore potranno darmi... e restare in attesa di ritornare qui, molto più felice di come posso essere ora
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