Paper Man e' il film che mi ha dato lo spunto per il post di ieri. Produzione indipendente con un piccolo budget e un cast di attori con i controcazzi che si sono innamorati del progetto. A essere sinceri se ne' innamorato pure palbi. E' la storia strampalata di uno scrittore uscito di melone (Jeff Daniels che e' bravissimo) che si rinchiude in un mondo di paranoie e ha un supereroe come amico immaginario. A cambiargli la vita e' l'incontro con una ragazzina (Emma Stone che e' bravissima) pure lei fragile e piena di complessi. So che e' la cosa che si dice sempre dei film belli: un momento ridi e il momento dopo ti commuovi. Pero', oh, se e' vero cosa ci posso fare? Ci sono un sacco di temi (la solitudine, il senso di inadeguatezza, la pressione per le aspettative degli altri, l'incomunicabilita' anche quando ci si vuole bene) con cui e' facile mettersi in relazione e che vengono trattati con poesia e intelligenza. 2 o 3 volte si cade un po' nello scontato, qualche altra un pochino nel ridicolo...ma e' uno di quei casi in cui il lavoro nel complesso e' così ben riuscito che le piccole pecche gliele si perdona volentieri.
L’importanza di Dio in America
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1 mese fa
2 commenti:
adoro le tue recensioni!!! :-)
eh trooooppo buona :)
Fra l'altro ci metto sempre una vita a scrivere questi post perche' per restare fedele alla politica "zero spoiler" devo sistematicamente ritoccare la prima versione
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